Horror Collection – 30 anni di attesa

Il 30 dicembre 2021 è stato un giorno abbastanza complicato e incasinato, per me, quindi è stato ancora più gradito il suono del citofono che preannunciava l’arrivo del postino: non sapevo che il regalo sarebbe stato doppio.
Prima di Natale mi ero regalato alcune videocassette di cinema d’annata su eBay, approfittando di un venditore dai prezzi molto bassi (non vi dico quale se no mi fregate tutti i film!) ma l’assenza del marchio italiano dei rispettivi film ha reso l’acquisto parecchio “a scatola chiusa”. Per tre euro a VHS valeva la pena rischiare.

Un regalo di Natale con sorpresa inaspettata

Quando apro la busta i miei occhi esplodono fuori dalle orbite in stile The Mask: dopo trent’anni, per la prima volta riavevo tra le mani dei film della collana “Horror Collection“, che all’epoca della sua uscita in edicola comprai con grande gioia ma che poi non ho saputo conservare.


Una casa misteriosa

Sfogliando il Sistema Bibliotecario Nazionale, che tiene traccia anche del materiale audiovisivo presente nelle biblioteche italiane, possiamo dire che la Swan Video inizia la sua attività nel 1990, data “calda” per il crescente mercato del VHS, sfornando diversi titoli con Stanlio e Ollio, cartoni animati e western classici. Purtroppo risultano solamente una ventina di film con etichetta Swan Video in tutte le biblioteche d’Italia, e tutti del 1990, quindi queste informazioni sono utili ma non a prova d’errore.

La casa sembra specializzata in film della prima metà del Novecento, forse perché magari costano meno, e di sicuro nel suo catalogo ci sono ghiotti titoli horror: di lì a poco – magari proprio nel 1992, così da farmi festeggiare il trentennale questo 2022! – la casa sbarca in edicola con l’etichetta E.H., senza purtroppo altre informazioni sulla copertina se non il titolo di collana “Horror Collection“.

Ecco gli unici titoli sicuri usciti in edicola per quella collana che posso citare con sicurezza:

  1. La mummia (The Mummy, 1932) con Boris Karloff
  2. Nosferatu – Il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens, 1922) di F.W. Murnau
  3. La jena (The Body Snatcher, 1945) di Robert Wise
  4. Il gabinetto del dottor Caligari (Das Cabinet des Dr. Caligari, 1920) di Robert Wiene
  5. Il bacio della pantera (Cat People, 1942) di Jacques Tourneur
  6. Notti di terrore (The Devil Bat, 1940) con Bela Lugosi

L’ordine degli ultimi due non è sicuro, ma degli altri sì, grazie ai numeri stampigliati sulle cassette. Stando al “piano dell’opera” presente sul retro di locandina de La mummia (lo vedete in alto a destra) questo è tutto ciò che la Swan Video avrebbe portato in edicola: a mia memoria, ho comprato tutte e sei le uscite, gustandomi i film ma poi, con il tempo e il subentrare di altre passioni, non sono riuscito a conservare nulla.

Chiunque abbia altre notizie, gliene sarei grato se le condividesse.


Nosferatu

Prima del film Dracula il vampiro (1958) della Hammer in Italia non esistono i vampiri: si sa cosa siano, ogni tanto il termine è anche usato, si sa che esiste un personaggio letterario di nome Dracula ma non è mai fregato niente a nessuno, infatti i film che lo vedono protagonista sono inediti, sebbene noti. Dopo il successo dei canini di Christopher Lee esplode tutto, e infatti il Primo Canale (oggi Rai1) lunedì 24 settembre 1962 manda in onda Nosferatu (1922) di Murnau, che rimarrà materiale per cinefili fino ad una nuova vita (cioè non-morte!) a cavallo del 1990, con l’esplosione delle videocassette.

Nel settembre 1990 il “Radiocorriere TV” pubblicizza l’uscita in VHS di Nosferatu nell’edizione M&R Film & Film, che sono abbastanza sicuro essere quella che ho comprato io poco dopo, sia perché incuriosito dalle citazioni al film lette sulle pubblicazioni Bonelli sia perché la notizia che Coppola stava girando un Dracula “filologico” mi fece esplodere una vampiro-mania bella intensa.

Nel luglio 1991 la stessa rivista, nella mitica rubrica sull’home video che leggevo religiosamente ogni settimana, stila un elenco dei principali film sui vampiri disponibili in VHS: Nosferatu è ancora dato solo per M&R, e Rai3 finalmente si decide a ripescare il film non-morto e a trasmetterlo all’ora di pranzo di sabato 15 maggio 1993, mentre il Dracula di Coppola è ancora in sala.

Essendo questo film ignoto alla distribuzione italiana fino al 1962, non esistono cartelli italiani da recuperare e infatti la Swan Video – ma sono abbastanza sicuro anche le altre case – si limita a mostrare titoli di testa in lingua inglese, essendo infatti da Paesi anglofoni che il film arriva, e con scritte bianche italiane copre le didascalie originali in inglese.

Saranno le didascalie che la RAI ha usato già nel 1962?

La pellicola è vissuta ma il nastro della VHS non dimostra nessuno dei suoi trent’anni di età.


Caligari o Calligari?

Con la scoperta della serie a fumetti “Dylan Dog”, quel lontano 1988, mi si è aperto un mondo di horror quasi completamente inedito, e il giovane Etrusco quattordicenne ha cominciato a studiare alla Scuola Bonelli di Horror Classico: se a scuola andavo malissimo, i miei studi sulle pubblicazioni della Sergio Bonelli Editore procedevano con successo. Ah, e come fonte di accrescimento culturale avevo anche le Sturmtruppen!

Anche al fronte si cita Caligari! (striscia n. 2487 del 1979, “SturmStoriken” n. 15)

Tra i film classici che ho conosciuto grazie agli approfondimenti Bonelli c’è il tedesco Das Cabinet des Dr. Caligari (1920) di Robert Wiene.

Stando ad ItaliaTaglia, il 4 settembre 1924 viene «Vietata Approvata con riserva» la proiezione del film: ma… è vietata o è approvata? Interpretando la pagina in questione, credo che la proiezione sia stata vietata il 4 febbraio e approvata con riserva il 4 settembre. Comunque il titolo scelto è Dott. Calligari (con due “l”).
Non ho trovato prove certe di proiezione in sala ma nei quotidiani dal 1925 in poi il film viene citato tranquillamente, come se fosse noto a tutti.

Solamente il 17 luglio 1962 viene concessa la proiezione in pubblico, con il divieto ai minori di 18 anni, del film con il titolo Il gabinetto del Dr. Caligari, ma in realtà ha sempre girato con questo titolo, nelle tante citazioni.

Sabato 29 giugno 1968 la RAI inizia una serie di trasmissioni dedicate ai titoli «più significativi di un periodo fervido e interessante della storia del cinema» (come recita il “Radiocorriere TV” n. 26 del 1968) a cura di Francesco Savio: il successivo 3 agosto è il turno di Caligari.

Non sono riuscito a trovare la data precisa del suo arrivo in VHS, più volte ristampato, sebbene in edizioni ormai rare.

Splendida titolazione italiana, forse d’annata

Come si può vedere da queste schermate, l’edizione E.H. (Swan Video) presenta scritte italiane che mi piace pensare risalgano a quelle proiezioni nostrane del 1924, stando anche allo stile particolare con cui sono scritti i cartelli-didascalia.

Dài, che sembra proprio roba anni Venti…

Il film lo si può trovare tranquillamente in versione digitale, ma le scritte italiane sono perse: per fortuna una casa misteriosa ha provveduto a salvarle.

Grazie all’amico Passoridotto scopro che questa versione salvata in VHS è identica a quella che girava in pellicola nel 1976:


Come sempre, sto già provvedendo a preservare queste preziose edizioni condividendole con gli appassionati.

L.

P.S.
Per l’esperienza di uno spettatore che vede per la prima volta il buon Caligari, vi rimando al Blog di Tony.

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35 risposte a Horror Collection – 30 anni di attesa

  1. Zio Portillo ha detto:

    Conosco chi te l’ha venduto su Ebay, è tale Dottor Guidobaldo Maria Riccardelli. Ci sono tutti: Murnau, Wiene, La Corazzata,… E comunque si pronuncia: CA-LI-GA-RI. 😀

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  2. Cassidy ha detto:

    Oro puro, hai scovato oro puro 😉 Per festeggiare qualcuno di questi compleanni fai un fischio, mi hai messo voglia di rivedere tutti questi classici! Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      In effetti – ed è strano come io non l’abbia notato prima – quest’anno sono 100 anni di Nosferatu!!!!
      Sarebbe da affrontare la spinosa questione della sua perdita e recupero da parte degli americani, roba leggendaria che tutti ripetono ma senza fonti.
      Secondo IMDb è uscito nei cinema tedeschi il 15 marzo: che dici, la fissiamo la data? 😉

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  3. chiccoconti ha detto:

    Professor Guidobaldo Maria Riccardelli: “Le piace il cinema espressionista tedesco?”
    Fantozzi: “È il grande amore della mia vita e voglio in questa sede ricordare i grandi maestri Murnau e Robert Wiene, di cui tutti noi non possiamo fare a meno dell’irrinunciabile capolavoro Das Cabinet der Doktor Caligarissssss!”
    Professor Guidobaldo Maria Riccardelli: “No! Caligari!”

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  4. Anonimo ha detto:

    Innanzitutto grazie per preservare queste chicche e complimenti per i ritrovamenti e per l’articolo! Ad ogni modo, non credo che le didascalie italiane di Nosferatu siano quelle RAI del 1962, visto che hanno un aspetto “elettronico”, mi immagino che quelle RAI fossero da pellicola o comunque cartelli veri e propri.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ti ringrazio, anche se il ritrovamento è stato del tutto casuale: approfittando di un venditore che metteva VHS d’annata a prezzi bassi ho preso dei classici horror, scoprendo solo a cose fatte la super-chicca della collana 😉

      Anche a me sembrano troppo “elettroniche” quelle didascalie di Nosferatu, ma non escluderei che i mezzi RAI degli anni Sessanta fossero capaci di testi del genere. Comunque è probabile che siano state fatte nel 1990 quando il film è tornato in vita nel mercato delle VHS.

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  5. Lorenzo ha detto:

    Registrai Nosferatu su Rai3 nel 1993 e la VHS rimase in uno scatolone per decenni… però credo di averla buttata nell’ultimo trasloco.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      ahhhhhh sacrilegio!!! 😀
      Scherzi a parte, anch’io ho dato via la cassetta del Nosferatu che ora mi ritorna, a trent’anni di distanza, come una maledizione: Forze oscure vogliono che io festeggi il centenario del film 😛

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  6. Austin Dove ha detto:

    anche io li voglioooooooooo 😱

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  7. Vasquez ha detto:

    Sono stata stundentessa alla tua stessa Scuola di Horror Classico, ed è come se tu avessi rinvenuto i libri di testo dove studiare per il compito in classe 😛
    Però, anche se i titoli mi sono noti, devo ammettere con mio grande rammarico di non averne visto nessuno…solo lo strano remake de “Il bacio della pantera”, torbido e malato.
    Una domanda: “Notti di terrore” è lo stesso di questo post?

    Fuori Orario: Bela Lugosi e Boris Kaloff (2021)


    Per caso scatta il confronto? Posso iniziare a pregustare? 😋

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Diciamo che la Swan Video non era interessata ai libri di testo: raccoglieva roba in giro e la pubblicava, probabilmente ignorando cosa fosse 😀
      Così abbiamo capolavori del cinema mondiale come Caligari e Nosferatu insieme a robaccia girata in serie come “notti di terrore”, con scene ripetute identiche per allungare il minutaggio. (Non posso fare confronti perché non ho quelle cassette, ma a memoria posso testimoniare che la versione in VHS Swan Video era di molto superiore in qualità a quella roba trasmessa da Rai3 l’estate scorsa.)

      “Il bacio della pantera” con la Kinski è decisamente meglio dell’originale, che a parte una bella atmosfera in bianco e nero non ha altro.

      Visto che siamo entrati nell’anno del centenario, magari ti consiglio la visione del Nosferatu, che trovi su YouTube in qualità perfetta e in italiano: anche perché stiamo organizzando un omaggio collettivo per il 15 marzo e ovviamente ti voglio a bordo ^_^

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  8. Willy l'Orbo ha detto:

    Ma questo è un post prelibato, ghiottissimo, succulento, da leccarsi i baffi…! 🙂
    Ok, ho finito i sinonimi ma volevo manifestare il mio plauso per un pezzo che condensa storia del cinema, ricerca, aneddoti, biografia, horror, spunti ,amore per il cinema medesimo…quanta roba!!! 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Non sapevo fossi estimatore anche dell’horror classico, anzi direi “centenario”: puoi immaginare la faccia che ho fatto quando, convinto di aver preso edizioni VHS generiche, mi sono ritrovato davanti un pezzo di storia da edicola! E in più la versione italiana di Caligari ^_^

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  9. Federico ha detto:

    Aggiungo una piccola testimonianza personale, se può esser utile: quando ho visto le didascalie di “Caligari” le ho subito riconosciute perchè sono le stesse… della copia 16mm che ho in collezione! La stampa 16mm è marcata 1976 (non mi addentro sull’argomento perchè sennò scrivo un poema e non centrerebbe nulla con l’articolo) e quindi la tua VHS ha ripreso un master molto più antico. Tempo fa ne feci un piccolo video sul canale Youtube e anch’io, allora, pensai a cartelli italiani degli anni ’20. Solo che non immaginavo vi fossero anche VHS che li riportassero. Ora, grazie all’Etrusco… si! Come sempre complimenti per il ritrovamento e grazie per averlo condiviso!!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Grazie per la testimonianza, quindi le case che hanno portato Caligari in VHS, in quel 1990, plausibilmente si sono affidate alle pellicole italiane esistenti: mi piace pensare che quelle didascalie italiane affondino le radici in decenni ancora più lontani 😉
      Grazie per la dritta e ho aggiunto il tuo delizioso filmato al pezzo, come ulteriore ricostruzione storica.

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      • Federico ha detto:

        Grazie per l’aggiunta, anche troppo! 🙂
        E’ una pellicola non al massimo, per come è stata stampata, ma il film mi è sempre piaciuto e la tengo gelosamente in collezione. Avevo anche Nosferatu, ma aveva le didascalie in francese e quindi lo detti via tanto tempo fa (e, ripensandoci, ora un poco mi spiace!).

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Ho visto che su YouTube ci sono versioni del film intero, magistralmente ripulito e di una qualità incredibile, con tanto di didascalie italiane: prodotti scintillanti ma che nulla possono contro il fascino irresistibile della pellicola e le emozioni che sa evocare 😉
        Ed è davvero un peccato che non sembrano esistere edizioni italiane del Nosferatu, a parte didascalie scritte in tempi recenti con molto poca creatività.

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  10. Giuseppe ha detto:

    Non ho parole sufficienti ad esprimere la meraviglia per il recupero di siffatti storici cimeli, e della Swan Video, nientemeno! Prima di rivederlo nel tuo post, non lo ricordavo neanche più questo prezioso pugno di uscite che era riuscita a piazzare in edicola (NOSFERATU e CALIGARI, per non parlare degli altri titoli!)…
    Parlando poi di quella scuola di horror classico in particolare, credo ci abbiano studiato in molti (me compreso, ovvio) 😉
    P.S. Ricordo personale: in una puntata del geniale -ma purtroppo dimenticato- “Polo Ovest” di cui ti parlai qualche tempo fa Francesco Salvi, nei panni di Dolan Dyg (una personale, spassosa parodia dell’Indagatore dell’Incubo), aveva avuto brevemente a che fare proprio con il Nosferatu di Murnau: in pratica, un incontro consistente nell’alternanza fra riprese in studio di un Salvi impaurito e di spezzoni di pellicola presi ad hoc 😉

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  11. redbavon ha detto:

    Che dire? Che gran botta di cu*#!!! 😂😂😂 Riesco a condividere la gioia di avere trovato un “tesoro” ..per te. Mentre “il resto del mondo” sarebbe al massimo indeciso se buttarla nella plastica o nell’indifferenziata. Mi è capitato più volte con film e videogiochi di imbattermi in queste situazioni in cui l’unico che veramente poteva capire la mia gioia è il figuro con un sorriso ebete stampigliato sullo specchio di fronte. Sia sempre benedetto il blog (che si sa, è dato per “morto” da tanti e da tanto): almeno possiamo ritrovarci a condividere queste piccole soddisfazioni della vita e tenere vivo questo bel senso della meraviglia.
    PS: la VHS distribuita in edicola con nastro ancora in buone condizioni dopo tutti questi anni è ciò che io chiamo ‘O Miracolo!

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  12. Obsidian M. ha detto:

    Non ricordo affatto quelle uscite da edicola, ma non me ne stupisco visto che, come tu dici, si è trattato praticamente del passaggio di una cometa. Tre euro sono un prezzo per cui senz’altro vale la pena rischiare e d’altro canto sono certo che il venditore sia stato felice tanto quanto te di vederseli ordinare. Il Nosferatu di Murnau io l’ho trovato invece anni fa in DVD per 6 eurini, in un’edizione sicuramente meno prelibata ma accettabile

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      C’è stato un periodo in cui è andata di moda una consuetudine barbarica degna dell’ira di Crom: presentare capolavori del bianco e nero in edizione colorata, con scene che cambiavano colore senza motivo solo perché i “giovani d’oggi” non concepiscono l’assenza di colori. Mi immagino quanti giovani si siano precipitati in videoteca a comprare Caligari e Nosferatu solo perché erano virati con coloracci inguardabili.
      Un vecchio DVD di “Metropolis” è l’unica concessione digitale che mi sono concesso nei confronti di questo cinema: finché non sarò sicuro che il DVD contenga un’edizione rispettosa, non rischio: preferisco le VHS d’epoca 😉

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