Seagal 14. – True Justice (7,8,9)

Continua la rassegna del cinema di Steven Seagal, lo Spingitore che tortura e uccide i deboli e gli inermi, e se gli obietti qualcosa ti risponde… M’importa ’na Seagal!

Sarcasm Alert

Questa recensione contiene sarcasmo: lo specifico perché i fan di Seagal raramente capiscono quando si scherza.
Inoltre si tratta di opinioni personali raccontate con fare umoristico: non prendetele troppo sul serio.

Continua la rubrica “TeleMeno“, in cui Seagal può partecipare grazie alla sua serie televisiva “True Justice“, distribuita però in Italia come serie di film a sé stanti, fondendo coppie di episodi.


7. Vendetta personale

Al momento di dividere i 13 episodi della prima stagione sono usciti fuori tre DVD con episodi doppi… e ne è avanzato uno, non distribuito in DVD. Credo che la versione italiana che si trova in giro per la Rete provenga dal cofanetto della serie.

Payback è l’ultimo episodio e tira tutti quei fili lasciati in sospeso nella serie, con Nikolaj Putin (Gil Bellows ma appare solo in immagini d’archivio) che manda una squadra di cattivoni a far fuori i nostri eroi: l’intero episodio si svolge nella centrale della SIU con tutti che sparano e allungano il brodo, chiudendosi con la “mano” dei produttori che hanno tagliato via dei personaggi.

Il DVD di Vendetta personale, con raccolti i primi due episodi della seconda stagione (Vengeance is Mine e The Untouchables) è un pastrocchio con cui si cambia completamente registro nella serie, forse per richiesta dei produttori – magari non soddisfatti dei risultati ottenuti – o forse perché alcuni attori fissi si erano rotti gli zebedei del Dominio di Seagal.

Diciamo dunque addio alla poliziotta-fotomodella sempre in posa Juliet (Meghan Ory) e all’insopportabile “bianco maschio tossico” Radner (Warren Christie), due personaggi di rara stupidità che siamo contenti rimangano uccisi nell’ultimo episodio della precedente stagione: ovviamente qui al loro funerale piangono tutti, ma si vede che in realtà sono contenti di liberarsi di due fastidiosi cartonati inutili.

Ah, e il loro collega Mason (William “Big Sleeps” Stewart), secondo a nessuno in inutilità, entra in scena solo per rassegnare le dimissioni: gli è nato un figlio, nel famigerato tredicesimo episodio, e non può più rischiare la vita. Aspetta, ma non c’era il filo narrativo per cui Mason era malato all’insaputa di tutti? Si vede che è chiaramente un personaggio nato male e finito peggio.

Rimangono solo Elijah Kane (Seagal) e la bambolina Sarah (Sarah Lind), la quale viene ritratta “indurita” dalla perdita dei suoi colleghi e così diventa mille volte più fastidiosa del solito.

Nuova acconciatura, stessa recitazione, doppia inutilità

La SIU non esiste più, è stata smantellata come smantellarono gli X-Files lasciando Mulder e Scully a spasso, ma Saegal non passeggia – da tempo non ne ha più la forza – così arriva il suo vecchio amico Marcus (Adrian Holmes), che è trent’anni più giovane ma sono amici d’infanzia, e lo porta alla CIA: ora, coi soldi neri dell’Agenzia, Kane può fare tutto, tipo vendicarsi di Nikolaj Putin e iniziare tutte le operazioni che vuole. Se gli gira di invadere il Canada, può farlo. Se gli scatta lo schiribizzo di dichiarare guerra a Marte può farlo. E se qualcuno protesta, è la CIA a dire M’importa ’na Seagal!

Così in questi primi due episodi Seagal va in giro ad ammazzare la gente, con Marcus della CIA che annuisce tutta contento, e una volta fatto fuori Putin – con comparsata di pochi minuti di Bellows – è chiaro che il mandante è uno sopra a lui: ma non era il più grande criminale del mondo? Be’, ora esce fuori che Putin era solo un passacarte qualsiasi, ora il vero cattivone è Eli Cohen, un modo per far lavorare Steve Bacic, attore televisivo molto noto che gira tipo mille film l’anno.

La nuova squadra: solo il peggio del peggio per Elijah Kane

La SIU è ormai svanita, ma bisogna creare una nuova squadra e perciò iniziano i “provini”, a cui però partecipano solo in due: Simms (Lochlyn Munro, altro attore che se non gira dieci film al giorno non sta bene) e Garcia (Jesse Hutch). Ah, e la vogliamo prendere la solita ragazza esperta di computer che si vede in molte serie poliziesche vere? Arriva Jessica Finch (Tanaya Beatty), che è innamorata di Kane e in ogni singola scena gli fa imbarazzanti battutine da scolaretta.

Per un’avventura che parla di vendetta, chiudere la vicenda senza alcuna vendetta rende chiaro che la seconda stagione di “True Justice” riuscirà ad essere molto più stupida della prima.


8. Vicolo di sangue

Vi ricordate la vendetta giurata da Kane contro i cattivi che gli hanno ucciso gli uomini della sua squadra? Be’, scordatevela: a posto così. Non se ne parla più. Si vede che Kane c’ha il perdono facile.

In Vicolo di sangue (Blood Alley e All In) abbiamo la nuova squadra che entra in azione. Abbiamo Sarah che è ormai il membro anziano e quindi sta da una parte a fare le faccette arrabbiate e spruzzare veleno acido su tutto e tutti, chiaramente abbandonata dagli autori. Poi ci sono gli eroici Simms e Garcia che sono due stereotipi ambulanti: prendete tutto il peggio del peggio del peggio della finta action televisiva e la troverete qui.

Ogni tanto si affaccia di nuovo Mason a dire che ha fatto bene ad andarsene. Se hai fatto bene, perché allora torni a dircelo?

Chiude la fila l’esperta di computer Jessica che non riesce a stare lontano dal deretano di Seagal, sempre con le battutine idiote.

La serie non è più poliziesca, non è più niente: c’è Kane (Seagal) che giorno per giorno decide chi uccidere, va lì e lo fa uccidere. Ma chi era? Perché l’ha ucciso? Gli girava così. Poi ogni tanto scende (con fatica) dalla macchina e tortura qualche inerme, per mantenere l’allenamento, storpia qualcuno più basso di lui e via, la giornata è completa.

Su, mi manca solo un braccio da spezzare per raggiungere la quota giornaliera

In fondo nei tredici episodi della prima stagione non è stata condotta alcuna indagine, perché fingere ancora di farlo nella seconda? L’unica trama è Seagal che ammazza la gente, al motto di M’importa ’na Seagal!


9. Reazione violenta

La Voltage Pictures deve aver trovato gli agganci giusti, perché per tre attori fatti fuori dalla serie ne arrivano a valanga, tutti volti noti televisivi chiamati a fare una particina, forse per il piacere di farsi malmenare da Seagal.

In questo Reazione violenta (Dirty Money e Violence of Action) si continua a inseguire il “fantasma” (chiamato àidola con un grecismo da scappare nella notte urlando), il mega-capo cospiratore che sta dietro tutto (ma tutto che? Boh), ma per ora Kane (Seagal) e la sua nuova Scooby-gang incontrano Mike Dopud, altro volto televisivo notissimo che passa a prendere due schiaffoni seagaligni e se ne va.

Più peso nella vicenda ha Bojan, interpretato dal compianto Darren Shahlavi, grande eroe della Z marziale contemporanea stroncato da un infarto a soli 43 anni. Qui interpreta il super cattivo che… niente, piglia due schiaffazzi pure lui, un po’ di Manine Farfalline e schiattato pure lui. Da “True Justice” si esce solo a zampe dritte…

L’unica nota positiva che mi sento di segnalare, in questa inutile paccottiglia, è il fatto che Seagal si finge cecchino ma al contrario di ciò che succede di solito nella narrativa sull’argomento usa uno spotter, come i veri cecchini: cioè uno che osserva con il binocolo e dà indicazioni allo “sparatore”. Qui viene riciclato Garcia che si presenta come uno esperto in tutto, dalle operazioni sotto copertura alla carbonara, il che non spiega perché un esperto tale sia finito nella squadra di Kane. Va be’.

Le scene di cecchinaggio sono molto ben fatte per la qualità ridicola di questa serie, sicuramente sono uscite fuori per errore.

A sorpresa Seagalone col fucilone è un momento interessante

All’inizio della seconda stagione sembrava che gli autori (che poi… perché uso il plurale? Qui c’è solo Seagal che fa tutto!) volevano trasformare una tipica serie poliziesca (o sedicente tale) in un qualcosa di più moderno, cioè con una trama principale unica che si svolgesse di episodio in episodio, ma in realtà qui non c’è niente se non una secchiata di attori che appare per qualche minuto in scena, con il punto focale fisso su Manine Farfalline in persona che ammazza, tortura e storpia tutti all’insegna dell’eterno M’importa ’na Seagal!

L.

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18 risposte a Seagal 14. – True Justice (7,8,9)

  1. Madame Verdurin ha detto:

    Probabilmente il tizio che torna di tanto in tanto a dire “Ho fatto bene ad andarmene” non è una scena recitata, è proprio l’attore che passava dal set e si congratulava con se stesso per aver abbandonando la nave della vera giustizia che affonda. Poi in fase di montaggio non hanno capito che era un fuori onda (difficile capirlo nell’accozzaglia di scene senza senso) e hanno lasciato tutte le sue apparizioni XD

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Questi film sono scritti talmente male che non mi stupirebbe fossero davvero “fuori onda” finiti nel montaggio finale 😀

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      • Giuseppe ha detto:

        Forse un giorno, da qualche parte, è possibile che venga fuori anche la vendetta giurata di Kane contro chi ha ucciso gli uomini della sua squadra: gli sceneggiatori della serie i quali, in un sussulto di giusto orgoglio, non potendo eliminarla direttamente (la serie) hanno almeno pensato bene di eliminare un sacco di personaggi inutili. E allora il nostro manine farfalline, per evitare che arrivassero pure al personaggio inutile per eccellenza (lui), ha messo le mani avanti -o, meglio, addosso- menandoli tutti dal primo all’ultimo 😜
        Steve Bacic? Un sacco di roba, davvero, compresa “Andromeda” 😉

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        “Andromeda” è l’unico prodotto in cui Bacic fa un’ottima figura, di solito appare in thrillerini e romantichelli senza lasciare il segno, invece in quella mitica serie può andare a testa alta 😉

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  2. Cassidy ha detto:

    Sappiamo tutti cosa hanno detto i distributori nostrani, quando i conti del numero di episodi da stipare sui DVD non tornava, ma ripetiamolo lo stesso tutti in coro: M’importa ’na Seagal! 😉 Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      ahahah verissimo!
      I nostri geniali distributori hanno pubblicato dei film dove a un certo punto alcuni personaggi sono sostituiti perché i precedenti sono morti… ma quando sono morti? Nell’episodio che proprio non entrava in DVD! 😀

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  3. Sam Simon ha detto:

    Di male in peggio, mi pare! Ma quanto pesa il fucilone di Seagal? X–D

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  4. Jena Plisskin ha detto:

    Insomma mi fai capire come Walker Texas Ranger in confronto a True Justice è decisamente di vari gradini sopra. Quanto vorrei l’ottantaduenne Norris prendere a calci in faccia Manine Farfalline Panzone.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      E’ una bella sfida, ma di sicuro Chuck almeno ha tirato fuori una serie che da lontano assomiglia a una vera serie poliziesca, anche se molti episodi sono talmente imbarazzanti da risultare difficile trovarli superiori a “True Justice” 😛

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  5. Jena Plisskin ha detto:

    WTR è imbarazzante, immagino gli abissi nei quali si trova True Justice. Per vederlo mi dovrebbero fare il trattamento di Alex in Arancia Meccanica, ma in quel caso credo mi auto procurerei un coma profondo.

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  6. Andrea87 ha detto:

    giovedì gnocchi e venerdì mani-farfalline!

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  7. Willy l'Orbo ha detto:

    Pur amando la Z e pur vedendomi talvolta volentieri (via, diciamo non del tutto malvolentieri) Seagal anche per farmi due risate, post dopo post di questo ciclo, leggendoti, intuisco la tua sofferenza: ricorda Lucius che sei tutti noi e che il martirio seagaliano ti porterà all’eroismo eterno! ForZa! 🙂

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