[Serie TV] Firefly – 8-9. Jaynestown

Lo stile dell’amico Sam Simon di recensire un episodio a settimana di una serie TV mi ha fatto riscoprire un piacere che ormai avevo perduto da molti anni: aspettare sette giorni per ogni singolo episodio di una serie, invece di divorarmeli tutti in rapida sequenza, con il rischio di non ricordare poi nulla. (Mi è successo per esempio con “X-Files”, che ho visto tutto insieme per dimenticarlo un secondo dopo!)

Visto che “Firefly” è una serie semi-inedita in Italia – tutti conoscono solo il film, che odio visceralmente per quanto male fa alla serie – è un’occasione per ricordare quella meravigliosa ondata fanta-seriale di inizio secondo millennio, quando era ancora possibile trovare la “robba bbuona” in TV.


Jayne Cobb

In Firefly – The Official Companion (2006) l’attore Adam Baldwin dimostra di avere il bagaglio culturale giusto per la serie:

«Be’, “Firefly” è un western e io sono cresciuto guardando quel genere, con film come I magnifici sette (1960), Il mucchio selvaggio (1969), C’era una volta il West (1968), Il buono, il brutto, il cattivo (1966), titoli come questi. Perciò ero davvero a mio agio con il ruolo. Mi dicevo: “Proverò a parlare in un certo modo e vediamo fin dove Joss [Whedon] mi lascerà arrivare”.»

Da notare come dopo due capisaldi americani, l’attore citi due titoli italiani, giusto per ricordare i tempi lontanissimi in cui il cinema italiano contava qualcosa.

«Ho sempre visto [Jayne] come un tipo pratico, un risolutore di problemi… ma egoista. Con frasi del tipo “Sai qual è la catena di comando? Ci sono io che ti picchio finché non capisci che comando io”. Tutti i personaggi hanno ottime battute, ma io le dico meglio. [Ride] Posso parlare così perché la serie non c’è più.»

«Jayne considera se stesso un braccio destro ingaggiato da Mal e la sua lealtà dura finché ci sono soldi, sebbene il concetto di Mal di “onore tra ladri” fa sempre più breccia nel suo cuore. Penso che lui abbia imparato a rispettare quel tipo di onore, perciò ora con Mal sono una specie di fratelli in armi.»


La città di Jayne

L’episodio Jaynestown va in onda in patria il 18 ottobre 2002 mentre Canal Jimmy lo porta in Italia, a pagamento, il 7 aprile 2006 con il titolo La città di Jayne.

La Serenity atterra a Canton Factory, una colonia della Luna di Higgins che ha la particolarità di non consentire l’accesso ai forestieri armati. Vi pare che il nostro amico Jayne (Adam Baldwin) possa andare in giro disarmato? Giammai.

Il degno erede del Johner di Alien, la clonazione (1997) pensa bene di usare il “Metodo Fuga di Mezzanotte” (che in realtà non ha mai funzionato!) cioè di incerottarsi una pistola alla pancia: che sia tutta una scusa per mostrarci quanto l’attore quarantenne sia in forma smagliante?

Ma cosa mangia Adam per rimanere così in forma?

Sicuramente Jayne esagera, sono anni che non passa da Canton Factory, chi mai si dovrebbe ricordare di lui? Forse invece i suoi calcoli sono esatti, visto che appena sbarcati i nostri eroi trovano… una statua dedicata a Jayne! Quanti crimini ha commesso lì per meritarsi un monumento?

Quando arrivi in città… e scopri una statua in tuo onore!

Entrati in una locanda per gustare un Latte di Fango, bevanda tipica locale che a quanto pare è buona esattamente quanto il nome lascia supporre, Jayne scopre che in realtà la sua fama sulla Luna di Higgins è del tipo opposto ha quanto pensa: è considerato un eroe! Il monumento è un atto di sincero omaggio, non di astio.

Addirittura è stata composta una canzone in suo onore:

«Jayne,
l’uomo che chiamano Jayne.
Ha rubato al ricco
per dare al povero,
affrontò il malvagio
e gli diede ciò che meritava,
il nostro amore per lui
non è difficile da spiegare.

L’eroe di Canton,
l’uomo che chiamano Jayne.

Il nostro Jayne vide
le schiene dei lavoratori spezzarsi,
ascoltò i loro lamenti,
e vide il Magistrato
sfruttarli fino all’ultimo centesimo,
e quindi gli disse:
“Non puoi far questo alla mia gente”.

Ecco ciò che separa gli eroi
dalla gente comune come io e te:
l’uomo che chiamano Jayne
gettò soldi dal suo aereo in cielo.»

Ora finalmente il nostro “eroe” ricorda cos’ha fatto anni prima: ha rubato un sacco di soldi al Magistrato Higgins (Gregory Itzin), padrone della luna, e mentre fuggiva gli hanno sparato al velivolo e così i soldi sono caduti sui lavoratori sottostanti, che hanno scambiato la fuga di un ladro per un nobile gesto eroico.

Non importa cosa sia successo davvero, importa solo la narrazione: e per un tronfio ladruncolo come il nostro Jayne non c’è niente di meglio che essere adorato!

È bello essere re!

Jayne però non avrà molto tempo per raccogliere i frutti della sua leggenda, falsa come tutte le leggende, perché il Magistrato gli sguinzaglia contro l’ex complice che Jayne ha lasciato indietro per salvarsi, un uomo che ha parecchio astio verso di lui e voglia di vendetta.

Ma il vero pericolo è quando un uomo scopre che il proprio monumento è più importante di lui. Più importante della verità. Nessuno è migliore della propria leggenda.

Quando Jayne scopre di non valere quando il suo monumento

Diretto da Marita Grabiak (che oggi firma romantichelli televisivi) ma soprattutto scritto dal produttore Ben Edlund (che ha partecipato a robbette come “Star Wars: The Clone Wars” e “Supernatural“!), l’episodio è un gioiello agrodolce, che sa dosare alla perfezione la commedia – Jayne che se la tira da eroe è imperdibile – e il dramma, con il pirata spaziale che si rende conto di non essere così profittatore e spietato come gli piace credere.


Senza ossigeno

L’episodio Out of Gas va in onda in patria il 25 ottobre 2002 mentre Canal Jimmy lo porta in Italia, a pagamento, il 14 aprile 2006 con il titolo Senza ossigeno.

— Non è necessario morire da soli.
— Tutti muoiono da soli

Diretto da David Solomon (della scuderia di “Buffy”) e sceneggiato dal co-creatore Tim Minear, l’episodio è la tipica puntata anomala che serve per dare uno sguardo al passato dei protagonisti e scoprire come sono arrivati dove li abbiamo conosciuti.

Un incidente alla Serenity minaccia l’equipaggio, che si ritrova con appena un paio d’ore di aria respirabile. Mandati tutti nelle navicelle di sicurezza, Mal rimane a bordo per cercare di salvare il salvabile, con l’aria che è sempre di meno: una trama ridotta al minimo per dare spazio agli inserti che ci presentano il passato dei protagonisti.

Quando Mal e Zoë mettono per la prima volta il piede sulla Serenity

Il più divertente è quando Mal e Zoë, in una delle loro primissime missioni, si ritrovano alle prese con dei criminali che vogliono derubarli, fra i quali c’è Jayne.

I due ne escono fuori con la proposta più inaspettata: perché Jayne non molla la sua banda e lavora per loro? Avrà una percentuale maggiore e una stanza personale. Jayne è uno che crede nei sani valori, e i soldi sono il valore più sano!

Quando Jayne non faceva parte dell’equipaggio ma era già Jayne

Whedon e Minear si sono presi il loro giusto spazio per far conoscere e amare i propri personaggi, ma certo che se avessero saputo di avere solo un ristrettissimo numero di episodi a disposizione sicuramente avrebbero evitato questi “episodi-parentesi”, comunque in fondo sono riusciti perfettamente nel loro intento: ancora oggi tutti amano “Firefly” proprio perché i personaggi sono nostri amici.

L.

– Ultime puntate di “Firefly”:

Informazioni su Lucius Etruscus

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9 risposte a [Serie TV] Firefly – 8-9. Jaynestown

  1. Cassidy ha detto:

    Come dire qualcosa di intelligente sul cliché del duro dal cuore d’oro, per altro possiamo dirlo? Il Baldwin giusto! 😉 Cheers

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  2. Giuseppe ha detto:

    Jayne come Robin Hood, però a sua insaputa (ed anche l’episodio ” riempitivo” sapeva come riempire meglio di quanto facessero altre serie) 😉 Io, nel frattempo, continuo sempre a sperare che Pluto TV ci faccia questa grazia (sono solo una manciata di episodi, e che cazzo)…🤞

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  3. Willy l'Orbo ha detto:

    Il primo episodio mi ha decisamente “catturato”, ben scritto e ben sviluppato, mi hai trasmesso quest’idea e ormai la serie in oggetto sta vincendo sulle mie ritrosie…seriali! 🙂

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  4. Vasquez ha detto:

    Esiste qualche sito dove si può ordinare la statua di Adam Baldwin? Chiedo per un’amica… io potrei limitarmi a fare la ceretta agli addominali del modello 😛

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