Rimaniamo fermi nel 1968, dove il nostro eroe Charles Bronson vive il suo annus mirabilis: a luglio esce negli USA Viva! Viva Villa!, ad agosto esce in Europa Due sporche carogne… e l’anno è ancora lungo.
Il 21 dicembre 1968 esce in Italia un film destinato a consacrare definitivamente, e per sempre, il successo dell’attore: un certo Sergio Leone presenta C’era una volta il West…
Il film – sceneggiato da Leone e Sergio Donati, da un soggetto di Leone, Dario Argento e Bernardo Bertolucci – uscirà negli Stati Uniti solamente il 28 maggio del 1969, con il celebre titolo Once Upon a Time in the West, e non servirà molto all’“uomo con la armonica” per entrare in pianta stabile nell’immaginario collettivo.
«Il film del Natale 1968!» è il grande lancio sui quotidiani italiani: «La più importante, colossale, straordinariamente potente opera di Sergio Leone».
Purtroppo il nome di Bronson è solo al quarto posto, in locandina…
Il cast stellare e la colonna sonora di Ennio Morricone rendono il film un paradigma dello spaghetti western… proprio quando ormai Bronson sembra aver dato l’addio al genere. Gli anni Settanta sono dietro l’angolo e nuovi generi attendono il nostro eroe, ma il ’68 si chiude con la consacrazione in un genere che Bronson bazzica da almeno un ventennio.
(continua)
Tutte le foto in bianco e nero sono tratte da
“The Films of Charles Bronson” di Jerry Vermilye, Citadel Press 1980.
L.
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Ogni volta che sento parlare di “C’era una volta il west” mi alzo in piedi e mi tolgo il cappelo, e se non ho un cappello, corro a comprarne uno solo per toglierlo 😉 Tra i miei 10 film della vita, Bronson recita (sempre con quella faccia) per la storia… Cheers!
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