Siamo ancora saldamente nel 1970, quando Charles Bronson dopo vent’anni di gavetta si sta godendo la ben meritata fama ottenuta con C’era una volta il West. Dopo il britannico Twinky, il francese L’uomo venuto dalla pioggia e l’americano Al soldo di tutte le bandiere, è la volta di un Paese che in realtà è dietro a tutte queste produzioni: l’Italia.
La Fono Roma si unisce ad altre case ed affida al regista Sergio Sollima – reduce dallo spaghetti western Corri uomo corri (1968) con Tomas Milian – la realizzazione di una sceneggiatura a cui ha partecipato addirittura Lina Wertmüller: Città violenta.
Il film esce nei nostri cinema il 1° ottobre 1970 ed arriverà negli USA solamente tre anni dopo, con il titolo The Family o Violent City.
Già il 7 febbraio 1970 si parla delle riprese del film, a Cinecittà (Roma), e sul quotidiano “La Stampa” si legge: «Charles Bronson il duro si confessa: “mi secca girare con mia moglie tutta nuda sul set”.»
Malgrado l’intervista, il film esce senza neanche una locandina: solo il 15 ottobre apparirà una figurina di Bronson con su scritto «La più esaltante interpretazione».
Oltre alla (da ora) inseparabile moglie Jill Ireland e al noto caratterista Telly Savalas, non c’è molto altro nel film se non Bronson in ogni inquadratura. Però è quello che i fan volevano, ieri ed oggi!
E ancora il 1970 non è finito!
(continua)
Tutte le foto in bianco e nero sono tratte da
“The Films of Charles Bronson” di Jerry Vermilye, Citadel Press 1980.
L.
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