Il 2017 del Zinefilo

E anche il 2017 ce lo siamo tolti dalle scatole. (E dico “scatole”.) Rubo l’idea a The Reign of Ema per fare un consuntivo dell’annata appena trascorsa.
Per il BʘʘB Ten 2017 c’è un post a parte…

Sguardo d’insieme

Il Zinefilo nel 2017 ha totalizzato 133.386 visualizzazioni: non so come funziona coi blog grandi, quelli seri che fanno tendenza, ma a me sembra un gran botto di visite! Almeno per le mie aspettative.
Aggiungiamoci anche 1.601 “mi piace”. Il ringraziamento va a tutti i lettori che tornano e a quelli che premono sul “mi piace”.

Top Five

Ecco i cinque post che hanno ricevuto più visualizzazioni.

Titolo post Visual
I casi di Ed e Lorraine Warren (Introduzione)

3.165
I Spit on Your Grave 3 (2015) Vengeance is Mine

2.235
Boyka: Undisputed (2017) Troppo poco, troppo tardi

1.230
Pressure (2015)

1.160
Falcon Rising (2014)

1.054

Topless Five

Espressione inesistente che però mi suona divertente: ecco i cinque post MENO cliccati dell’anno.

Titolo post Visual
Pasto umano (2006)

74
The Curse of the Mummy’s Tomb (1964)

75
The Mummy’s Ghost (1944)

75
Martial Girls 9. Maggie, Shu e le altre

75
Crash Landing (2005) Atterraggio d’emergenza

75

Top Friends

Ecco gli amici del Zinefilo da cui sono arrivate visualizzazioni. Vi ringrazio tutti e non merito la vostra attenzione: spero di cuore di aver saputo restituire il favore e di aver mandato abbastanza lettori nei vostri blog.

Nome blog Visual
The Obsidian Mirror 422
La Bara Volante 386
Doppiaggi Italioti 326
Pensieri Cannibali 215
Il Cumbrugliume 124
Alien e Predator Italia 47
Pietro Saba World 29
Malastrana VHS 18
Movies Tavern 15
Nocturnia 11
Cineraglio 11
Il mondo di Edu 11
Giancarlo Buonofiglio 8
Storie da Birreria 6
CineCivetta 5
Non c’è paragone 5

In conclusione

Chiudo con una grande emozione. Ringrazio l’ignoto internauta che ha aggiunto la mia recensione di Prigione di donne (1974) alla relativa pagina IMDb. Solo 5 persone hanno cliccato sul link, ma non importa: l’onore di essere presente in quel database è comunque grande.

Saluto e abbraccio tutti i miei lettori, commentatori, amici e odiatori: davvero, non merito la vostra attenzione ^_^

L.

Informazioni su Lucius Etruscus

Saggista, blogger, scrittore e lettore: cos'altro volete sapere di più? Mi trovate nei principali social forum (tranne facebook) e, se non vi basta, scrivetemi a lucius.etruscus@gmail.com
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37 risposte a Il 2017 del Zinefilo

  1. Zio Portillo ha detto:

    Peccato averti scoperto SOLO nel 2017… Saluti Lucius!

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  2. Vincenzo ha detto:

    Grande Lucius, complimenti! nn tanto per i numeri, che quelli lasciano il tempo che trovano, ma soprattutto per quello che fai e ci proponi quotidianamente.
    Guardando le ns statistiche mi risultavano 7 click in uscita verso il tuo sito, a te non risultano? So che sono molto pochi, e del resto noi siamo nuovi e ancora poco seguiti, però era più per capire se la cosa ti tornava (non che voglia entrare in quella tabella dove ci son nomi accanto ai quali non siam degni di figurare, come il mitico Cassidy, per dirne uno) 😉😉😁😁

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Malgrado gli anni ancora non sono ferrato con le statistiche di WordPress – anche perché le bazzico giusto una volta l’anno per questi post 😛 – quindi è facilissimo mia sfuggito il vostro blog. Grazie in ogni caso e spero di avervi mandato qualche lettore ^_^

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  3. Pietro Sabatelli ha detto:

    Top davvero ambigue e strane, ma come sai in un blog sul cinema tutto può essere 😉
    Speravo di averti “aiutato” di più, ma son contento di aver contribuito anche con poco 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Visto che tratto spesso film ambigui e strani, è una top che rispecchia bene il blog 😛
      Sono particolarmente orgoglioso del mio lavoro con gli Warren, una ricerca unica che sono contento sia al primo posto ^_^

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  4. Cassidy ha detto:

    Complimenti Lucius! Non vedo l’ora di vedere cosa ci riserverà il 2018 sempre nel segno della Z, che una volta era di uno spadaccino mascherato dal nome messicano ma ora è il tuo simbolo! 😉 Cheers

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  5. theobsidianmirror ha detto:

    Immaginavo di essere passato spesso da queste parti ma non così spesso. Praticamente quasi tutti i giorni! Ne approfitto per augurarti un 2018 ancora più zinefilo!

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  6. Denis ha detto:

    Complimenti e buon lavoro per il 2018 ad esempio io non potrei mai fare un blog non so mai cosa scrivere.

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  7. Kukuviza ha detto:

    A me piacevano quei post della serie mummiesca…

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ti ringrazio, è stata anche una discreta ammazzata studiare ogni film cercando chicche e studiandone la lavorazione, ma tanto alla fine è tutto materiale che metto insieme per futuri ebook-raccolta ^_^

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      • Kukuviza ha detto:

        A volte mi chiedo quali chicche troveranno i cinebloggari del futuro nei film di oggi. Ci sono chicche nei film di oggi? (Ecco che riparto coi discorsi da vecchia…)

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Io ti vado a ruota, perché temo infatti che nel futuro se la meneranno tutti ancora con Casablanca e Blade Runner perché dal Duemila ad oggi non è stato fatto niente che duri più di un mese. Una nota nei libri di cinema del futuro descriverà la deriva infantile dei film in un periodo in cui solo i teenager pagavano il biglietto, poi si andrà avanti a raccontare di quante pillole facessero manda giù a Judy Garland per mantenerla magra. Perché delle altre attrici non frega già niente a nessuno oggi, figuriamoci nel futuro 😛
        Molte chicche del cinema della golden age le sappiamo perché gli attori famosi poi scrivevano un libro di memorie dove di solito spalavano letame sui propri colleghi: al netto dell’invidia e della naturale cattiveria umana, puoi farti un’idea di come andavano le cose. Casper Van Dien dubito scriverà un libro malgrado abbia girato un mare di film, e Stephen Baldwin ha scritto una biografia in cui parla del suo essere cristiano, non attore. Un titanico caratterista come Lance Henriksen ha scritto una biografia che è diventata un cult nel giro di giorni – sono riuscito a comprarla in ebook appena in tempo, prima che sparisse! – ma è null’altro che una raccolta di interviste con qualche commento sparso. Piena di chicche, sì, ma non una biografia nel senso classico.
        Per “Yado” ho confrontato la biografia di Schwarzenegger, dove da gran signore dice che Brigitte Nielsen gli si strusciava addosso ma lui era sposato e l’ha buttata a Stallone, con la biografia di Brigitte Nielsen, dove spreca una sola parola a citare “un tizio” di nome Schwarzenegger: chicche da gossip, sì, ma a livello di cinema è ben poco.
        Oggi si fanno film con due spicci in location bulgare e ci sono tizi come Seagal che escono con 10 film l’anno: niente di tutto questo rimane dopo una settimana dall’uscita. Nel futuro si dovrà per forza parlare solo di altri tempi, quando Coppola risaliva un fiume verso il massacro e quando gli indios proponevano ad Herzog di ammazzare Kinski, che era troppo pazzo; quando un film mandava in rovina un’intera casa produttrice e quando persone votavano la propria vita e morivano per un ruolo che sarebbe rimasto in eterno. Un’epoca in cui Yûsaku Matsuda non dice alla Paramount che sta morendo di tumore e recita fino all’ultimo giorno il suo ruolo di cattivo in “Black Rain” (1989) di Ridley Scott: sapeva che l’avrebbero sostituito e invece voleva rimanere immortale in una pellicola americana. Dal Duemila tutti i film sono dimenticati prima ancora che escano in sala…

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      • Kukuviza ha detto:

        Gli indios che proponevano di ammazzare Kinski! :-O
        Ci si potrebbe fare un film sulla lavorazione!
        Forse non esiste più un'”artigianalità” della produzione di un film. Forse è tutto così calcolato al millimetro che le cose sono ora molto più prevedibili nei risultati. Poi penso che la CGI abbia davvero dato una botta in negativo. E’ troppo abusata.

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Ha abbattuto i costi e quindi ha abbattuto l’epica del cinema: fare un film non è più l’impresa titanica che mette a serio rischio case e carriere, bastano un PC e un mouse. La maggior parte dei film che si basano unicamente sulla CGI sono fallimenti al botteghino, dimenticati mezz’ora dopo, ma nessuno di loro ha rovinato carriere o mandato fallite le rispettive case.
        Non ricordo come si chiama e temo che non sia più facilmente reperibile, ma l’hanno fatto sul serio un film sulla lavorazione di “Fitzcarraldo”, un grandioso film geniale la cui lavorazione è a sua volta una grandiosa storia, con Herzog bloccato con una nave in una foresta e il suo attore principale che era visto come un diavolo bianco. (E lo era sul serio, stando al libro di memorie esplosivo che ha scritto una delle figlie di Kinski!)
        Oggi in TV non esiste l’approfondimento cinematografico, ma per fortuna la mia passione per questo mondo è nata sul finire degli anni Ottanta quando era molto facile trovare speciali e backstage in TV: checché ne pensino i millennials, c’era molta più informazione dieci anni prima di internet che dieci anni dopo! 😛

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      • Kukuviza ha detto:

        Riguardo l’ultima frase ne ho proprio l’impressione anche io. Mi pare che fosse tutto più approfondito e che adesso invece i vari siti (ma non per forza di cinema – in genere) si rigirino sempre le stesse informazioni, veramente quasi alla copia incolla. Soprattutto in Italia quando parlano di cose straniere, è tutto di seconda, terza, ennesima mano.
        Mi viene in mente la Natalia Aspesi che diceva che molti (pseudo)giornalisti di oggi copiano qua e là e confezionano articoli per nulla originali. Diceva che usciva da un teatro e le chiedevano un commento ma non riuscivano neanche a formularle una domanda.

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Temo avesse ragione. Per carità, capisco che i giornalisti non sono più pagati come un tempo e che le testate ormai valgono meno dei blog, ma per puro caso potrebbe anche esistere un giornalista che abbia voglia di “indagare”, invece di ripetere cose già dette ad un pubblico che, comunque, non vuole sentire altro…

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      • Zio Portillo ha detto:

        Si chiama BURDER OF DREAMS. Lo vidi secoli fa (e mi sa che ce l’ho in qualche memoria esterna a casa dei miei). Mi ricordo solo sta cosa che gli indios chiesero a Herzog se voleva che gli ammazzassero Kinski… 😱

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        E’ un gran documentario, che sa rendere bene la lavorazione travagliata. Se non ricordo male l’ho visto una ventina d’anni fa, quando su Canale Jimmy (buon’anima) trasmisero prima il film e poi il documentario: che gran serata…

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      • Kukuviza ha detto:

        La colpa è anche dei non-lettori o lettori superficiali in effetti…

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      • Zio Portillo ha detto:

        – 💡- Ma sai che forse l’ho visto anch’io su Jimmy?

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      • Kukuviza ha detto:

        Aver a che fare con Kinski dev’essere stata veramente un’impresa.

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      • Zio Portillo ha detto:

        Sai che forse sto facendo confusione? BURDER OF DREAMS è il documentario che racconta come hanno girato “Fitzcarraldo” e non credo ci sia in italiano. Infatti mi ricordo che era sottotitolato in inglese. Su Jimmy devono aver trasmesso un documentario di Herzog su Kinski che si chiama “Kinski, il mio nemico più caro”. Ho appena controllato su Santa Wikipedia…

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        E Wikipedia cita la fonte utilizzata?
        la memoria non è affidabile, ma ricordo sia il documentario del rapporto fra Herzog e Kinski sia quello su Fitzcarraldo, anche se non saprei dire se fosse sottotitolato. In quello mostrarono anche la prima scena del film con Mick Jagger protagonista, prima che il cantante mollasse la produzione: aveva già capito che sarebbe stata un delirio totale!

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      • Zio Portillo ha detto:

        No, la pagina Wiki di Kinski cita questo documentario girato da Herzog e non l’altro. Però quando parlavi con Kukuviza il primo e unico che mi è venuto in mente è BURDER OF DREAMS. Boh!

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  8. Kukuviza ha detto:

    Curiosità: come mai se entro in questo post (e solo in questo post), vedo in testata l’immagine portante del post anziché dello squalo?

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Guarda, è un effetto per cui mi ci dispero da anni ma non ho strumenti per “combatterlo”.
      In pratica il tema di questo blog teoricamente prevede che quando entri in un post allora la testata diventa la foto che il post ha “in evidenza”, cioè la foto che io scelgo perché appaia nei vari social e ogni volta che viene linkato il post. Questa però è lungi dall’essere una regola fissa, perché in pratica WordPress fa come più gli pare e piace! 😛

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      • Conte Gracula ha detto:

        Credo che dipenda dal tema: se impostassi un’immagine in evidenza, lo farebbe anche il mio 😛
        Comunque non tutti i temi lo fanno…

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Avendo più blog ho scoperto con raccapriccio che ogni tema ha mille pregi e difetti diversi, che scopri solo in corso d’opera: temo che gli autori stessi non abbiano idea delle vere conseguenze delle scelte grafiche che fanno.
        Nei temi che lo consentono imposto sempre l’immagine in evidenza perché così appare quando “estraggo” le liste o viene linkato il pazzo da qualche parte: non farlo significa che WP sceglie da sé l’immagine e al 99% sceglie la meno rappresentativa!

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  9. Denis ha detto:

    Si ma una volta si inventavano anche storie fasulle per i film per”colorare” un pò la produzione e creare interesse e difficilmente si poteva dire il contrario,ora in un tweet può essere tutto smacherato con l’aumento delle offerte dei passatempi i film sono una delle tante opzioni essendo poi disponibili per me se creato questo effetto più una cosa disponibile ,meno vale.
    Nel futuro scriveranno dei film Marvel,Fast e Furios.

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  10. Willy l'Orbo ha detto:

    Pensavo di vedere qualche mio post nella topless five ma…meglio così 😂😂😂
    Complimenti! 👏👏👏

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  11. Conte Gracula ha detto:

    Meno male che hai fatto questo riepilogo, mi stavo dimenticando di leggere degli “indagatori dell’incubo”, per colpa dei piccoli contrattempi della vita reale 😛

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