“Napoleon” vince il Premio Riccardelli 2023!


Dalla celebre esclamazione fantozziana dovreste aver capito di quale film parlo: no, non lo splendido La corazzata Potëmkin (1925), il capolavoro di Ejzenštejn, bensì Napoleon (2023) il capolavoro del male di Ridley Scott.

Solamente il professor Guidobaldo Maria Riccardelli, l’irriducibile cinefilo de Il secondo tragico Fantozzi (1976), sarebbe così crudele e sadico da costringere qualcuno a farsi piacere quello che già a cinque minuti dall’uscita è universalmente riconosciuto come il peggior film dell’anno, quindi il Premio Riccardelli va a Napoleon ma anche a Ridley Scott, che melonianamente ci ha “messo la faccia”.

Attenzione: questo blog compie dieci anni e per la prima volta parlo di un film… che non ho visto! I più di cinquemila titoli recensiti ma anche l’infinità di quelli citati sono stati tutti da me visionati prima di parlarne, invece festeggio il decennale del blog parlando male di un film che non ho visto né ho alcuna voglia di vedere nell’immediato futuro. Mi sembrava giusto avvertirvi: è solo un gioco, malvagio come la carriera di Scott.

Se questa non è una recensione – e non può esserlo, visto che non ho visto il film! – perché parlare di Napoleon? Perché per festeggiare il decennale del blog voglio condividere con voi la settimana più bella della mia vita!

Non voglio sentire, La-la-la-la-la-la!

Negli ultimi giorni infatti ho viaggiato per YouTube in piena estasi, perché l’universo italiano è esploso sotto il peso dei mortacci lanciati a Ridley Scott: da più di trent’anni disprezzo in totale solitudine lo Scott sbagliato, e finalmente ora posso godermi la splendida sensazione di condividere il mio livore.

Da una settimana ogni youtuber esistente riversa insulti su Ridley Scott e il suo film: quale regalo migliore avrei mai potuto chiedere per Natale?

Per i lettori che non capiscano l’ironia e il sarcasmo, o per i «depensanti» (come li chiama Franchino), specifico che sto giocando, non prendetela sul personale, e soprattutto tenete a mente che da più di trent’anni devo tenermi dentro i commenti che oggi tutto YouTube sta riversando nella Rete: avrò diritto a gioire di non sentirmi più diverso?

C’è ancora troppo realismo: ne abbiamo di mitragliatrici a raggi laser?

«Un film non è un documentario»: quanto odio questa frase! Nel corso della mia vita ho provato più volte (senza alcun successo) a dimostrarne la fallacità, o quanto meno la vaghezza di un’espressione che può essere adattata a situazioni anche contrastanti, quindi al fine sono lieto che anche i più intransigenti abbiano ricevuto la Luce, l’illuminazione, scoprendo l’ovvio: se un film si presenta come film storico, non può inventarsi tutto, un po’ dev’essere anche documentario. Perché TUTTI vedono i film storici e TUTTI pensano che siano veri, quindi un film storico ha la responsabilità di forgiare, manomettere e modificare la storia.

Un film storico che menta e racconti falsità, cioè TUTTI i film storici, è uno strumento con cui grandi case modificano la percezione degli spettatori per meri interessi: perché ogni film storico parla solo, unicamente ed esclusivamente del presente. Rispettare il passato significa rispettare gli spettatori, i quali invece adorano essere presi in giro e continuano a  ripetere “un film non è un documentario”. Ora finalmente pare che il rapporto idilliaco si sia incrinato.

Questo sì che era un film molto più storicamente accurato di Napoleon!

Quindi la gente crede che duemila anni fa i Romani a Betlemme impugnassero mitragliette, come si vede in Jesus Christ Superstar (1973)? Ovvio che no, perché è un film esagerato che rende chiaro come non funga da ricostruzione fedele. Quindi la gente crede che Leonida alla Termopili abbia detto «Stasera ceneremo all’inferno», usando una parola che non sarebbe esistita ancora per secoli? Certo che sì, perché 300 (2006) si presenta come film che ricostruisce veri eventi storici. Quindi la gente crede che in realtà quella frase l’abbia detta Alessandro Magno, visto che «Stasera ceneremo nell’Ade» (con un uso responsabile di termini) lo si ritrovava già due anni prima in Alexander (2004) di Oliver Stone? Certo che no, perché quel film non l’ha visto nessuno.

Potrei portare avanti a lungo questo pippone ma mi fermo qui, con un’ultimo esempio. Immaginate che domani esca un film italiano che ricostruisca gli ultimi giorni di Benito Mussolini, dove il Duce venga mostrato onorevole, buono, positivo, e invece il suo grande sogno di rendere l’Italia di nuovo grande venga ostacolato dai crimini sanguinari dei perfidi partigiani, brutti e cattivi. E il film finisca ricordando le tante cose buone che il fascismo ha fatto. Secondo voi, avrebbe diritto qualcuno sui social ad indignarsi? No, nessuno dovrebbe emettere fiato, perché la risposta è pronta: è un film, non un documentario. Ora comincia a diventare chiara l’entità della frase?

Quest’ultimo esempio mi viene suggerito dall’irresistibile Accademia dei Pugni, un covo di storici nerd e/o nerd storici (ci si definiscono loro stessi) che il 28 novembre 2023 ha pubblicato un video dove ci si sono messi in quattro a prendere a schiaffi Ridley Scott! E io godevo… oh come godevo!

Al di là della mia perversione personale, i quattro storici specificano chiaramente di non essere di parte (al contrario mio), viene detto chiaramente che dei tre film storici da loro considerati in assoluto i più belli mai fatti ben due sono firmati da Ridley Scott (I duellanti e The Last Duel), i quattro storici del video da un anno stavano smaniando per gustarsi il tanto atteso film su Napoleone, pronti a condurre Scott alla gloria eterna. E invece Scott li ha trattati come ha trattato i fan della saga di Alien: a merda in faccia. Ecco, così ora capite cosa ho provato io in sala con Alien: Covenant (2017).

Non esiste un solo fotogramma di questo film che non sia un enorme e volgare falso storico, non esiste un solo centimetro di scenografia che non sia pura follia storica, non esiste niente, NIENTE di vero nella ricostruzione di Napoleon, è un montarozzo fumante di falsità talmente puzzose che la vera domanda in bocca a tutti è: ma perché Scott l’ha fatta così sporca?

Povero Joaquin, che brutta fine…

Per fare giusto un esempio, fra i miliardi che sono stati fatti, vi propongo un gioco: trovate gli Stati inesistenti in questa frase del film:

«I command the combined forces of France, Austria, Italy, Germany and Poland.»

Avete colto le leggere inesattezze storiche? Austria, Italia, Germania e Polonia non esistevano, Napoleone non avrebbe mai potuto citare Stati inesistenti, avrebbe avuto più senso mettergli in bocca Narnia o la Padania. Ma è questa l’accuratezza storica del film: un titanico ’sti cazzi urlato in faccia agli spettatori. Così ora capite cosa ho provato io davanti a Prometheus (2012).

Fermi tutti, c’è un particolare storicamente esatto: cancellatelo!

Tutte le battaglie mostrate nel film NON si sono svolte così, né per armamenti né per luoghi né per altro, ogni singola ambientazione del film è sbagliata, ogni ricostruzione storica è pura cazzata, ma tanto c’è il solito mantra, no? Un film non è un documentario. Giusto, però la gente non legge i libri di storia, non sfoglia neanche Wikipedia, il pubblico crede solo, unicamente ed esclusivamente ai film, perché «se lo mostrano, vuol dire che è andata così: si saranno informati, no?» Ecco a cosa porta l’aberrazione del concetto «un film non è un documentario».

Io credevo che i quattro storici dell’Accademia dei Pugni avessero picchiato duro, invece sono stati dei gran signori, perché poi lo stesso canale rincara la dose con un altro video, dove vengono evidenziati molti più difetti del film, sia storici che narrativi.

Di nuovo, non sono persone come me, che cioè odiano Scott da più di trent’anni, sono adoratori del regista ma ancor più adoratori della storia, e le due cose non vanno d’accordo. Mai. Tipo come Ridley Scott e l’universo di Alien da lui sodomizzato: così ora anche voi storici capirete cosa si prova a vedere umiliato qualcosa che si ama.

Pietro Pinna Pintor ama Napoleone, l’ha studiato e aspettava questo film come gli altri suoi colleghi storici: era l’evento… di più, era l’Avvento del 2023, e invece è stata l’Apocalisse, come racconta nel suo video.

Scott non ama le critiche, il che è strano visto che è fra gli autori più osannati e venerati della storia del cinema, possibile che alla sua veneranda età non abbia un minimo di pelle dura per lasciarsi scorrer via qualche voce fuori dal coro? No, tutti devono amarlo – tipo come fanno i recensori italiani sui giornali, con le loro penne alla bava sempre pronte – quindi già reagisce male se su un milione di persone uno solo non è proprio soddisfatto, figurarsi ora che l’intero internet è esploso di pernacchie!

Com’è noto, la reazione di Scott è stata posata e matura: ha incitato i critici a «farsi una vita» e gli storici a stare al loro posto, perché loro non c’erano ai tempi di Napoleone. Quindi lui sì, invece? Ridley Scott time traveler, già vedo la serie Netflix! Nel citare le varie “offese” di Scott, l’irresistibile Mardegan dell’Accademia dei Pugni ci aggiunge «Specchio riflesso», a sottolineare la maturità intellettuale della reazione del regista.

Si è lamentato delle critiche anche Paul Biddiss, consulente militare (military advisor) di straordinaria prolificità: ha cominciato da poco a lavorare nel magico mondo del cinema – con il ridicolo e imbarazzante Fury (2014), dove Brad Pitt aveva gli stessi capelli di Galeazzo Ciano! – e da allora ha curato più di sessanta produzioni, spesso di altissimo livello, come Jason Bourne, Mission: Impossible e altra paccottiglia similare per spettatori generici, quelli cioè che non sanno valutare se il “consulente” ha consultato bene o male.

Biddiss però non è un consulente storico, solo militare, al massimo spiegherà agli attori come muoversi perché lo spettatore generico possa fingere di credere che siano soldati, o che comunque abbiano una parvenza di addestramento militare, ma allora io mi chiedo: perché in occasione di un film dal titolo così roboante come Napoleon non è stato chiamato qualche storico a fare da consulente? Possibile non ci fosse qualche economico topo di biblioteca da chiamare in pre-produzione? La risposta è ovvia: poi non si può mettere la scena in cui Napoleone bombarda le piramidi d’Egitto, o il papa che durante l’incoronazione grida entusiasta manco fosse Calboni con il suo «È un bel direttore!»

Malgrado il broncio messo su da Scott e dal suo compagno di merende Biddiss, che lui invece c’era ai tempi di Napoleone quindi la sua opinione vale di più di tutti gli storici del mondo, curiosamente anche agli spettatori normali non è piaciuto, vista la quantità di video-stroncature che ho trovato: non sono storici, anzi mettono subito in chiaro di non sapere niente di Napoleone, e il problema è proprio che usciti dal cinema… ne sanno molto di meno!

«C’è una scena in Jurassic Park in cui Malcolm guarda una montagna di merda… ecco, è stato più o meno così!»

Con queste ispirate parole Mortebianca racconta l’aver visto Napoleon al cinema! E ci parla dell’aspetto decisamente meno nobile del progetto, quello sempre mascherato dalla frase «un film non è un documentario».

«Avete presente la propaganda che durante le guerre napoleoniche l’Impero inglese faceva? E che tutti gli storici, anche inglesi, ci confermano essere basata su quasi interamente bugie? E che neanche nelle scuole inglesi degli anni Trenta veniva più insegnata? Ecco, Ridley Scott, da bravo nobile inglese – sì, lo è, cercatelo! – ha fatto un intero film basato su miti e luoghi comuni di propaganda inglese.»


Al di là dei falsi storici, la cui quantità sembra aver raggiunto vette mai toccate dalla narrativa anglofona, il vero problema di Napoleon tutti ripetono essere la sua bruttezza come opera narrativa, che non spiega niente perché è troppo impegnato a mostrare il rapporto tossico fra Bonaparte e Giuseppina, che ha decisamente troppo spazio nel film rispetto a quello nella storia napoleonica. (Se siete curiosi, in due ore e 40 minuti di film il suo nome viene pronunciato ben 17 volte, in media una ogni dieci minuti!)

Questa è una critica mossa da tutti i recensori che ho ascoltato in questi giorni, che fossero storici o semplici spettatori: tutti volevano solo un film su Napoleone, che invece Napoleon non è. Al massimo è un film su Giuseppina Bonaparte. E tutti i recensori si pongono la domanda più ovvia: come potrà la promessa edizione da quattro ore su AppleTV riuscire ad aggiungere spessore a un film che è solo una rassegna di scenette scollegate fra di loro, prive di uniformità e soprattutto fatte male?

Specifico di nuovo: non ho visto il film, mi limito a riportare quanto detto da tutti gli youtuber che ho ascoltato nell’ultima settimana, e ovviamente sono di parte, perché detesto Scott e disprezzo profondamente le sceneggiature dei suoi film. Mi piace molto la sua visione registica, ma le sue trame e le sue morali mi fanno schifo. Quindi non datemi retta, sono dichiaratamente una fonte non attendibile.

Non posso che chiudere con il capolavoro assoluto della settimana, la ciliegina sulla torta: la recensione di Jokerina. Si tratta di una gamer che mette subito le carte in tavola: è talmente innamorata di Joaquin Phoenix da esserselo tatuato addosso, adora Ridley Scott e adora la figura di Napoleone, quindi è andata al cinema con la certezza assoluta di una goduria tripla. Quando è uscita distrutta dalla sala, il suo commento lo considero la recensione definitiva su Napoleon.

«Ridley Scott l’ha cagata male!»

92 minuti ininterrotti di applausi!!!

Chiudo davvero, ricordando come da trent’anni io mi aggir sulla Terra, da solo, unico detrattore di Ridley Scott, fra i registi più amati e slinguazzati della storia, unico a trovare odiose e disprezzabili le sue storie – non parlo dei due o tre titoli famosi, ma degli altri cinquanta suoi film che nessuno cita mai perché sono indegni di menzione! – insomma, come sempre, io sono Leggenda ma per la prima volta… mi sento parte di un gruppo. Un gruppo di odiatori che mi scalda il cuore: finalmente non sono più Leggenda, almeno in questi giorni di Natale posso condividere il mio disprezzo con tanti altri che, finalmente, hanno capito quanto io andavo dicendo da decenni, ma che nessuno vuol accettare finché non è colpito nel personale. Napoleon ha colpito tutti al cuore, quindi ora siamo tutti Leggenda!

A uno degli storici dell’Accademia dei Pugni è stato chiesto di salvare almeno un aspetto del film, per spirito natalizio, e la risposta è stata geniale: andando al primo spettacolo si paga meno. Tutto qua.

Buon Natale, Ridley, e grazie per aver fatto capire a tutti quanto sia mostruoso pensare che un film non debba essere un documentario.

L.

P.S.
Vi ricordo la recensione decisamente più equilibrata di Cassidy.

P.P.S.
Ma soprattutto non dovete perdervi il Bollalmanacco e il suo francesismo: la visione del film è stata «Une boule incroyable accrochée à la bite»…

«Un film non dev’essere un documentario»

Informazioni su Lucius Etruscus

Saggista, blogger, scrittore e lettore: cos'altro volete sapere di più? Mi trovate nei principali social forum (tranne facebook) e, se non vi basta, scrivetemi a lucius.etruscus@gmail.com
Questa voce è stata pubblicata in Saggi. Contrassegna il permalink.

59 risposte a “Napoleon” vince il Premio Riccardelli 2023!

  1. wwayne ha detto:

    Ieri sono stato a una presentazione dell’ultimo libro di Maurizio De Giovanni, e anche lui diceva che quando racconti una storia ambientata nel passato devi studiare approfonditamente il periodo storico in cui hai deciso di ambientarla, e verificare se ogni singola scelta narrativa da te compiuta è storicamente plausibile. Tra l’altro ha anche dato la tua stessa motivazione: anche se l’autore racconta una storia inventata, chi lo legge è convinto che la sua ricostruzione storica corrisponda alla realtà, e quindi lui ha il dovere morale di non raccontargli fregnacce.
    Riguardo al fatto che Ridley Scott sia uno dei registi più slinguazzati della storia, questo vale forse per il pubblico, di certo non per la critica, che ha sempre accuratamente evitato di dargli l’Oscar, perfino quando ha premiato il suo film come il migliore dell’anno (alludo ovviamente a Il gladiatore). E in realtà anche il pubblico l’ha seguito a fasi alterne, perché ha fatto flop più di una volta: alcuni suoi film (come Blade Runner) sono stati rivalutati in seguito, altri invece (come The Counselor) sono stati un flop al momento dell’uscita e flop sono rimasti, perché sono caduti totalmente nel dimenticatoio.
    Detto questo, per me il miglior film di Ridley Scott rimarrà sempre House of Gucci. Ammetto che la mia opinione potrebbe essere influenzata dalla presenza nel cast di questa stupenda tettona: https://wwayne.wordpress.com/2021/12/16/inseguire-i-propri-sogni-2/

    "Mi piace"

  2. Claudio Capriolo ha detto:

    Nemmeno io ho visto Napoleon, ma mi fido di un amico americano che vive da sempre in Inghilterra: dopo aver visto il film di Scott anche lui ha detto che è un’antologia abborracciata di luoghi comuni tipicamente britannici. Potrebbe dunque essere considerato un buon documentario su come e quanto sono capaci di essere str… gli inglesi 🙂
    Felicitazioni e auguri per il decennale.

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      E’ una critica che si può estendere a tutte le culture, visto che tutti fanno film storici usando stereotipi e falsi storici a proprio vantaggio, ma il problema è che noi italiani vediamo solo i falsi anglofoni, convinti che sia la Verità assoluta: per fortuna questo Napoleon ha sensibilizzato fortemente sulla questione 😛

      Piace a 2 people

  3. coulelavie ha detto:

    Io c’avrei visto meglio Segal nei panni di Napoleon. Credo sia stato questo l’errore madornale che ha commesso il regista che ha fottuto a morte il mondo di Alien e ha riscritto la storia dei gladiatori del mondo.
    Adesso attendo fremendo il nuovo film di Scott. Sembra voglia fare Sherlock Holmes sulla Luna. Trama: Watson in realtà scopre di essere Oscar Wilde. Dopo aver dichiarato il suo amore incestuoso a Sherlock, suo quasi padre, vengono arruolati per risolvere il caso di chi ha fatto i crateri sulla Luna. Se ne vedranno delle belle, se ne vedranno…

    PS: Però, dai, un film non deve mica essere un documentario.

    Piace a 1 persona

  4. Sam Simon ha detto:

    Visto (purtroppo) ieri… Presto uscirà dalle mie fottute pareti… :–/

    Piace a 1 persona

  5. Raffa ha detto:

    Mi sono divertita più del solito a leggere il tuo articolo, perché si sentiva tra le righe la gioia e la soddisfazione che hai provato scrivendolo. Napoleon non l’avrei visto comunque, già mi ha annoiato doverlo studiare a scuola…

    "Mi piace"

    • Lucius Etruscus ha detto:

      ahahah quando ho l’occasione di parlare male di Scott è sempre una gioia ^_^
      Scherzi a parte, girare per il Tubo a sentire storici e spettatori che riempiono di insulti il film e il regista è stato qualcosa di grandioso: credo non sia mai successo nella storia del cinema che tutti, ma proprio tutti sono concordi nel disprezzare un blockbuster di un regista famoso, di solito Scott è come Kubrick o Tarantino: non si discute, lo si lecca e basta 😀

      Piace a 1 persona

  6. Cassidy ha detto:

    Sai che non amo infierire con chi sta già a terra, di mio preferisco prendermela con chi ritengo meritevole e saldo sulle gambe, hanno fatto bene gli YouTuber, ma tanto i fan(atici) dello Scott sbagliato al suo prossimo film lo esalteranno ancora, d’altra parte vanno pazzi per una roba dove il protagonista si chiama Ispanico (non Iberico) ma in generale “Napoleon” resta un “Cagaton” indeciso, dalla struttura scricchiolante e involontariamente comico, quindi godiamoci questo momento in cui Re Ridley (il pazzo) è nudo, fino al suo prossimo “House of Gucci” idolatrato dai suoi fanatici anche se l’odore si sente a chilometri. Insomma oggi e sempre: Viva Tony, lo Scott Giusto! 😉 Cheers

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Molti dei recensori guarda caso hanno accennato al fatto che anche “House of Gucci” fosse fatto male: ah, e come mai non l’avete detto quando è uscito e tutti lo veneravano? 😀
      Sicuramente con l’imminente “Gladiatore 2 – La vendetta” torneranno tutti al consueto slinguazzamento prono di Scott, quindi mi godo questo periodo magico in cui, per la prima volta in trent’anni, NON sono Leggenda! ^_^

      Piace a 1 persona

  7. Anonimo ha detto:

    Lory

    Gliele hai cantate di brutto!!! 😁
    Non provavo antipatia per questo regista ma questo suo Napoleon ha mischiato un po’ le carte in tavola. Da buon inglese ha cercato di smitizzare la sua figura, segno che la fama di Napoleone sopravvive al tempo. Sinceramente non ne capisco il senso, nella mia testa mi immagino lo stesso film diretto da vari registi ognuno con la sua peculiarità: Nolan che probabilmente sarebbe partito da Waterloo per tornare indietro e coi suoi salti temporali forse alla fine ci avrebbe fatto riannodare il filo….Zemeckis ce lo avrebbe mostrato col suo piglio fantastico, ……Ridley ha scelto una via un po’ satirica un po’ ironica per raccontare una storia che gli piace immaginarsela così, Sinceramente a parte il fatto che ‘dobbiamo farci una vita’ , direi arrogante dal momento che ti rivolgi a persone che vanno a vedere i tuoi film, veramente sono rimasta perplessa. Se mi hai letto dalla Bolla, altrettanto lo sono per Joaquin Phoenix, lui che è molto attento ai copioni….Vanessa Kirby ha dichiarato che le scene di sesso le hanno girate divertendosi in accordo con Joaquin. Al di là che si ripetono esattamente uguali anche questo lascia il tempo che trova o peggio vuole raffigurare qualcosa con l’intento sempre di demolire e qui senza essere dei moralisti, ma se tra loro c’era questa grande storia d’amore, non viene assolutamente recepita. La faccio breve, altri più bravi di me ne hanno parlato e sono contenta che diano il giusto valore perché hai ragione, qua si cerca di riscrivere la storia, occultare, dimenticare.

    Auguri e complimenti per il blog! 🫶

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Grazie per gli auguri ^_^
      Che gli anglofoni si riscrivano la storia come gli pare è noto, ma tutti fanno finta che non sia grave, invece è gravissimo, e finalmente hanno capito l’entità, visto che Scott ha fatto quello che fa sempre, solo che stavolta il personaggio è troppo famoso per cavarsela.
      Pasta sentire l’audio-commento di “Alien: Covenant” per capire come Scott abbia profondamente perso ogni contatto con la realtà, ma i suoi fan sono ciechi e dicono di sì a tutto, quindi ci sta che Scott reagisca male alle critiche: è tutta la vita che le persone fingono di adorare i suoi film e lo slinguazzano in maniera vergognosa, perché ora questi spettatori non sono i soliti zerbini di sempre? 😀
      Phoenix e Kirby sono attori, quando grandi case li chiamano per grandi produzioni milionarie non fanno altro che il loro mestiere, al di là delle dichiarazioni alla stampa. I due faranno buoni film con altri autori, Scott non sforna buoni film da tempo immemorabile, lo sapevano benissimo che non era per l’arte ma per i soldi che si lavora con la Scott Free Prudction, quindi hanno fatto benissimo: ci saranno altre occasioni, per entrambe, di fare buoni film 😛

      Piace a 1 persona

      • Anonimo ha detto:

        Lory

        Non lo so, da ingenua credevo un di più nella statura morale di Joaquin che da sempre rifiuta film se non ci crede veramente. Evidentemente devo pensare che credeva anche lui a questo progetto. In qualche modo credo anche il pubblico lo abbia un po’ ridimensionato, speriamo non sia il primo di altri passi falsi.

        È sempre noioso consigliare film che non sai come vengono accolti ma vorrei consigliarti ‘La chimera’, parla….di te 😄

        "Mi piace"

      • Lucius Etruscus ha detto:

        Non sopravvaluterei gli attori, sono sempre persone che vivono di ingaggi e soprattutto di notorietà: meglio un ruolo sbagliato ma che faccia parlare di te in ogni angolo del mondo che un ruolo giusto noto solo ai cinefili 😛

        Ora sono curiosissimo di questo “La chimera”, ne ho trovato uno del 2023 di Alice Rohrwacher: intendi questo?

        "Mi piace"

  8. Anonimo ha detto:

    Lory

    Yes!
    Attendo cenni/recensione

    "Mi piace"

  9. Fabio ha detto:

    Auguri,10 anni di onorata Zinefilia!. Ovviamente il rapporto burrascoso con Ridley(pardon……Sir Ridley)con i cosiddetti film “fanta-storici” e’ storia antica,certo la questione e’ dibattuta,il mio unico quesito e’……se sei palesemente disinteressato nel fare i compiti a casa affidando la patata bollente ad altri ugualmente disinteressati,rimboccandoti le maniche solamente sull’impianto audiovisivo,ispirandoti all’arte pittorica rinascimentale,se non vuoi essere limitato nella sceneggiatura,allora perche’ non lavorare solamente su storie,mondi e personaggi inventati,che in fondo e’ la piu’ grande gioia dell’essere un regista(sono di parte,odio i Biopic!),nessuno ti rompe sulla veridicita’ storica ecc ecc,e’ il paradosso dell’affidare un film storico-biografico ad uno che non gli interessa,capisco che Ridley possa pensare che certe modifiche rendono la storia piu’ intrattenente,ma di nuovo……perche lo fai?,vuoi essere totalmente libero?creati un personaggio,che tanto i messaggi che presumibilmente vuoi veicolare,possono venire anche da figure immaginarie,davvero non lo so perche’ Ridley si incaponisca tanto,boh……forse voleva vantarsi di essere riuscito a fare il film che non era riuscito a realizzare Stanley Kubrick,vallo a capire………nel dubbio gridero’ forte,con il viso rivolto al cielo,agitanto le braccia al vento “Mio Ridley mio Ridley,perche’ mi hai abbandonato?”,al che lui con la sua
    eleganza tipicamente britannica,mi mandera’ a quel paese,ciao Ridley!.

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ti immagino mentre gridi al cielo sotto la pioggia, con musica di Hans Zimmer 😀
      Sin dalle interviste del ’79 Scott ripete che adora creare nuovi mondi, è fondamentalmente uno scenografo che fa anche il regista, a lui dei personaggi non frega una mazza lui vuole creare nuovi mondi, vuole disegnare storyboard pieni di dettagli: del copione non gliene è mai fregato niente, in tutta la sua carriera. Temo non sappia neanche chi è stato Napoleone, lui si limita a ripetere le cose che gli dicono gli sceneggiatori: basta ascoltare i deliri pseudo-scientifici che vaneggia nell’audio-commento di “Covenant”, tutta roba del sacco di quel pazzo di Damon Lindelof che lui ripete senza alcuna cognizione, così come nelle interviste televisive del ’79 diceva che “Alien” gli è stato ispirato dal Nero… Necromo…Necrono… e mezz’ora per dire Necronomicon, perché non sapeva neanche cosa fosse, visto che l’opera di Giger l’aveva scoperta O’Bannon.
      Questo Napoleon è chiaramente un delirio di onnipotenza di qualcuno che a forza di sentirsi ripetere dai lecchini che è un genio ha finito per crederci: chissà che sia l’inizio del processo che farà tornare Scott un essere umano.
      Purtroppo per i suoi adoratori non c’è niente da fare: mi sono sanguinate le orecchie quando nei video citati è stato specificato che Scott è un grande autore di personaggi femminili, visto che ha inventato Ripley nel ’79. Come si fa a discutere con i fan adoranti, che dimostrano di non sapere una mazza di niente di ciò che dicono di adorare? (Per la cronaca, Ripley l’ha inventata Walter Hill intorno al ’76, Scott non sa neanche chi sia quella tizia!)

      Piace a 1 persona

  10. Giuseppe ha detto:

    Be’, se proprio devo trovargli un aspetto positivo, a questo “Napoleon” (bando agli equivoci, io non l’ho ancora visto e nemmeno ho chissà quale fretta di farlo), ora come ora, è che almeno l’ha tenuto alla larga dal mondo alieno 😜
    Auguri per il decennale del blog! 🍾🥂🎉🎊

    "Mi piace"

  11. Vasquez ha detto:

    Auguri per il blog, complimenti per il pezzo, e felicitazioni per il godimento 😀
    Come dice Fabio più sopra: se non vuoi attenerti a verità storiche, se sei così pigro da non voler andare a controllare, se la tua pigrizia non ti permette nemmeno di chiedere di controllare alle persone che quelle verità le conoscono, creati un tuo universo, popolalo dei personaggi che vuoi tu e fagli fare tutto quello che ti pare a te, e allora sì che potrai gridare in faccia a tutti: “Ma tu c’eri nella mia testa? no, e allora non puoi parlare!”. Anche se, pure così si creano due problemi, il primo dei quali è che si corre il rischio “Avatar”: non tutti possono permettersi di creare un mondo da zero, e non è detto che il risultato non sia comunque una schifezza. Il secondo problema è che poi non si avrà il battage pubblicitario che può dare un titolo come “Napoleon” fatto da uno che si è creato la fama di fare film “storici”: 1492, Le crociate, Il gladiatore, ecc. Che poi è lo stesso motivo per cui vengono sfornati a getto continuo remake di successi passati, o seguiti, o prequel, o requel, o serie tratte da film e viceversa: metà del lavoro di promozione è già fatto, visto che il pubblico sa già di che si tratta.
    Un altro problema (madonna quanti problemi co’ ‘sto film 😛) arriva dopo, perché a quanto ho capito, non solo “Napoleon” è storicamente poco accurato, ma è anche brutto come film, pur se bello esteticamente. Io non so se lo vedrò. La storia come materia è la mia bestia nera (insieme alla geografia), la qual cosa probabilmente è dovuta al fatto di aver avuto insegnanti che non hanno saputo rendermela interessante, e anche se sto (lentamente) recuperando le mie lacune grazie al professor Barbero, non riesco a immaginare niente di più noioso di un film su Napoleone fatto male. A sproposito: ma perché non si intitola “Napoleone” ‘sto film da noi? Che mi pare di ricordare oltretutto che l’amico còrso fosse italiano, o sbaglio?
    “Napoléon, cedant Sedan, céda ses dents” è quello che mi viene in mente ogni volta che mi passa sotto gli occhi il titolo del film di Scott, gioco di parole che si riferisce a Napoleone III, che si legge più o meno “Napoléon sedàn Sedàn, sedà se dàn”, motivo in più per detestare questo film di Scott: un ritornello stupido in testa ogni volta che leggo qualcosa su “Napoleon”, che oltretutto come grafia abbiamo acquisito dagli inglesi, visto che in francese va l’accento acuto sulla “e”… e così mi viene in mente pure di chiedermi chissà cosa ne pensano in Francia di tutta ‘sta storia…

    Mi fa piacere che finalmente si siano aperti gli occhi su che razza di fregatura sia in realtà questo regista, che ha preteso di mettere bocca nell’universo alieno (accreditandosene la paternità, non s’è capito in base a cosa) con due film inguardabili (per il secondo vado a fiducia, mi rifiuto di vederlo), fregandosene della coerenza, e di quanto era stato fatto di buono dopo il suo film del 1979. Solo che l’universo alieno (purtroppo) interessa a un numero ristretto di persone e quindi finora in pochi si erano accorti della fuffa e della truffa. Ma adesso mi sa che l’ha fatta un po’ fuori dal vaso. L’unica cosa che mi stupisce nel suo livore verso chi gli ha dato contro – e chiudo il mio commento-fiume, scusa Lucius – è che non abbia pensato a dare la colpa di tutto allo sciopero degli sceneggiatori.

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Proprio perché non ti piace la storia al cinema direi che devi evitare accuratamente questo film, che ti brucerebbe per sempre ogni curiosità sull’argomento 😛
      i citati storici di YouTube considerano “Blade Runner” un film perfetto per capire il Medioevo, perché in quel film la vicenda si svolge con una maniera medievale di pensare, e tempo fa su YouTube uno storico americano ha massacrato tutti i grandi successi del cinema, evidenziandone il ridicolo delle loro ricostruzioni, ma ha elogiato “Army of Darkness” di Sam Raimi, dicendo che rispecchi alla perfezione l’idea che nel Medioevo si aveva della guerra. Come vedi, si possono gustare film storici che non si pongono come fedeli ricostruzioni ^_^

      Sia francesi che inglesi non prendono neanche in considerazione le origini talmente basse del Napo, anche i suoi peggiori nemici rifiutano di pensare a lui come a un italiano, sarebbe troppo! 😀
      La dice lunga il fatto che nel film viene specificato che Napoleone nel conquistare l’Italia (che comunque non esisteva ancora!) non ha trovato alcuna resistenza, giusto per ricordare al mondo un altro po’ di stereotipi sul Bel Paese…

      Decisamente preferisco ricordare “I vestiti nuovi dell’imperatore” (2001), con Napoleone interpretato da Ian Holm 😉

      Piace a 1 persona

      • Vasquez ha detto:

        Adoro “L’armata delle tenebre” e “Blade Runner” 🙂
        Ma anche Braveheart, Troy, e sì, anche Il gladiatore… invece confesso di aver visto Alexander e di averlo detestato dall’inizio alla fine 😛
        300 sta nel mezzo: piaciuto, ma non lo rivedrei, lo considero dimenticabile senza sensi di colpa, difatti non ricordo niente di niente.
        Penso che ci si possano prendere tranquillamente delle licenze anche nel mettere in scena un film storico (poche battute mi hanno esaltato come “Al mio segnale, scatenate l’inferno!”), ma il tutto dovrebbe essere fatto con coerenza, in maniera funzionale alla narrazione e senza tradire la storia. Leggevo tra i commenti del filmato Youtube che hai linkato (che non vedo l’ora di gustarmi!) quello di uno storico che fa un elenco degli errori presenti nel film, distinguendoli tra errori perdonabili e errori gravi, che mi aiuta a spiegare quello che voglio dire: un film su un personaggio realmente esistito le cui azioni e i cui pensieri (ci sono le epistole, no?) sono note e documentate dovrebbe farmi capire quello che non so di quel personaggio e appassionare alla sua storia, e anche se mostra qualcosa che non ha realmente fatto (con un errore perdonabile) dovrebbe comunque essere un qualcosa di coerente con quel che si sa di lui; il tutto ovviamente raccontato in maniera coinvolgente e avvincente, altrimenti perché farci un film?
        Ho segnato il film con Ian Holm 👍

        "Mi piace"

      • Lucius Etruscus ha detto:

        Mi piace citare “Amadeus” come simbolo di perfetto capolavoro di un film storico: si basa su una struttura storica per raccontare principalmente una storia splendida. Nessuno pensa che Mozart e Salieri abbiano davvero detto e fatto quelle cose, ma nell’equilibrio della storia è tutto perfetto.
        Se invece di raccontare una storia l’obiettivo è la propaganda del presente – tipo “300” che all’inizio della guerra in Afghanistan ricordava agli spettatori americani che chi muore per la patria vissuto è assai, che è l’aratro che traccia il solco ma la spada che lo difende – ecco, lì è chiaro che gli autori hanno in mente solo bieca propaganda presente, che con il passato non ha nulla a che vedere 😛

        Piace a 1 persona

  12. stefanoramarro ha detto:

    Ci sono solo alcuni film che possono permettersi imprecisioni storiche: la mummia del 1999 e Stargate, ad esempio. Siccome raccontano storie assolutamente fantasiose non ci si aspetta che tutto sia perfettamente coerente col periodo storico raccontato. Detto questo, se coerente lo fosse, sarebbe tanto di guadagnato per l’opera in sé. Invece magari è un parco a tema. Che ci vuoi fare?
    Ho appena visto un video del dottor Game su Fatal Fury. Pare ci fosse un livello ambientato a Venezia. Ed ecco sullo sfondo campeggiare la torre di Pisa lagunare. E poi il Colosseo. Per fortuna che sulla cartina si sono premurati di indicare la città vera veramente: Vicenza. Una Italia di fantasia. Credo che l’effetto straniante per i profondi conoscitori della storia sia lo stesso con Napoleon: ma che, che…?

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Un film fantasioso può permettersi di tutto, il problema è che dovrebbe essere messo in chiaro che si tratta di un gioco fantasioso, perché tutti credono ciecamente ai film, anche quelli di fantascienza, quindi ogni regista ha la responsabilità dei falsi storici che mostra. Finora è andata sempre bene, ma a quanto pare la misura è stata superata 😀
      Spero che duri, ma sono sicuro che al prossimo film pieno di sfondoni tutti torneranno al mantra “un film non è un documentario”. (Che poi chi l’ha detto che tutti i documentari siano fatti bene, storicamente accurati?)

      Piace a 1 persona

  13. Willy l'Orbo ha detto:

    Auguri per il decennale del blog e grazie per un post dall’effetto catartico soprattutto sul sottoscritto, avendo visto la cagata pazzes…ehm, il film 🙂
    Mi piace la storia, non sono uno storico, tuttavia non bisogna avere chissà quale erudizione per comprendere le boiate storiche e per capire che il rapporto con Giuseppina è leggermente sproporzionato nell’arco del minutaggio…lieto di essere in buona compagnia nell’affondarlo e beato te che non l’hai visto, la mia orbitudine non mi ha salvato! 🙂

    Piace a 1 persona

  14. Austin Dove ha detto:

    concordo, io poi l’ho visto al cinema più che altro per un post di cui scriverò; all’uscita su IG ho scritto: i due elementi fondativi di Napoleon? i tamburi delle battaglie e le tette di giuseppina; perke no: un’imperatrice non veste sempre con le tette di fuori, l’unica donna di francia ad avere un tale decollete

    poi avevo un mio amico che al liceo aveva approfondito la figura di napoleone e l’ha confermato: il film non c’entra una mazza

    Piace a 1 persona

  15. Jena Plisskin ha detto:

    Auguri per i 10 anni, in definitiva Ridley con questo film ti ha fatto il miglior regalo tu potessi ricevere 😀
    Da ex estimatore del regista, non posso d’altra parte dispiacermi di come tanta perizia registica (non sono sarcastico, la regia Ridley la conduce quasi sempre al massimo anche nelle sue porcate più famose) venga buttata alle ortiche da un ego sproporzionato.

    "Mi piace"

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Se si fosse limitato a fare il grande regista avrebbe avuto molte soddisfazioni vere, invece è solo incensato a parole da chi poi non paga per vedere i suoi film: probabilmente questo Napeoleon sarà il suo primo successo al botteghino da vent’anni, visto che tutti gli storici del mondo sono andati a vederlo 😀

      Piace a 1 persona

  16. babol81 ha detto:

    Auguri per i 10 anni e grazie della citazione!
    Io non so davvero come abbia fatto l’autore de I duellanti e The Last Duel, due film che adoro anche io, a realizzare una simile menata di balle zeppa di momenti cringe…

    "Mi piace"

  17. Celia ha detto:

    Oh là là!
    Odio Napoleone, non ho opinioni su Scott, ma Phoenix m’interessa: almeno la sua recitazione è stata decente?
    Buon decennale, carissimo.

    "Mi piace"

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ti ringrazio e il film non l’ho visto quindi non saprei, di sicuro Phoenix è un bravo attore quindi ho fede che avrà fatto un buon lavoro, il problema è che avrà dovuto fare quel che gli ha detto il regista, e non è un bene 😛

      "Mi piace"

      • Anonimo ha detto:

        Lory

        E infatti Joaquin (attore che ammiro tantissimo) sembra perennemente a disagio per tutto il film. Il coraggio, la mente astuta di Napoleone, le sue strategie di guerra vengono costantemente oscurate dal viso impietrito e direi un po’annoiato di Joaquin. Impossibile pensare sia tutta farina del suo sacco, probabilmente gli sarà stato suggerito/imposto e sai bene il mio dilemma su questo punto: ho sempre pensato a Joaquin in modo diverso……In questo film sebbene Vanessa Kirby non è attrice che mi faccia impazzire, devo dire che l’ho preferita a lui, quantomeno la vedevo più convinta.

        "Mi piace"

      • Lucius Etruscus ha detto:

        La cosa buona è che entrambi gli attori avranno guadagnato tanto da potersi ora dedicare a film meno ambiziosi ma più curati, visto che entrambi sono apparsi in piccole produzioni molto più interessati di questa.
        Mi piace pensare che entrambi adottino il sistema Eduardo De Filippo, che odiava fare cinema e lo faceva solo per guadagnare soldi da investire nella propria compagnia teatrale 😉

        "Mi piace"

  18. Conte Gracula ha detto:

    Mentre ti leggevo, pensavo che ti saresti infuriato per non essere più leggenda, invece l’hai presa bene 😀

    Tornando in tema, mi sa che quest’anno non ha detto bene per le produzioni a sfondo(ne) storico: già la Cleopatra di Netflix ha fatto volare altissimi gli improperi (ma ha avuto anche i suoi difensori, con perle come “e aLLoRa iL FiLm coN LiZ tAyLor?”) invece, riguardo a Napoleon, sto incappando soprattutto in pernacchie!

    Magari è la volta buona che le produzioni storiche torneranno ad avere almeno il rigore che ci si aspetterebbe dagli spezzoni dei programmi sui misteri dell’occulto 😛 e che quella cazzata sui film che non sono documentari finisca dove merita: in una ipotetica, futura stagione di Boris.

    "Mi piace"

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Nel mondo anglofono escono fiumi e fiumi di romanzi storici ogni anno, e la tecnica è più che collaudata: lasci intatta la Storia e ci aggiungi personaggi inventati negli interstizi. Ci aggiungi un testimone, un viaggiatore, un fratello segreto e via dicendo, così puoi inventarti la qualunque lasciando intoccata la Storia.
      Sapevi che Napoleone aveva un gemello cattivo? Vai, ha un intero film a tua disposizione ^_^
      Peraltro mi ricordo di “Amore e guerra” di Woody Allen dove Napoleone veniva scalzato via dal suo sosia, con relativa commedia degli errori.

      Piace a 1 persona

  19. Pingback: Napoleon: recensione del film

  20. Pingback: Rebel Moon (2023) Facce ‘na saga, Zack! | Il Zinefilo

  21. Pingback: I film dell’ultimo giorno (1973-2023) | Il Zinefilo

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.