My Wife Is a Gangster 2 (2003) e 3 (2006)

Avrei voluto dedicare un post ad ogni film della saga ma sono onesto, rivisti dopo una quindicina di anni questi film non mi hanno fatto impazzire come un tempo, rimangono deliziosi ma una recensione cumulativa va più che bene.


My Wife Is a Gangster 2 (2003)

Il povero regista Jeong Heung-sun si è trovato per le mani un grande successo commerciale, cioè il primo film, e la responsabilità di presentarne il relativo seguito, che l’ha spinto nell’ardito proposito di fare l’esatto contrario di quanto vuole la regola del seguito: invece di “uguale ma di più”, Jeong fa “diverso ma di meno”.

Torna Cha Eun-jin (Shin Eun-kyung), la moglie capo-mafia coreana, ma la vicenda inizia con lei che cade da un palazzo di notte al rallentatore manco fosse Ghost in the Shell. Non si fa un graffio ma sbattendo la testa perde la memoria, ed è raccattata da un tizio che passa, il quale se la porta a casa e la fa lavorare per il proprio ristorante.

Passano due anni e Cha fa ancora le consegne per il ristorante del suo salvatore, ma ogni tanto ancora mette le dita nella presa di corrente nella speranza che uno shock elettrico le faccia tornare la memoria, ma niente.

La cosa va moooooooolto per le lunghe, diciamo che l’intero film si basa sulla strana vita quotidiana di un ristoratore che ha in cucina una fenomenale assassina smemorata – tipo Geena Davis in SPY (1996) – mentre altri pittoreschi personaggi fanno da contorno.

Il momento migliore del film è quando la donna fa dei sogni strani, di quando ha affrontato la capa di una Triade cinese… a forma di Zhang Ziyi! Dopo La Tigre e il Dragone (2000), Rush Hour 2 (2001) ed Hero (2002) la giovane attrice era in rapida ascesa, un successo esplosivo che per me crollerà con il pessimo La foresta dei pugnali volanti (2004): ha fatto altre cose, ma per me la sua carriera finisce lì.

Quando ancora Zhang Ziyi gliel’ammollava!

Chiaramente quando ci sarà una situazione di pericolo Cha saprà sfoderare le arti marziali che non ricorda di conoscere, ma siamo lontani dalla sceneggiatura spumeggiante e piena d’azione del primo film, questo sembra più un parente povero.

Ora capisco perché a parte il cameo di Zhang Ziyi non ricordavo altro del film.


My Wife Is a Gangster 3 (2006)

Tutt’altro discorso per il terzo episodio, sia perché torna il regista Cho Jin-gyu sia perché si abbandona il tema del primo film e si cambia completamente tutto.

Il film che si chiama “3” ma non ha alcun rapporto con gli altri due!

Dimentichiamoci tutti i personaggi e le vicende, rimane solo la dinamica “uomo impedito e donna d’azione”.

Uno dei boss di Hong Kong – interpretato da Ti Lung, una pietra miliare del cinema locale – ha dei problemi con la figlia, che è talmente incontrollabile che lo fa entrare in rotta con gli altri boss della città: per far sbollire le acque dopo l’ennesimo scontro, il boss manda sua figlia Aryoung (Shu Qi) in Corea del Sud.

La tipica boss di Hong Kong!

L’attrice ha fatto un sacco di film e alcuni sono giunti anche in Italia, ma per me sarà sempre il primo “pacco” che Frank Black non consegna, nel primo mitico The Transporter (2002).

Shu Qi è stata la prima Transporter Girl

Tornata dalla Costa Azzurra dopo l’avventura con Frank Black, la nostra eroina vola in Corea del Sud, perché suo padre ha preso accordi con la mafia locale per ospitare la ragazza un po’ agitata. Nessun problema, c’è già il miglior galoppino della mafia coreana pronto ad ospitarla: quella faccia da intelligentone di Han Ki-chul (Lee Beom-su).

In che mani è finita la mafia coreana?

Inizia la commedia degli equivoci, con Han convinto di aver ottenuto un ruolo umile, visto che deve fare da badante a una ragazzetta di Hong Kong, magari farle anche da guida turistica in città, e visto poi che lei non parla una sola parola di coreano le comunicazioni portano subito a vari equivoci, con i teppistelli locali che fanno i duri quando è Aryoung la più dura di tutti.

Per l’occasione chiamano una traduttrice, che però darà vita a tutta una valanga di equivoci che daranno sapore alla commedia.

La figlia del boss non parla, ma la sua traduttrice parla decisamente troppo!

La protagonista non è la wife di nessuno, la storiella d’amore è appena accennata e lasciata per la fine, è chiaro che il marchio serve solo a spingere un prodotto che non ha alcun legame con la “saga” (che ormai saga non è più), ma di sicuro è un film simpatico, sia per le trovate comiche sia per l’incomprensione culturale.

Ma poi occhio, che arriva l’azione ed è di quella buona. L’attrice non è certo una diva marziale, ma in quelle scene in cui è lei – e non la brava controfigura – sa rendere molto bene in video la marzialità che le è richiesta.

Preparatevi a uno scontro finale al bacio

Siamo lontani dal primo film, ispirato e ben scritto, e se il secondo film non è proprio meritevole di essere ricordato (infatti pure la protagonista è smemorata!) il terzo è divertente e un’occhiata gliela si può dare. Visto che è slegato dalla saga almeno questo terzo episodio potevano portarlo in Italia, invece tocca accontentarci del primo.

L.

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8 risposte a My Wife Is a Gangster 2 (2003) e 3 (2006)

  1. Cassidy ha detto:

    Ci sta la decisione del doppio post cumulativo, facce giuste nulla da dire, ma il resto mi pare proprio poca roba. Cheers!

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  2. Willy l'Orbo ha detto:

    Interessante mini-carrellata, soprattutto il terzo film sarebbe da visionare, distributori ci siete??? 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Distributori? Cosa sono? 😀

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      • Willy l'Orbo ha detto:

        Ahahah, effettivamente, prima di interpellarli, c’è la questione “primigenia” da te posta! 🙂

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      • Giuseppe ha detto:

        Distributori di caramelle, distributori di benzina… Volevate dire questi, no? Mica esisteranno anche distributori di film, eh? Perché io non me ne sono mai accorto 😛
        Tornando nello specifico, qua è meglio saltare direttamente al terzo senza passare dal secondo…

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Sono convinto che se questi film arrivassero su Rai4, che un tempo proponeva diversi titoli asiatici, sarebbero comunque apprezzati dal pubblico, sono commediole simpatiche per una serata leggera, ma a quanto pare è meglio replicare ogni giorno le stesse cose, il pubblico preferisce così…

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      • Giuseppe ha detto:

        Purtroppo anche Rai 4 è scaduta parecchio (e da un bel po’, ormai)… 😞

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