Nel 1994 la febbre marziale raggiunge i più alti livelli di sempre, negli Stati Uniti, e in pratica chiunque abbia dei muscoli, sappia respirare autonomamente e sappia tirare una qualsiasi tecnica di un qualsiasi stile marziale riesce a trovare lavoro nel cinema. Purtroppo non sempre questi tre requisiti vanno di pari passo.
Così il 16 ottobre di quell’anno la sconosciuta Horseplay Productions Inc., nata e morta per questo film, presenta un infimo prodotto noto come Death Match.
Uscito in data indefinibile addirittura per la Fox Video, in Italia il film è ribattezzato Scontro mortale, ma non stiamo a guardare il capello: l’8 dicembre 1997 Raidue lo trasmette in terza serata come Scontro finale.
Un giorno, parecchi anni fa, lo beccai per caso su un piccolo canale locale e corsi a registrarlo su VHS, riuscendo però a salvarne solamente gli ultimi 20 minuti. Va be’, sempre meglio di niente… peccato però che il DVD su cui ho riversato quei minuti non si veda più: magari ho ancora la VHS da qualche parte, ma chissà dove…
Insomma, quando il mitico reparto “Usato” di Amazon ha tirato fuori ad un paio d’euro il DVD originale d’importazione del film… non ho proprio resistito!
Alla regia c’è un nome che denota forse una leggera discendenza italiana: Joe Coppoletta! Vi giuro che è vero, anche se sembra uscita da una commedia parodistica. Comunque il regista è un tipico artigiano anni Novanta che si premura di sbagliare molte inquadrature ma di azzeccarne altrettante, quindi non vale la pena parlarne oltre.
Ciò che conta è trovare due mostri sacri alle coreografie dei combattimenti: Art Camacho e il campione del ring Benny “The Jet” Urquidez. Ai “giovani” magari non diranno niente, ma sono due nomi da levarsi il cappello.
Ciò però che il film offre a piene mani è una parata di star marziali e caratteristi vari da sentirsi male: eccovi una panoramica.
Insomma, che vi frega della trama quando avete questo ben di Dio?
Visto che i venti minuti italiani non li ricordo e che il DVD non ha sottotitoli, non posso darvi per certo la trama, comunque il perfido boss Paul Landis (Martin “Cobra Kai” Kove) e il suo braccio destro Mark Vanik (Matthias “Gigante biondo” Hues) dicono e fanno cose cattive ma soprattutto organizzano incontri di lotta clandestini: a sorpresa infatti il film tocca di striscio tematiche da “Pit Fight”.
Fatto fuori il boss Jimmie Fratello (il mitico Richard Lynch) si mettono in affari con Mr. Han (il cinesone che fa malone Steven Vincent Leigh) ma proprio in quel momento si ritrovano tra i piedi l’ardimentoso scaricatore di porto Nick Wallace (Nick Hill conosciuto sul ring come Nico The Dragon) che vuole diventare campione e fare i soldi menando la gente.
Entrato nel corrotto mondo del Pit Fight e presi tanti sganassoni che gli si è modificato il passato (questa l’ho rubata a Lansdale!), Nick sparisce e per “indagare” sul suo destino arriva l’amico fraterno John Larson (Ian Jacklin, attorino marziale dell’epoca che qui purtroppo fa il protagonista senza averne le qualità). Da solo l’omino affronterà i cattivi vincendo vari incontri e affrontando i due boss su una nave.
Che c’entra la nave? Andiamo, ogni film d’azione statunitense degli anni Novanta finisce in una fabbrica abbandonata ma poi Double Impact (1991) introduce la variante “nave da carico che sembra una fabbrica abbandonata”, e questo film subito si adegua.
Durante le sue indagini si unisce a lui una ragazzina vestita da maschietto che infatti si fa chiamare Tommy. La particolarità è che è interpretata dalla brava atleta Michele Krasnoo, che qualche mese prima è apparsa nel nettamente migliore Kickboxer 4 (1994) di Albert Pyun. È una ragazza anni Ottanta che non ha avuto alcuna possibilità nel cinema marziale, desideroso solamente di rachitiche scemette senza qualità, ma quando ha fatto capolino si è fatta notare.
Death Match è un tipico filmetto del periodo, con molti combattimenti non sempre riusciti ma di sicuro divertimento: diciamo che i 2 euro su Amazon li vale tutti!
L.
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E se ti dicessi che era un film che avevo intenzione di recensire prossimamente? Ormai siamo talmente zintage che anche le nostre menti “fanno simbiosi”! 🙂
Però devo anche dire che forse è un prodotto troppo dignitoso per le oscenità che tratto io!
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Dai, ma davvero???? Non dirmi che ce l’hai in italiano che muoio d’invidia!!! Comunque il tuo stile è inimitabile e quindi se vuoi recensirlo ugualmente sei il benvenuto ^_^
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Ahaha, no lo sto cercando ma spesso quando cerco…trovo! Però, leggendo la tua recensione e altre, mi viene il dubbio, come detto, che sia troppo dignitoso per i miei standard!
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Forse i grandissimi nomi coinvolti mi hanno offuscato il giudizio, ma ti assicuro che è davvero un filmaccio Zintage 😛
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Ah beh se è un film di Coppoletta allora non posso perderlo. Non è che è un soprannome per gasarsi? Tipo il piccolo Francis Ford Coppola?
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Ahahah anche Coppola ha cominciato da piccolo 😀
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Beh, del resto, essendoci qui a organizzare gli incontri tutti questi boss -più o meno mafiosi- e relativi bracci destri assortiti, il fatto di venire diretti da Coppoletta ha una sua qual certa coerenza interna 😛
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Ah, è vero! Che sia la Coopoletta che aspira a diventar Coppola grande 😛
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