Killer Mountain (2011) Mostri freddi contro il caldo estivo


Io sono uno che scatta alla risposta, come le tariffe telefoniche, e soprattutto batto il ferro finché è caldo, così quando il 29 giugno 2022 ho catturato il titolo italiano e la scheda del doppiaggio di un filmaccio con bestiacce trasmesso da Cielo mi sono detto che avrei dovuto recensirlo per la rubrica sulle bestiacce. Ed eccomi qui, pronto con la recensione giusto quattordici mesi dopo. Un battito d’ali, in confronto ad un’èra geologica.

Ovviamente sto scherzando, non ricordavo assolutamente di aver registrato questo film (per questo tengo un database!), ignoravo completamente la sua esistenza finché ho registrato la replica di Cielo del 14 giugno 2023 nel ciclo “Disaster Night” e così mi sono deciso a recensirlo: tie’, solo due mesi dopo eccomi qui!

Insomma, con un pizzico di ritardo eccomi a parlare di Killer Mountain, che comunque aveva già il suo bel ritardo nella distribuzione italiana, visto che Hybrid l’ha fatto sbarcare sul famigerato canale televisivo Syfy il 27 agosto 2011.

«Se me dovessi mette a racconta’ tutto quello che m’è successo sulle montagne del Nepal…», raccontava Carlo Verdone nel film In viaggio con papà (1982), e probabilmente è lo stesso pensiero del protagonista della vicenda, Ward Donovan (interpretato da Aaron Douglas, il mitico capo Tyrol di Battlestar Galactica).

Quanti ricordi, di quando capo Tyrol aggiustava le navi nello spazio

Donovan è un alpinista di grande fama che però un giorno ha avuto una brutta avventura in Nepal in cui ha visto morire la sua compagna, ed ora si è ritirato a insegnare alpinismo di base a ragazzini per nulla dotati, probabilmente tutti destinati a futuri incidenti di montagna. Poi si ritrova davanti Barton (Andrew Airlie), un uomo del mistero che gli chiede di tornare all’alpinismo estremo di una volta, perché una missione è dispersa fra le montagne e solamente il grande Ward Donovan può guidare una spedizione a salvarli. Mi pare chiaro che la cosa puzzi, ma Donovan non sembra accorgersene.

Mi sa che questa missione è una colossale fregatura

Arrivati al campo base, deserto, i chiari segni di colluttazione e di panico non sembrano turbare più di tanto Donovan e gli altri membri. Uno di loro è comprensibile non sia stupito, perché chiaramente sa cosa sta succedendo e sa che la spedizione ha l’unico scopo di recuperare materiale compromettente, ma Donovan teoricamente è lo sveglio del gruppo ma si limita a fissare il vuoto.

La scalata prosegue mentre un mostraccio si mangia man mano vari membri del gruppo, ma Donovan non si accorge di niente. Anche quando trova fra i massi un’enorme mascella scheletrica rimane impassibile: quale alpinista non ha mai trovato scheletri giganti sulle montagne?

Se ve dovessi racconta’ quanti scheletri giganti ho trovato sulle montagne del Nepal…

Come ogni altra storia di alpinismo, arriva una tempesta forza mille che rende tutto più pericoloso, così i nostri baldi eroi sono costretti a fermarsi in uno dei campi-base abbandonati, dove guarda caso c’è una videocamera così da avere la quota found footage: il video registrato ci mostra la precedente spedizione ha aperto una caverna liberando dei mostracci. Per nulla ignoti a uno dei membri dell’attuale spedizione.

Scopriamo così che i mostracci sono noti sin da quando nel 1954 l’esploratore Charles Weatherby li ha scoperti senza però sopravvivere alla scoperta: il ricco Barton ha cercato a lungo la mappa di Shambala, il mitologico regno himalayano dell’eterna giovinezza, e la sua spedizione era per recuperarne la mappa. Scusate, ma che c’entra il regno di Shambala coi mostracci? Ci vorrà ancora mezz’ora di film, scritto tutt’altro che in maniera dignitosa, per capire che il sangue dei mostracci fa guarire immediatamente tutte le malattie, meglio della Cura di Battiato, e quindi il mito di Shambala dove tutti vivono per sempre nasce da questo.

Ciò che conta è che finalmente Donovan ritrova sua moglie Kate, interpretata da Emmanuelle Vaugier, la regina canadese della Z televisiva.

Un momento, ma la moglie non era morta in un incidente alpinistico anni prima? Boh, ’sto film è un casino totale, strapieno di personaggi solo perché devono morire a secchiate per mano dei mostri, con risvolti che avrebbero meritato un film a sé, con idee ammonticchiate e confuse, con spunti buttati a casaccio, mado’ che mal di testa!

Emmanuelle Vaugier, la regina canadese della Z televisiva

L’intera vicenda è inframmezzata da scene in cui vediamo Kate Donovan sopravvivere a una compilation di jelle di montagna da applauso, tutto ciò che le poteva andare storto è andato molto più che storto, tutto pur di farla arrivare nel crepaccio dove la troverà l’amorevole maritino. Ora che i due sono tornati insieme, questo guazzabuglio di sceneggiatura può finalmente concludersi. In pernacchia, ovviamente.

Un perfetto filmaccio di bestiacce da clima estivo, scritto malissimo da un professionista della porcata come Peter Sullivan, che ha firmato più di cento filmacci assurdi. Un artigiano della Z!

Ringrazio Cielo per aver recuperato questo mostraccio e ci voleva proprio una storia di montagna, con questo caldo.

L.

P.S.
Per le voci italiane del film, rimando al mio “Dizionario del Doppiaggio“.

– Ultime bestiacce:

Informazioni su Lucius Etruscus

Saggista, blogger, scrittore e lettore: cos'altro volete sapere di più? Mi trovate nei principali social forum (tranne facebook) e, se non vi basta, scrivetemi a lucius.etruscus@gmail.com
Questa voce è stata pubblicata in Bestiacce e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

18 risposte a Killer Mountain (2011) Mostri freddi contro il caldo estivo

  1. Sam Simon ha detto:

    Questa però sembra un’occasione mancata perché la storia, per quanto semplice, poteva funzionare… Le atmosfere sono quasi cthulhesche, coi mostroni dal sottosuolo oscuro!

    Piace a 1 persona

  2. Cassidy ha detto:

    Quei periodi dell’anno in cui uno vorrebbe essere un animale a sangue freddo, Cielo lo sa e invece dei soliti film con le donnine discinte, si gioca le lucertole della Z 😉 Cheers!

    Piace a 1 persona

  3. Willy l'Orbo ha detto:

    Il giovedì dedicato alla Z è sempre rigenerante e rinfrescante! Anche quando si tratta di film cialtroni come questo: visto, offeso (sempre con amore Z) e messo nella saccoccia di quei film verso i quali non si può che provare disprezzo e affetto simultaneamente! 🙂

    Piace a 1 persona

  4. Giuseppe ha detto:

    L’imperturbabilità di Aaron Douglas nei confronti di praticamente ogni cosa, qui, mi fa pensare a un modello Cylone avanzato che agisce sotto copertura (di alpinista) per ritrovare un centro ricerche sperimentale dove i suoi creano armi biologiche, cioè i mostracci di cui sopra, e nel frattempo trova pure una copia di sua moglie (sempre generata dai Cyloni)… Ovvero, come la fantasia può aiutarti a passare dalla Z alla A in un batter d’occhio 😉
    Però, nonostante tutto, anche il filmazzo di oggi rischia di essere un quasi-capolavoro rispetto a questo coso (che nemmeno io ho ancora avuto il coraggio di vedere)… 👇
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/The_Velocipastor

    Piace a 1 persona

  5. Fabio ha detto:

    Voto 10 per la copertina di inizio post,gagliardamente ignorante!. Oddio,questo film mi sa che l’avevo beccato proprio l’estate scorsa,ma ad essere onesto,lo avevo visto con un occhio solo,mi sa che era l’abbiocco post-pranzo misto al caldo,a leggere la tua recensione pare “Vertical Limit col Mostrone”!.

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      ehhh magar avesse solo anche un fotogramma vagamente simile a “Vertical Limit”: assomiglia di più al gabinetto chimico che usavano sul set di quel film 😀
      Scherzi a parte, è un film che si guarda e si dimentica in un gesto solo, quindi facilissimo che l’hai visto su Cielo l’estate scorsa e te lo sei dimenticato 😉

      "Mi piace"

  6. Austin Dove ha detto:

    ma secondo te il titolo omaggia Lovecraft?

    Piace a 1 persona

  7. Anonimo ha detto:

    Ciao Lucius, per caso hai visto l’olandese Prey, quello col leone? In caso contrario te lo consiglio, è un film che non si prende per niente sul serio e suscita qualche risata.

    Piace a 1 persona

    • Lucius Etruscus ha detto:

      Grazie della segnalazione. Mi è capitato spesso sotto gli occhi, nella mia consultazione dei palinsesti, ma non ho mai trovato il coraggio di vederlo: lo metto in lista per il ritorno delle bestiacce sul blog 😛

      "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.