Fear of the Dark (2003) Paura del buio


Continuo a presentare i film in DVD che ho trovato sulle bancarelle di Natale 2023, un impegno che mi sono preso e che voglio rispettare, anche quando mi trovo davanti prodotti su cui davvero non c’è proprio nulla da dire.

Nei primi anni Duemila un certo K.C. Bascombe ci credeva tanto nel sogno di diventare regista e ha firmato alcuni prodottini di serie Z olfattivamente importanti, roba che li odori già a chilometri di distanza: per fortuna poi ha smesso, o l’hanno fatto smettere, ma intanto ha tirato fuori questo Fear of the Dark.

IMDb riporta il titolo italiano Paura del buio che non si sa da dove venga, visto che l’unica distribuzione nota del film in italia è in DVD OneMovie del 2005: forse sarà stato qualche passaggio TV fantasma con quel titolo.

In realtà è di questo film che bisognerebbe aver paura

Il piccolo Ryan Billings ha un grave problema: è interpretato da un attore di nome Jesse James. Mi rivolgo a voi, genitori che fate James di cognome, possibile non vi sia venuto in mente un altro nome da dare a vostro figlio? È come se i coniugi Di Nazareth decidessero di chiamare loro figlio Gesù: non potete venirmi a dire che non ci avevate pensato…

Tornando a noi, c’è questo bambino interpretato dall’omonimo di un celebre bandito del West che un giorno subisce uno scherzo degli amici, infami come tutti i giovani amici: lo chiudono per scherzo nella cantina di casa sua. (Non è chiaro dove sia lo scherzo, ma si sa, i bambini so’ carogne.)

«Da allora ho sempre avuto paura del buio. Perché è vivo.»

Il piccolo Ryan infatti scopre che in casa sua la paura del buio non è una paura irrazionale che poi passa con il tempo, è proprio una questione di sopravvivenza, perché nel buio c’è qualcosa… anzi, qualcuno.

Il piccolo Jesse James e il buio vivo di casa sua

Da quel giorno in casa Billings si sta sempre con la luce accesa, con tanto di generatori autonomi di sicurezza, e per fortuna i genitori sembrano tolleranti, finché arriva la sera che devono uscire a cena, e allora chi se ne frega delle fobie del figlio.

Tanto a badare a Ryan c’è suo fratello Dale, interpretato da un Kevin Zegers che emana bellezza a luccicanza da ogni poro della sua pelle perfetta. Di solito nei film horror c’è sempre almeno una bella ragazza, qui c’è un bel ragazzo. Che oscura la povera co-protagonista del film, che non si vede mai perché la luce del giovane attore la copre.

Il fratello dal capello perfetto e neanche un brufolo, sebbene giovanissimo

Io sono figlio unico quindi non conosco di persona le dinamiche tra fratelli, ma i giovani fratelli che ho conosciuto raramente si riempivano di attenzioni e si davano abbraccioni calorosi: ricordo un mio amico delle medie che quando gli è nato il fratellino aveva la faccia di chi è pronto all’infanticidio.

Comunque Dale oltre che bello è pure bravo e sta sempre appiccicato al fratello Ryan ad assicurarsi che stia bene, gli controlla persino negli armadi per dimostrargli che va tutto bene. Il che è palesemente falso, visto che uno degli armadi mostra un cappello d’altri tempi che solamente Freddy Krueger ha continuato a portare.

Mi pare chiaro che Freddy Krueger abiti in questa casa

Il problema del piccolo Ryan è che vede la gente nel buio, e ogni volta che gira gli occhi verso una zona in ombra vede cose che altri non vedono. Ora che i genitori sono fuori e sei solo con tuo fratello, cosa fai per distrarti? Ti vedi La casa (1981) in TV…

Ad essere onesti, in realtà è l’entità maligna che vive in casa Billings a cambiare il canale sul telecomando per far spaventare Ryan, ma quello che spaventa me è che una produzione così pezzente sia riuscita ad avere i diritti di mostrare quel film, che neanche Sam Raimi poteva mostrare all’epoca!

Sicuri che abbiano chiesto il permesso di mostrare Ash all’opera?

Prima di andarsene a cena, la mamma di Ryan gli ha dato la frase che verrà ripetuta per tutto il film:

«Non c’è nulla nel buio che non ci sia anche con la luce.»

Tanta saggezza, e tanta ovvietà, oltre che tanta erranza visto che invece nel buio di casa Billings è pieno di cose, e appena i genitori chiudono la porta va via la luce, così che il film consista in pratica in tre attori (due fratelli più un’inutile amica) che si aggirano in una casa buia. Qualcuno ha puntato al risparmio massimo.

Ogni tanto vediamo degli effettini speciali del Discount, più un essere demoniaco metà Marilyn Manson metà cowboy dei bassifondi: perché mai il demone di casa assomigli a una vecchia rockstar non ci viene spiegato.

Ma sono tutti così i demoni che si nascondono nel buio?

Non sappiamo come mai ci sia questo demone, non sappiamo quali siano le “regole” del suo agire, perché rompa le balle solo a Ryan per anni poi all’improvviso aggredisca tutti, creando dall’ombra entità mostruose che possono ucciderti se ci credi. Cioè il vecchio spunto delle proprie paure concretizzate.

Non esistendo alcuna traccia di sceneggiatura vediamo tre ragazzi che si aggirano per casa, poi il grande colpaccio finale è che Ryan prende coraggio… e gira l’interruttore della luce. La casa torna ad illuminarsi, i mostri scompaiono e fine del film. Una storia mozzafiato!

Per ora sono ancora nel pieno della mia folle mania collezionistica dei DVD, ma il giorno in cui calerà l’entusiasmo e comincerò a lanciarli dalla finestra, questo film è già pronto in quella direzione. Ora che ci penso dovrei organizzare uno scaffale apposito, “The Ejectables” o “I defenestrandi”, così quando arriverà il giorno delle grandi pulizie avrò già sotto mano tutti i DVD in rampa di lancio.

Intanto metto il DVD sullo scaffale degli horrorucoli di serie Z, come Pulse (peraltro anch’esso della OneMovie), BloodRayne III (2011) o Evil Eyes (2004), tutti film che in realtà hanno almeno un motivo di interesse (il primo è un remake à la Ring, il secondo è l’episodio finale di una saga di Uwe Boll e il terzo è un Asylum con Adam Baldwin e Udo Kier): questo Fear of the Dark invece è un defenestrando puro.

L.

– Ultimi DVD trovati su bancarella:

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16 risposte a Fear of the Dark (2003) Paura del buio

  1. Cassidy ha detto:

    Vi va coraggio a chiamare un figlio Jesse James ma anche a paragonare questa roba al Sesto Senso come fanno entrambe le locandine del film, sembra più uno di quegli horror con mostro e bimbi anni ’80 ma già gli ho fatto un complimento. La frase di lancio intima a non chiudere mai gli occhi (così ti si seccano) ma la frase di lancio migliore è etichettato come uni dei defenestrabili, cugini dei sacrificabili 😉 Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Dovrei organizzare uno scaffale di DVD proprio davanti al cornicione della finestra, pronti ad essere lanciati fuori on appena mi passerà la follia collezionistica 😛
      Qualsiasi etichetta data a questo film è un complimento che non merita, in questo senso è un unicum!

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  2. Moreno Pavanello ha detto:

    L’idea di Jessie Kames che ha paura del buio mi fa morire! Il prossimo chi sarà, Jack lo squartatore che ha paura dei ragni?
    Mi immagino la costruzione davanti alla finestra di un’apposita catapulta per DVD, da attivare in caso di bisogno per ottenere il massimo effetto. Non ci si può affidare alla sola forza muscolare quando la necessità è di allontanare il più possibile da sè l’orrore!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      ahahah dài che il progetto sta prendendo piede. Non avevo pensato a una catapulta, ma sarebbe da fare, un equilibrio precario in cui in DVD sono sempre lì lì per essere defenestrati, non appena mi cali l’interesse 😛

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  3. Madame Verdurin ha detto:

    Da noi c’è la tradizione, a Capodanno, di lanciare cose vecchie dalla finestra. Una volta mia nonna ha centrato la nostra auto con un piatto sbeccato, per dire. Il lancio apotropaico del dvd secondo me è dietro l’angolo…

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Una volta c’era anche a Roma, ricordo che da ragazzino bisognava stare molto attenti quando si andava via da casa di qualcuno dopo Cadonanno, perché davvero ti poteva arrivare addosso qualcosa di letale! (Tipo il film di Fantozzi, con la lavatrice che centra la sua auto)
      Il giorno che scenderà di livello la mia follia collezionistica per i DVD, non avrò bisogno di aspettare Capodanno per un lancio apotropaico 😀

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  4. Jena Plisskin ha detto:

    C’è da aver paura più dei DVD serie Z che del buio. Propongo una catapulta direttamente alla discarica per quei DVD che non superano l’asticella “Peggio di Manine Farfalline”. Non sottovalutiamo la cosa, potrebbe uscir fuori uno sport nobilissimo.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Il “Lancio del disco” potrebbe assumere nuovi significati 😀
      Di film peggiori di Manine Farfalline ne ho diversi in collezione, ma di solito c’è almeno un elemento che mi stuzzica la passione Z: magari c’è un attore particolare che mi piace, o è fatto da una casa poi diventata famosa (tipo la Asylum), o la trama ha elementi che me la rendono utile per qualche viaggio tematico zinefilo, insomma trovo del buono anche nel peggio del peggio: qui non ho trovato niente! A parte questa foga collezionistica che mi ha preso ultimamente non ci sono altre ragioni per conservare il DVD, perciò è in cima alla lista della disciplina olimpica del lancio del disco 😛

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  5. Willy l'Orbo ha detto:

    Ahahah, il futuro scaffale “I defenestrandi” è un’idea ottima e io, quando verrà il giorno del “getto”, sarò sotto la tua finestra pronto a racimolare cotanta Z tremebonda 🙂
    E ti confermo che di consueto le dinamiche tra fratelli vanno più verso l’infanticidio che non verso la solidarietà! 🙂

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  6. loscalzo1979 ha detto:

    “Ma perché è tutto così buio?”
    “Così fa meno schifo il film”
    “Ah genio”

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  7. Anonimo ha detto:

    Io penso di essermi pure risparmiato l’acquisto del DVD che avrebbe dovuto precedere il lancio apotropaico lanciando direttamente il film fuori dalla mia memoria, visto che non ne ricordo un solo fotogramma (

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