Il 18 marzo 1976 usciva nelle sale italiane Bug. Insetto di fuoco: con un giorno di ritardo festeggio i 40 anni di questo filmaccio.
Un paesino assolato nella campagna intorno a Los Angeles. La classica provincia americana in cui l’orrore cresce e prospera, stando a qualsiasi autore horror di film e libri.
In un pomeriggio di caldo insopportabile i paesani si rifugiano nella chiesa cittadina, dove un pastore sta tenendo il suo accorato sermone. Solo in Dio si può trovare la sicurezza… ma all’improvviso la chiesa trema.
Un terremoto devastante comincia a scuotere le mura e il pavimento trasformando tutta la chiesa in macerie: la furia di Dio si è appena abbattuta sul paesino.
Dopo cinque minuti degni di finire nell’Enciclopedia del Cinema… il film finisce!
Nel 1973 il trentenne Thomas Page pubblica il suo primo romanzo, un fanta-horror dal titolo The Hephaestus Plague che due anni dopo arriva nelle edicole italiane come La piaga Efesto (“Urania” n. 664, 16 dicembre 1975). Tra queste due date Page viene convinto da William Castle a trasformare il romanzo in sceneggiatura.
William Castle non è certo l’ultimo arrivato, è dagli anni Quaranta che sforna film e sono suoi almeno due grandi titoli di culto: La casa dei fantasmi (1959) e I 13 fantasmi (1960). Nel 1974 è uscito il suo ultimo film e nel ’77 morirà d’infarto a 63 anni. Tra queste due date co-sceneggerà per la propria casa di produzione – la William Castle Productions, che si appoggia alla Paramout per la distribuzione – quello che sarà l’ultimo titolo per tutti.
Bug infatti è l’ultimo film prodotto dalla William Castle Productions, l’ultimo a cui lavora Castle ma anche il povero Page, tenuto da allora lontano dal cinema. Insomma, un massacro.
Il film viene presentato al Paris Festival of Fantastic Films nell’aprile 1975 ed esce nelle sale americane il 6 giugno successivo: come dicevo, nelle sale italiane arriva il 18 marzo 1976 con il titolo Bug. Insetto di fuoco.
Non esistono tracce di distribuzione in VHS, mentre la Golem Video lo porta in DVD italiano dal 30 gennaio 2013.
Il terremoto ha riportato alla luce degli insetti preistorici che vivevano sotto la terra da svariati milioni di anni: lo so, è uno spunto inflazionato fino alla nausea, ma magari questa è una delle prime volte che viene usato…
Questi insetti sono in grado di creare il fuoco dai propri corpi perché si nutrono di cenere. Il dottor James Parmiter (Bradford Dillman), esperto nel parlare con la terra e altre menate ecologiste tipiche dell’epoca, vuole studiare questi insetti terribili ma non riesce più a fermarsi.
Studia che ti ristudia, crea una nuova razza di insetti intelligenti che sfugge al controllo. Insetti in grado di comunicare… addirittura in lingua inglese!
Fine. Il film è tutto così: una devastante e insopportoabile sequela di primi piani del dottor Parmiter che fa esperimenti con ‘sti scarafaggi schifosi e spiega il suo operato al proprio registratore.
Novantacinque minuti di nulla più totale, con gente che muore a caso senza motivo e blatte ributtanti che recitano decisamente meglio dell’intero cast. Purtroppo non ho letto il romanzo, ma spero decisamente che sia meglio di questa ammucchiata di noia allo stato larvale.
Un’ultima nota. Sia nel romanzo che nel film il protagonista battezza quel misterioso scarafaggio Hephaestus Parmitera. Parmiter è il suo nome ed Efesto è il dio greco del fuoco.
Va bene che gli americani adorano farsi da soli le regole, ma non è così che si crea una nomenclatura binomiale linneana: prima va un nome e poi un genitivo. Quindi semmai sarebbe Parmitera hephaestis o qualcosa del genere (tipo la Yersinia pestis, il bacillo della peste isolato da Yersin).
Finita la menata tassonomica – non sono un esperto, sono solo un vorace lettore di saggistica! – mi preme ripetere il concetto: ‘sto film è una porcata inutile: spero che il romanzo sia meglio…
L.
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«Qualcuno mi tolga questo idiota da sotto le zampe!» genialata! 😉 Mi manca, non lo conoscevo proprio, certo che 90 minuti quei bacarozzi in primo piano, però sono molto espressivi bisogna dirlo 😉 Auguri Bug! Cheers
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È un film davvero insopportabile pieno di scarafaggi schifosi: non è un anniversario di quelli memorabili…
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Ah, i ruggenti anni ’70 degli insetti poco tranquilli 😀 Anche questo film fa parte dei miei ricordi di quelle mitiche -e ormai dimenticate- sale dell’epoca specializzate nel fantastico, quindi non potevo non averlo (e senza aspettare la Golem). E che io odio gli scarafaggi, eh, sia chiaro…
P.S. Cosa dire, poi, dell’arrivo dei rinforzi fiammeggianti dal centro della terra? 😉
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Davvero pochi animali sono stati lasciati in pace, in quell’epoca 😛
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Sempre ottime idee per come rovinarsi il weekend con filmacci :): 🙂
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Ahahaha almeno sai cosa evitare! ^_^
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Giusto ieri stavo cercando via IMDb ma senza successo la lista dei film usciti in una particolare data per poter festeggiare qualche anniversario. Ovviamente le tue fonti sono migliori 😉
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Io festeggio solo le date di uscita italiana, per offrire un servizio diverso. E le annate 1966, 1976 e 1986 sciabordano di filmoni usciti in Italia!
Se organizzi qualcosa fammi sapere che ti linko 😉
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Il biennio 1986-1987 è stato l’annus horribilis del cinema italiano. Non so se ti ricordi cos’è uscito…
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È uscita tanta di quella roba che non saprei: cosa è uscito? 😉
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Mah direi “Demoni 2”, “Morirai a Mezzanotte”, casualmente entrambi di Lamberto Bava (…Lamberto Bava…come ha fatto ad essere nato da Mario Bava???), “La Croce dalle Sette Pietre”, “Aenigma” dell’ultimo Fulci, “Strike Commando” del re della spazzatura Bruno Mattei…direi che di robaccia ce n’è!
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Piatto ricchissimo ^_^
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Si proprio…quasi quasi dedicherò il prossimo post a una di queste nefandezze…
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Mi ricordo all’epoca andavano di moda gli insetti assassini intelligenti come le formiche di Fase IV, e le api assassine di Swarm. oppure i ragni di Kingdom of the Spiders con William Shatner apparso anche su Urania. La piaga Efesto lo lessi anni fa, prima di vedere film, ma non mi era sembrato orribile come il film.
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La novelization “L’attacco delle tarantole” mi è molto piaciuta, peccato che il film sia inedito. (O almeno lo era fino a qualche anno fa…)
Per ora nel blog mi sto occupando delle bestiacce moderne,ma primano poi arriverà a che l’epoca Zintage: il vintage di serie Z 😀
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