Locuste (2005) L’ottava piaga

Un po’ mi sentivo in colpa: questo è un blog dedicato ai filmacci di serie Z, ma ormai fra cicli tematici, blogtour e approfondimenti a puntate sono diventate davvero rare le capatine nella Z profonda. Il tempo di dare un’occhiata ad un’antica cartellina dimenticata da anni, e scopro di avere da parte (chissà da quanto tempo) la prima visione TV di un filmaccio della mitica UFO. Come potevo resistere?

La qualità bulgara che inizia per Z

La bulgara UFO (Unified Film Organization), un tempo fra le regine di questo blog, gira per il famigerato Sci-Fi Channel (oggi Syfy) il “filmaccio con bestiacce” Locusts: The 8th Plague, andato in onda il 12 novembre 2005.

Stando a FilmTV.it la prima apparizione su Italia1 risale al 10 ottobre 2009, data confermata dall’archivio de “l’Unità”: quel giorno, in seconda serata, va in onda Locuste. L’ottava piaga, che risulta inedito in home video.

La prima delle due uniche apparizioni note in Italia delle locuste Z

Alla regia c’è il neozelandese Ian Gilmour, attore dagli anni Settanta che poi è diventato anche regista televisivo e poi di roba Z. Come capita spesso, lo sceneggiatore è un tizio ignoto di passaggio.

Chi saranno mai gli spietati cattivoni di questa storia?

Due scienziati cattivi e spietati creano in laboratorio una locusta mutante per testare su di lei nuovi pesticidi. Chi mai potrà essere così azzardato e privo di morale?

Quando l’inquadratura stringe riconosciamo David Keith e Jeff Fahey, due principi oscuri della Z più Z: solo loro hanno la faccia giusta i ruoli degli scienziati pazzi!

Due grandissime facce da Z

Così come l’Impero era talmente potente da costruire un pianeta artificiale lasciando però un buco dove far entrare i ribelli, allo stesso modo Gary e Russ sono scienziati così geniali… che lasciano aperto un buco nel laboratorio. A che serve quel buco? Ovvio, a far scappare le locuste modificate geneticamente.
Le locuste sono così, appena vedono un buco ci si infilano.

Un’abile ricostruzione scientificamente accurata

Il dottor Russ mica è scemo, le locuste che ha creato in laboratorio sono tutte sterili. Però quelle che si riversano per i campi della provincia americana sono milioni e milioni, quindi se non si sono replicate… vuol dire che Russ ha creato milioni di locuste in laboratorio. Ma quanto era grande, ’sto laboratorio?

Forse per gli esperimenti ne sarebbe bastata qualche decina di esemplari, ma Russ no, lui vuole essere sicuro e così ha sfornato locuste in serie.
Per fortuna a salvare la situazione arriva il genio Colt (Dan Cortese), che ha la pensata giusta: gli spariamo a tutte, una per una!

La soluzione contro le locuste? Gli spariamo a tutte, una per una!

Immancabile lo scontro fra l’uso spregiudicato di pesticidi sempre più chimici e tossici e quello di usare prodotti più naturali, il tutto ambientato nella campagna bulgara che a tutto somiglia tranne che alla provincia americana. (Almeno quella vista nei film.)
Tutte le tecniche per sterminare i milioni di locuste mutanti falliscono: qui ci vorrebbe… Chuck Norris!

Sono più letali gli stormi di locuste… o Walker Texas Ranger?

Il classico militare ammazza-tutti Ballard (Kirk B.R. Woller) propone di usare il pesticida, ma Colt dimostra che le locuste sono state create per alimentarsi di pesticida, che le rende addirittura più forti. Allora Ballard propone di usare un pesticida ancora più forte, ma Colt dimostra che le locuste sono state create per alimentarsi di pesticida, che le rende addirittura più forti. Allora Ballard propone di usare un pesticida ancora ancora ancora più forte… Oh, ragazzi, ma vi è scappato il “copia-e-incolla” al momento di scrivere il copione?

Finalmente a fine film Ballard smette di proporre pesticidi e si comincia a parlare dell’unico rimedio noto alla Z: partiamo e nuclearizziamo. È l’unico modo di essere sicuri.

Va’ che effetti speciali delle grandi occasioni!

Tipico prodottaccio televisivo bulgaro, mai in alcun punto si cerca di fare qualcosa di divertente o che giustifichi una visione: se non fosse per Keith e Fahey e la loro facciona da Z, non ci sarebbe altro motivo per vederlo.

Da notare l’uso potente di grafica al computer: tecnici bulgari hanno rifatto tutti gli elicotteri del film… e tutte le locuste! Mica insieme, no: una per una! I bulgari sono fatti così…

L.

– Ultime bestiacce:

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20 risposte a Locuste (2005) L’ottava piaga

  1. Cassidy ha detto:

    L’ottavo giorno Zio fece calare sul suo popolo, le locuste? No peggio, I filmacci bulgari di serie Z! 😉 Cheers

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  2. Conte Gracula ha detto:

    Ho capito cosa è andati storto: il tipo ha creato le locuste sterili, ma quel tratto ha saltato una generazione!
    In che modo? Non so, se dipendesse da me, storie così scalcagnate non uscirebbero mai dal loro metaforico cassetto!

    Comunque, mi pare che l’idea ci fosse pure in Mission impossible 2: crei il vairus così dai un senso alla cura, e qui fai le locuste per testare i pesticidi. Copiare da quelli bravi, proprio…

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Credo che tutti i cospirazionisti farmaceutici concordino che i big pharma creino virus appositamente per vendere vaccini, quindi più che copiare direi che si sono rifatti ai classici 😀
      Comunque questi filmacci bulgari non perdono tempo a cercare un motivo plausibile perché la bestiaccia di turno vada fuori controllo: la cosa triste è che hanno fatto scuola e ora anche la Serie A usa lo stesso stile…

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  3. wwayne ha detto:

    Quando recensii Venom, anch’io ironizzai sulla profonda convinzione degli americani che qualsiasi problema sia risolvibile sparando addosso a chi l’ha causato. Tirar fuori la pistola dovrebbe essere l’ultima delle opzioni, per loro invece è la primissima, se non l’unica. Nel caso di Venom però la presero in quel posto, perché a lui i proiettili gli fanno una sega. 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      E’ dagli anni Settanta che la Marvel mostra gente che spara a Wolverine: l’inutilità del gesto non ha mai fermato nessuno 😀
      Le bulgarate della UFO o la roba Asylum ha il canone fisso dove tutti sparano e lanciano bombe nucleari: spesso è fatto con intenti sarcastici, proprio per scimmiottare la reazione fissa di ogni storia con un pericolo fuori dal normale, altre purtroppo è seria.

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      • wwayne ha detto:

        E’ positivo che qualche regista faccia del sarcasmo su questa tendenza a vedere nelle armi la panacea di tutti i mali, perché significa che (almeno nel mondo del cinema) qualche americano ha capito che in realtà è l’esatto opposto: le armi moltiplicano i problemi anziché azzerarli. La mia recensione di Venom la trovi qui: https://wwayne.wordpress.com/2018/10/06/venom/. E comunque, la locandina di Locuste è davvero figa. 🙂 Grazie per la risposta! 🙂

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  4. Willy l'Orbo ha detto:

    Ahahahaha, che bruttezza pronta a tramutarsi, ad occhi Z, in bellezza!
    Poi il “cameo” di Chuck mi ha fatto sbellicare! 🙂
    Mi gusterò questa bulgarata ben presto, sperando di avere ormai gli anticorpi adatti per uscirne immune, altrimenti mi…nuclearizzano!!! 🙂

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  5. Zio Portillo ha detto:

    Stranamente sto giro di Z mi vede partecipe perché il film l’ho visto ma… pure rimosso! Ammetto che se non lo recensivi nemmeno me lo ricordavo. L’idea di base, pur se non originale, è semplice semplice e quindi potenzialmente vincente. Anche il finale con la “frittura” di locuste non è male. Peccato che tutto il resto vada nell’unica direzione che conoscono: puro trash. Solito eroe buono, soliti scienziati pazzi che modificano geneticamente la natura, soliti militari inefficaci e megalomani.

    Poteva essere un horror, poteva essere una commedia d’azione, poteva essere un discreto action con una corsa contro il tempo, toh, poteva pure essere un film di denuncia! E invece non è nulla di tutto ciò. Perché sbattersi a scrivere una storia quando Cielo o Sy-Fy pagano (pagano?!?!) per trasmettere ‘ste schifezze?

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Grazie ai boschetti e agli effetti speciali del PC di casa, UFO e le altre aziende bulgare sanno offrire filmacci a costi bassissimi per riempire i palinsesti dei canali via cavo… e vuoi pure una sceneggiatura??? 😀
      Sono prodotti fatti con il copia-e-incolla, tanto i giardinetti bulgari sono sempre quelli, che siano alligatori o locuste o vespe assassine, quindi non importa la trama, basta che a un certo punto si vada tutti per prati 😀

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  6. Sam Simon ha detto:

    Ripley e Hicks hanno sempre la soluzione giusta per tutto, locuste incluse! :–)

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  7. Giuseppe ha detto:

    Pure questo l’avevo visto e cos’altro dire di più, se non che è un film capace di fare più danno delle… delle… locuste, ecco! 😀

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  8. Kukuviza ha detto:

    Oddio le risate che sto facendo a leggerti. Sforna locuste in serie!
    Beh la nuclearizzazione va bene per tutto, vuoi che non vada anche per le locuste?
    Anche gli elicotteri sono digitali? Secondo me sti bulgari hanno delle mega scuole di computer grafica e fanno fare tutto agli allievi

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      La mia idea è che visto che a un certo punto un elicottero doveva esplodere per colpa delle locuste, e non si poteva certo far esplodere un elicottero vero, allora si è fatta la scelta radicale di farne di finti sin dall’inizio. Graficamente sono anche fatti molto bene, il problema è che si muovono in modo fintissimo 😀

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