Psycho Granny (2019) Le bugie scorrono nel sangue


Ciclo sui parenti assassini in TV: tu m’hai provocato… e io me te magno!

Il brutto dei parenti è che sono tanti, quindi non sapete mai da dove arriverà il colpo mortale: oggi arriva… dalla nonna!

Quasi esattamente l’anno scorso avvertivo Willy l’Orbo che la RAI ci aveva regalato qualcosa di incredibile, e finalmente è il momento di presentarlo: Psycho Granny, che Rai2 manda in onda in prima visione, e in prima serata, venerdì 3 luglio 2020 con il titolo Le bugie scorrono nel sangue.

Lo trovate su RaiPlay, finché dura.

Tie’, pure la fonte aggraziata

La regista Rebekah McKendry viene dal mondo del cortometraggio e sembra avere poche possibilità di lavorare negli horror che sicuramente preferisce – l’unico altro suo film è All the Creatures Were Stirring (2018), antologia di storie horror natalizie – ma almeno il buono di case super-prolifiche come la MarVista Entertainment è che c’è lavoro per tutti: c’è spazio per tutti, sotto la grande Z.
Per esempio Michael Prince fa un sacco di lavori nel cinema, principalmente il montatore, ma qui per una volta si improvvisa sceneggiatore: il non averlo fatto di nuovo mi fa pensare che qualche nonnina assassina l’abbia convinto a non provarci più.

Ah, tanti aspiranti sceneggiatori e così poco tempo per ucciderli tutti

Colleen (una bravissima e cattivissima Robin Riker, con la voce di Barbara Castracane, l’altra Sigourney Weaver!) ha la passione per i ritagli: c’è chi conserva buoni sconto, chi recensioni di film e chi invece resoconti di fatti di sangue, brutte storie di cronaca nera che siamo autorizzati a pensare siano frutto delle azioni di Colleen stessa.
La nostra arzilla signora ha una passione per i necrologi, se li studia tutti per bene e così scopre che tale Leslie Schuman non è più fra noi, lasciando la figlia inconsolabile Samantha a Salt Lake City, Utah. C’è una figlia da consolare, c’è bisogno di una dose letale di amore: questo è un lavoro per la nonna pazza!

Dove c’è amore da dare, la nonna pazza è pronta a colpire

La povera Samantha (Brooke Newton, con la voce di Emanuela Damasio) è già angustiata di suo, visto che non solo ha perso la madre ma non ha fatto in tempo a dirle di essere incinta, ed ora si ritrova la vita completamente scombussolata da sua nonna… Eh sì, la nostra Colleen è riuscita a imbrogliare le carte in modo tale da risultare come la nonna biologica di Samantha: una famiglia finalmente riunita.
Il problema è che nonna Colleen lascia subito capire che vuole essere il centro nevralgico di questa nuova famiglia, che Sam e suo figlio dovranno finire sotto la sua “tutela totale”, e se qualche parente, amico o conoscente non fosse d’accordo… Be’, la nonna ha il rimedio giusto per tutti.

Arriva sempre il momento della punturina

Samantha all’inizio è contenta di poter sostituire l’amore di una mamma con quello di una nonna, poi però comincia a trovare un po’ invadente Colleen e certo è strano come amici e conoscenti comincino a sparire dalla circolazione. Ma va be’, rilassiamoci con un massaggino della nonna.

Mai dare le spalle a una nonna così espansiva

Robin Riker si diverte un mondo ad interpretare una nonnina così abile a riempire di attenzioni la nipote così come ad ammazzare impiccioni che si stavano avvicinando troppo alla verità, rischiando di rovinarle il quadretto familiare che esiste solo nella sua mente. Tipo quello “composto” con l’ultima sua famigliola felice.

Non so voi, ma io ho partecipato a riunioni di famiglia ben peggiori

Nonna Colleen forse è un po’ troppo pasticciona, la sua organizzazione non è efficace come la sua arte d’uccidere, ma compensa con una irresistibile simpatia omicida.

— Qualcuno mi ha suggerito l’agopuntura, tu nei sai qualcosa?
— Ehm, io a volte… mi diletto con gli aghi: possono essere efficaci.

Tie’, pure la frase ad effetto!

La vostra nuova nonnina assassina preferita

Come ogni altro film di pazzi della MarVista il finale è obbligatorio: il cattivo in manicomio che dimostra di non aver imparato nulla dalla propria esperienza e di essere pronto a colpire: chissà che un giorno nonna Colleen non torni a cercare una famiglia su cui riversare tutto il suo amore omicida.

Ed ora, andate ad abbracciare vostra nonna, se l’avete, ma fate attenzione: mai bere il suo tè speciale…

L.

– Ultimi parenti uccidenti:

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9 risposte a Psycho Granny (2019) Le bugie scorrono nel sangue

  1. Evit ha detto:

    Yessss, finalmente PARENTI UCCIDENTI! Ma sta nonna pare Claudia Gerini!

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  2. Willy l'Orbo ha detto:

    Come la citazione palesa, questo ciclo, per il sottoscritto, è un balsamo dalle incredibili proprietà benefiche (quindi inversamente proporzionale alle mire dei parenti uccidenti!)!
    I thrillerini con le nonnine assassine sono spesso tra i più godibili e questo lo conferma in pieno, tanto che vorrei un sequel, speriamo che qualcuno della MarVista legga lo zinefilo 🙂
    Tra l’altro la scena della famiglia “composta” a tavola mi pare una citazione di uno slasher, forse Compleanno di sangue…in ogni caso quando il thrillerino incontra lo slasherino…siamo su un piano divino!!! 🙂

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  3. Cassidy ha detto:

    Un filone talmente prolifico da richiedere una sotto categoria, fantastico! Hai scova o un filone Z tutto nuovo 😉 Cheers

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  4. Giuseppe ha detto:

    Per dirla alla Totò: “I parenti sono come le scarpe: più sono stretti, più fanno male” (d’accordo, la nonnina qui ha imbrogliato un po’ le carte per risultare parente, ma il succo rimane quello) 😀

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