[Comics] War of the Bounty Hunters (2021)

Cover di Steve McNiven

Accolgo con curiosità la notizia di una “saga evento” Marvel appena iniziata, che cercherò di seguire a meno che non faccia del tutto schifo, e c’è questo rischio!

Sicuramente questa saga arriverà in tempi brevi anche nelle fumetterie italiane, non so in che forma, ma se invece volete seguire l’anteprima seguite il tag.


Boba Fett contro tutti!

Con la nuova festa del “May the 4th” (che si legge come “Che la Forza”) la Disney-Marvel ne approfitta per lanciare «il più grande evento di Star Wars della storia del fumetto», nelle parole uno zinzinino esagerate degli editor Mark Paniccia e Tom Groneman, che subito aggiungono: «La Marvel non ha mai creato una storia così grande nell’universo di Star Wars»: e grazie al ciufolo, prima era tutto Dark Horse!

Cover di Hugh Fleming

Avendo per le mani un universo così vasto e sconfinato come quello di Star Wars, i cui film rappresentano forse il 10% della narrativa, cosa fa la Marvel? Ricopia identico un evento Dark Horse, lo Shadows of Empire del 1996 in cui romanzi e fumetti (ma anche videogiochi) si occupavano di un momento particolare della saga: quello in cui tutti davano la caccia a Boba Fett nel suo viaggio per portare Han Solo imprigionato nella carbonite fino a Jabba the Hutt.

Forse invidiosa del fumetto Dark Horse L’ombra dell’Impero (in Italia per MagicPress) di John Wagner, cioè il vero creatore di Boba Fett, la Marvel ha voluto ripetere identica quell’idea – tutti a caccia di Boba Fett per fregargli Solo – e creare uno di quegli “eventi” che infestano il fumetto americano di marca.

«Boba contro i più pericolosi cacciatori di taglie della galassia! Boba contro l’Impero e i Ribelli! Boba contro TUTTI.»

Rimasti orfani della serie TV “The Mandalorian“, che chissà quando tornerà e chissà in quale forma, tocca accontentarci del ritorno di Boba Fett nelle pagine a fumetti dell’Impero del Male, che altri chiamano Disney.


Il numero Zero

Questo maggio 2021 è considerato un mese di preludi all’evento, con quattro testate di questo universo (“Star Wars”, “Darth Vader”, “Doctor Aphra” e “Bounty Hunters”) che presentano una storia introduttiva o comunque collegata a quella che inizierà a giugno e ci porterà fino ad ottobre.

Variant Cover di Steve McNiven

Ecco dunque questo maggio il primo numero di Star Wars – War of the Bounty Hunters: Alpha. Charles Soule ai testi e Steve McNiven ai disegni ci guidano in questa nuova avventura di cacciatori di taglie, il cui primo episodio si intitola “Precious Cargo“.

«Di’ a Jabba che ho il suo pacco»

Siamo fra la fine de L’Impero colpisce ancora (1980) e Il ritorno dello Jedi (1983). Il nostro cacciatore di taglie preferito Boba Fett vola a bordo della sua nave Slave I dritto verso il palazzo di Jabba the Hutt su Tatooine, dove consegnerà il suo celebre “pacco” – cioè il blocco di carbonite con dentro Han Solo – e ritirerà la sua meritata ricca taglia.

Peccato che «Niente è mai semplice», come borbotta il cacciatore di taglie quando sente un suono provenire dalla carbonite… il cui meccanismo si sta disattivando.

Il sistema migliore è spengere e riavviare!

Fatta una deviazione su Nar Shaddaa, la Luna del Contrabbandiere, Boba si rivolge a Doc Ragon per riparare il guasto del macchinario, ma lo specialista ha il brutto vizio di chiedere il compenso in anticipo, il che è un bel problema visto che il nostro cacciatore di taglie non ha niente in mano, sebbene la sua preda sia una delle più preziose della galassia. Però da viva: da morto, Han Solo non vale neanche i vestiti che indossa.

Doc Ragon è disposto ad accettare un diverso tipo di pagamento. Tempo addietro un lottatore che sponsorizzava è stato ucciso da Wyrmen Lictor, la campionessa di Nar Kanji, e lo specialista vorrebbe vendicarsi: se Boba Fett ammazzerà Wyrmen Lictor, il conto per aggiustare la carbonite sarà pagato. Boba ha abbastanza gente in giro che vuole la sua pelle, non ha voglia di aggiungere anche la vendetta dei Kanji Hutts, ma non ha altra scelta che accettare.

L’unico modo per avvicinare la campionessa dei Kanji è nell’arena dei combattimenti, quindi il nostro Boba dovrà travestirsi ed iscriversi al torneo di lotta. Il travestimento è in realtà una semplice passata di vernice nera addosso, mentre per il nome… va bene quello paterno. Jango, the Beskar Brawler.

Chi mai potrebbe riconoscere Boba Fett???

Non è chiaro che senso abbia organizzare un torneo dove si possano usare armi da fuoco, comunque Boba fa fuori tutti gli avversari facilmente – anche perché spara loro in testa e via! – e si arriva al confronto finale con Wyrmen Lictor, campionessa aracniforme che mi piace pensare sia un omaggio alla Regina Alena degli xenomorfi.

Già si vede l’influenza di Aliens in Marvel

Vinto lo scontro finale, è chiaro che la famiglia Kanji non abbia alcuna intenzione di far andar via Boba con le sue gambe, o con tutto il suo sangue all’interno: non ci resta che aspettare un mese per scoprire come continuerà la vicenda.

Un delizioso inizio col botto: speriamo che il resto dell’evento abbia la stessa qualità di questo “numero zero”.

L.

Da “Marvel Previews”,
ecco i numeri di maggio legati all’evento

– Ultimi post di Star Wars:

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9 risposte a [Comics] War of the Bounty Hunters (2021)

  1. Cassidy ha detto:

    Mi sto timidamente avvicinando ai fumetti Marvel su Star Wars, questo mi ha attratto subito per ovvie ragioni, il travestimento mi sembra un modo per vendere qualche pupazzetto, perotla storia ha buon ritmo, speriamo non degeneri con i prossimi numeri 😉 Cheers

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  2. Zio Portillo ha detto:

    Mi limiterò a seguire gli sviluppi dai tuoi post visto che da sempre snobbo i fumetti… Tienimi aggiornato! 🙂

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  3. Willy l'Orbo ha detto:

    Dunque, Star Wars cioè la mia saga preferita, Boba Fett, uno dei miei personaggi preferiti, e un torneo di lotta, cioè uno dei miei contesti preferiti…tutto in uno??? Con tanto di aracniforme xenomorfo??? Traducetelo! Fateci una serie! Tirateci fuori un film! Fate qualcosa per Willy! 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Il Boba a fumetti è un gioiello, ed essendo nato dal papà di Dredd è chiaro che è roba di primissima scelta. La Marvel sembra aver capito che il personaggio funziona solo come l’ha concepito Wagner quindi ha mantenuto in pieno lo stile: c’è il serio rischio che questo evento sia piacevole da leggere 😛
      Ho dato un’occhiata alle uscite italiane Marvel e mi sembra siano un bel po’ indietro, ma credo sia sicura la sua traduzione italiana, anche se temo la sua casa sarà la fumetteria, non l’edicola.

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  4. Willy l'Orbo ha detto:

    E se c’è il serio rischio che sia piacevole da leggere, incrocio le dita ancor di più per una traduzione, in qualunque casa poi essa sarà destinata a domiciliare! 🙂

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  5. Giuseppe ha detto:

    Visto come ha lavorato la Marvel fino ad ora (e lasciando perdere gli altisonanti proclami che dimenticano come, fino a pochi anni fa, TUTTO Star Wars fosse di casa DHC) c’è davvero il rischio che pure il loro Boba Fett sia da tenere in seria considerazione 😉
    P.S. Wyrmen Lictor potrebbe essere un omaggio simultaneo sia ad Aliens che a Doctor Who: nel secondo caso, vedi qui…
    https://tardis.fandom.com/wiki/Racnoss

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