Torna il regista belga (di origini italiane) Giorgio Serafini con un nuovo film pieno dei suoi attori-feticcio: l’11 marzo 2014 esce negli USA direttamente in home video, targato Voltage Pictures, Puncture Wounds, conosciuto anche come A Certain Justice.
Il film arriva in Italia il 27 maggio 2015 grazie a Dynit Minerva.
Il film è disponibile su Prime Video.
Mentre l’irritante Gianni Capaldi stavolta per fortuna se ne sta in disparte e Vinnie Jones come al solito fa giusto una particina, il film è girato intorno a Cung Le, granitico ex lottatore vietnamita che si è fatto un nome illustre nell’mma (mixed martial arts). Come tutti gli ex lottatori ha tentato la strada del cinema ma con scarsissimo successo: belle le sue comparsate in Fighting (2009) – in cui pesta un giovane Channing Tatum – e Pandorum (2009) – dove prende a calci gli alieni! – ma aver girato il pessimo Gli occhi del dragone (Dragon Eyes, 2012) con Van Damme è stato fatale. Ora pare che abbia finalmente trovato il modo di mostrare la sua bravura marziale, invece di fare il pupazzone.
John Nguyen (Cung Le) è un ex militare che ripercorre fedelmente lo Schema Rambo: torna in patria traumatizzato, non trova uno spazio giusto per sé, non trova il rispetto per aver combattuto e anzi è oggetto di scherno e derisione. Quindi decide di portare la guerra in città. Ammazza che freschezza narrativa!
Tutto nasce dall’essere intervenuto mentre dei criminali stanno maltrattando una prostituta: il pappone Hollis (un Dolph Lundgren con baffi ridicoli ma in splendida forma, 57enne d’acciaio) non la prende bene e si rifà sulla famiglia di John, così questi rispolvera gli “strumenti del mestiere” e dichiara guerra ad Hollis e a tutto il suo esercito di criminali.
La trama è ovvia, scontata e banale, com’è usanza di questi piccoli film e soprattutto delle bojate di Giorgio Serafini, ma per fortuna Cung Le si dev’essere stancato di fare la parte del buzzurro e tira fuori una bravura marziale che fa piacere al cuore.
A sorpresa, e al contrario della produzione di Serafini, in questo film c’è un alto tasso di marzialità ed è ricco di sequenze di combattimento anche ben girate, dove Le può sia mostrare i suoi cavalli di battaglia (il doppio calcio all’indietro, splendido) che varie nuove tecniche: solo queste sequenze valgono l’intero film.
Per il resto è nulla circondato da niente.
L.
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Concordo in pieno con te, Dolph che fa il pappa con il parruccone da Nicolas Cage poi… Ma quanti film hanno fanno Dolph e Vinnie insieme? Non ci avevo mai pensato prima di questa tua ottima panoramica sulle loro filmografie 😉 Cheers!
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A questo serve il Zinefilo: vi porta là dove nessun buon gusto è giunto prima 😀
Comunque oggi si chiude questa tripletta di film di Serafini con Dolph e Vinnie, ma visto che i due bazzicano gli stessi ambienti – anche con Randy Couture – non è difficile che tornino ad incontrarsi…
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Non mi dispiacerebbe vederli insieme in qualche bell’action sci-fi… ovviamente, dovrebbe essere qualcosa di lontano anni luce dagli standard di Serafini il miserando. E magari, considerando anche il buon picchia-mutanti Cung Le, non sarebbe male avere proprio Christian “Pandorum” Alvart a gestire la cosa…
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