Eye of the Beast (2007) Tentacoli di paura

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Per festeggiare forse i trent’anni dell’apparizione di Tentacoli (1977), il molto poco prolifico sceneggiatore statunitense Mark Mullin nel settembre 2006 scrive la sceneggiatura di Eye of the Beast, che riesce a diventare film (televisivo) solo quando una piccola casa canadese lo compra, affidandolo la realizzazione al regista di Montréal Gary Yates.

Alquanto nebulosa è la distribuzione del film: è uscito nel 2007 in patria, non si sa bene dove, e l’IMDb riporta un 26 luglio 2009 come data di uscita in Italia. In realtà di Tentacoli di paura non si conoscono edizioni nostrane per l’home video e il primo passaggio televisivo noto è sul canale IRIS il 28 giugno 2013.

Ma che te ridi, che sei in un filmaccio?

Ma che te ridi, che sei in un filmaccio?

Sono passati trent’anni ma sembra ieri che dei tentacoloni uscivano dall’acqua nei momenti precisi in cui le vittime stanno da sole e sempre a velocità tale che nessuno possa accorgersi di niente. Così poi quando i sopravvissuti vanno a dire che c’è un calamaro gigante in acqua nessuno gli crede.

Seguendo supinamente ogni singolo stereotipo del genere “filmaccio con mostraccio” – compresa l’immancabile scena alla Piraña (1978) con un attacco su un molo – il film cerca di darsi un tono ma con scarsi risultati.

Mancava solo James Van Der Beek...

Mancava solo James Van Der Beek…

È davvero lodevole l’impegno di Mark Mullin nel tentare di stuzzicare lo spettatore sia parlando dei “veri” calamari giganti – aiutato dal regista che in una scena inquadra su una scrivania una copia dello stupendo saggio Il calamaro gigante (1998) di Richard Ellis (Piemme 1999) – sia mascherando un po’ la solita trama.

Stavolta siamo in una fredda città portuale del Canada dove la convivenza fra bianchi e indiani (forse esquimesi? Boh!) è difficile e traballante. Strani incidenti e l’arrivo del ricercatore Dan Leland (James Van Der Beek) crea ancora più attrito: se questi deciderà di bloccare la pesca per ulteriori ricerche sarà la rovina di tutto il paese.

Un raro momento in cui si vede un tentacolo...

Un raro momento in cui si vede un tentacolo…

Il bravo caratterista Van Der Beek cerca di tenere da solo l’intero film, con il calamarone mai inquadrato e quindi con un surplus di tentacoli che appaiono a casaccio e sembrano vivere di vita propria. Non dico che erano meglio le riprese con un vero polipo zoomato degli anni Settanta, ma fare un film con protagonista un calamaro gigante… SENZA calamaro gigante… scade presto nel ridicolo!

Il giudizio del Zinefilo è: ma sai alla fine che titanica frittura di pesce è uscita fuori?

L.

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16 risposte a Eye of the Beast (2007) Tentacoli di paura

  1. Cassidy ha detto:

    Solo la vista di Van Der Beek mi ha fatto passare la voglia di vedere il film. In compenso, ora ho voglia di frittura di pesce 😉 Cheers

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  2. benez256 ha detto:

    Fammi capire, ma quand entra in scena James Van Der Beek si sente anche cantare “anauanauei”?

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  3. cumbrugliume ha detto:

    James van der Beek è una sicurezza 😀

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  4. nicholas ha detto:

    fortunatante sia questo film sia Croc 2007 e Blood Monkey sono stati solamente trasmessi da SKY menomale.

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  5. nik96 ha detto:

    certo che in questo filmaccio il calamaro compare propio raramente ed è per questo che è un film noioso secondo me è meglio il film THE BEAST – abissi di paura del 1996 lo conosci

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  6. Pingback: Sand Sharks (2012) Ho scritto squalo sulla sabbia | Il Zinefilo

  7. nicholas ha detto:

    c’è un altro film film che ha trasmesso SKY il titolo è YETI diretto da Paul Ziller ne hai mai sentito parlare.

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