Il regista Julian Kean decide di esordire nel cinema con due film in contemporanea: il primo e l’ultimo. Così nel 2003 gira una monnezzata che manda prima in Giappone perché evidentemente lì sono di bocca buona, poi riesce a farlo girare solo fra USA e Islanda… Sto parlando del ridicolo The Devil’s Tattoo, distribuito anche come Ghost Rig.
Il film esce in patria il 1° luglio 2003, mentre il 13 settembre 2006 la B & B International Pictures lo porta in Italia in DVD con il titolo Devil’s Tattoo. Nel segno del diavolo.
Un gruppo di giovani dementi attivisti, facenti capo ad Action Planet ma in realtà semplicemente dei beoti allo sbaraglio, sbarca sull’impianto di trivellazione Janus sperduto in mezzo al mare. Questa piattaforma petrolifera è abbandonata e sta per essere affondata, così il gruppo decide di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo scempio ecologico che sta per avvenire.
E se fossero vere quelle voci che vogliono la stazione abbandonata per un pericolo epidemico? Di sicuro aggirandosi senza meta e senza scopo e senza logica per i bui corridoi, i giovanti dementi cominciano a morire pian piano per ragioni strane e inspiegabili. E se lo meritano di brutto!
Un gruppetto di attorucoli da strapazzo infilati in un impianto abbandonato e buio: sicuramente è costato poco, ma Devil’s Tattoo è davvero una mefitica buffonata su cui non vale la pena soffermarsi oltre…
L.
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