Di solito non recensisco prodotti di alta qualità (tecnicamente parlando), anche se li considero pura spazzatura, ma qui dovrò fare un’eccezione: sono fan da troppo tempo del transporteur Frank Martin per poter tacere di questo crimine contro l’umanità.
Il nostro amato Luc Besson – che da anni vive scrivendo sequel e toppate varie – già nel 2008 doveva aver capito che il filone Transporter era finito: il terzo film è un capolavoro d’azione ma come trama fa schifo ed è il peggiore della serie. Ma tanto lo stesso anno ha creato il fenomeno Taken (2008) e quindi poco male: meglio dimenticare Frank Martin (anche perché Jason era bello che stufo) e pensare alle future avventure del Bryan Mills di Liam Neeson.
Per quanto però fosse brutto il terzo film, portava sempre la co-firma di Robert Mark Kamen, fedele collaboratore di Besson che nella carriera ha scritto scherzetti come Karate Kid, I gladiatori della strada, Arma letale 3 e potrei andare avanti a lungo: insomma, uno che gli fumano assai. Visto il tonfo sonoro della serie televisiva del 2012, quando qualche folle ha proposto un quarto film sul Transporter cosa fa Besson? Semplice: NON chiama il suo fedele Kamen ma si affida a due tizi esordienti.
Il risultato è l’estremo insulto di The Transporter Refueled, dove di nuovo l’azione è buona – non ottima, solo buona – ma tutto il resto è il nulla più totale. Stupisce che la blasonata EuropaCorp non si sia vergognata ad apporre il suo logo…
Presentato (con che coraggio?) a New York il 25 agosto 2015, il film esce in Italia per Medusa il 24 settembre 2015 con il titolo The Transporter Legacy: la Mustang Entertainment lo porta in DVD italiano dal 19 gennaio 2016.
Alla regia troviamo il fedele montatore bessoniano Camille Delamarre, promosso regista nel 2014 quando ha avuto l’ingrato compito di girare l’insipido Brick Mansions, remake immotivato del capolavoro Banlieue 13 (2004) di Besson con però Paul Walker protagonista.
Di sicuro si riconosce la scuola di Besson e la regia è buona, ma è pur vero che gli occhi sono infiammati dalla trama sbagliatissima quindi non si può giudicare con lucidità…
Non parlo della trama perché sarebbe troppo facile stroncarla, mi limito a chiedere: come fa un fior fiore di sceneggiatore come Besson a far rapire lo stesso personaggio per ben due volte nello stesso film? Ah Luc, ma che ti sei fumato? Spero che siano i due tizi sconosciuti ad aver scritto ’sta porcata.
Non parlo del cast perché sarebbe come picchiare uno che caga, ma raramente nel cinema si sono visti tanti attori sbagliati in un unico film.
Qualche parola invece va spesa per le ottime scene di combattimento, che certo non vedono più la presenza del maestro Corey Yuen ma vantano la coreografia di Alain Figlarz, anche lui un fedele bessoniano.
Attore e stuntman di lunghissima data – per darvi un’idea ecco il suo sito – Figlarz riesce a salvare almeno le scene d’azione con combattimenti che strizzano chiaramente l’occhio ai virtuosismi dei precedenti Transporter di Yuen ma riescono a trovare un proprio stile, meno “svirgolante” e più concreto.
Il britannico Ed Skrein è un inutile pennacchione bitorzoluto incapace di muoversi, eppure Figlarz riesce a costruirgli scene in cui non sfiguri troppo, affrontando con disinvoltura tecniche di close combat con cui non è palesemente a proprio agio. Il risultato è onesto e merita una visione, soprattutto quando insieme ai cattivi entra in un archivio pieno di cassettiere… e comincia a combattere coi cassetti! È ovviamente una classica trovata di Hong Kong, ma rende bene.
Al di là delle scene di combattimento, non c’è davvero nulla da salvare di questo film: perché non lasciate morire Frank Martin invece di insultarlo a questo modo?
L.
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Crimine contro l’umanità è il concetto che rende meglio questo sequel, gli manca proprio tutto, ci può stare il film tamarro, ma a questa pellicola non ha un idea di movimento, ma più in generale non ha un idea, mi sono cadute le braccia (diciamo le braccia…) guardandolo, veramente osceno. Cheers 😉
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In pratica poi nell’auto ci stanno dieci minuti: ma Luc si ricorda che è una serie di corse tamarre in auto?
Io credo che Besson non l’abbia neanche vista, la sceneggiatura, si è limitato e metterci due soldi e via…
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Lo credo anch’io, tanto più che una toppata del genere poco si intona anche al suo recentemente ritrovato smalto -come regista, intendo, al di là del suo riconosciuto ruolo di sceneggiatore/produttore- dei tempi che furono (smalto già ravvisabile, scavando tra un Minimeo e l’altro, in quel bel fumetto su pellicola che è Les Aventures extraordinaires d’Adèle Blanc-Sec). Perché poi, avendo un minimo di cognizione, c’è poco da da discutere, Transporter E’ Frank Martin e Frank Martin E’ Jason Statham: se decidi di farne a meno, semplicemente NON E’ più Transporter. Questo credo che Besson lo sappia bene (e il solo fatto che questo capitolo sia stato concepito mi fa pensare a un suo coinvolgimento creativo -soldi e fedeli sodali a parte- sotto il minimo sindacale)…
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Potevano inventarsi il figlio di Frank Martin, il fratello, un allievo, un emulo: uno sceneggiatore creativo poteva inventarsi mille cose, ma temo che il buon Luc abbia perso molto smalto negli ultimi anni. A meno che lui in realtà non scriva più niente e ci metta solo il nome, che non è un’ipotesi così assurda…
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Transporter senza Statham NON ESISTE, punto
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Infatti questo filmetto NON esiste! Ero troppo curioso e ho ceduto, ma rimane stabile nella sua non esistenza…
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