Come abbiamo visto, venerdì 4 giugno 1993 Italia1 manda in onda in prima serata Talons of the Eagls (1992), già nelle nostre videoteche con quel titolo grazie a Medusa Video, ribattezzandolo Sotto i colpi dell’aquila. Il film conosce un paio di repliche al che l’anno successivo il canale ha una bella idea: perché non inventarci un fantomatico seguito?
La cronaca giudiziaria ci ha spiegato che l’incredibile proliferare di film sui canali del Biscione non era certo per interesse cinefilo, ma è chiaro come in quei primi anni Novanta si era nel pieno di una febbre marziale così elevata che puntare anche sul più minuscolo e fetente filmetto “di menare” era un incasso sicuro: così come Italia1 portava i film di Lorenzo Lamas in TV prima che in patria americana, così il film Back in Action uscirà in America nel luglio 1994 (fonte IMDb)… ma Italia1 l’aveva già mandato in onda lunedì 16 maggio 1994, un mese prima, con il titolo farlocco Sotto i colpi dell’aquila 2.
Nel 1995 la Polygram lo presenta in VHS con tutt’altro titolo, Una spietata coppia di vendicatori, con il quale sarà ristampato dalla mitica Number One Video, edizione che poi viene digitalizzata dalla Legocart per il suo DVD senza data, credo risalente ai primi anni Duemila o giù di lì.
- Edizione VHS Polygram
- Edizione DVD Legocart
Fra il 1999 e il 2000, quando cioè ho avuto accesso al canale satellitare Duel TV, ho potuto registrare il film così da presentare il titolo farlocco che probabilmente già vantava su Italia1 nel 1994.
Il 30 luglio 2015 ci lasciava Roddy Piper, l’ex wrestler entrato di prepotenza nei cuori dei zinefili di tutto il mondo, prima menando per mezz’ora Keith David in Essi vivono (1988) – scena che Scott Adkins troverà così ispiratrice da omaggiarla poi in Debt Collector 2 (2020), menando per mezz’ora Louis Mandylor – sia infilandosi in alcuni filmetti d’aZione con la Z maiuscola degli anni Novanta.
Qui interpreta il rude detective Frank Rossi, come sempre impegnato in un’operazione sotto copertura per sventare un traffico di droga: avete mai visto un film su un detective seduto alla scrivania?
L’operazione come al solito va male e tutti cominciano a sparare, e mentre fiumi di pallottole riempiono l’aria nessuno si accorge che è sparita la ragazza di uno della banda dei cattivi, ma non perché abbia tradito: è stata semplicemente riportata a casa dal fratello.
Preoccupato infatti che la giovane e svalvolata Tara (Kai Soremekun) passi troppo tempo con il suo fidanzato criminale, l’ex soldato ora tassista Billy passa la sua vita a menare gente per proteggere la sorellina, e in questo caso salvandola da una sparatoria per droga.
Bello avere un fratellone affezionato come Billy Blanks, noto per il suo vestiario ricercato.
Per ragioni non meglio chiarite i criminali sono proprio affezionati a Tara e la vogliono con loro, e non importa che Billy smonti tutti gli sgherri che mandano a fermarlo, ammazzandone pure un paio: dovesse distruggere la città, Billy terrà lontano ogni uomo dalla sorellina.
Sarebbe lecito pensare che il boss Kasajan (Nigel Bennett) abbia altro da fare che preoccuparsi di una ragazzetta che viene tenuta lontana dal suo giro, invece essendo il tipico cattivo da operetta manderà eserciti di uomini a morire per riavere la tizia.
In tutto questo il detective Rossi teoricamente dovrebbe fermare Billy, visto che l’ex soldato sta compiendo una strage, ma in fondo sta ammazzando i cattivi e quindi… pensa bene di unirsi a lui per dargli una mano.
Se fossero poliziotti ligi al proprio dovere… non sarebbero strambi sbirri marziali!
La produzione è sempre quella, la Shapiro-Glickenhaus Entertainment di bocca buona e forte dei mezzi canadesi a disposizione, che chiede allo sceneggiatore Karl Schiffman una delle trame Z di cui è capace.
Parlare di “trama” per questo film mi sembra esagerato, diciamo che si limita a fare ciò che gli spettatori degli anni Novanta volevano: Billy Blanks che vola…
… e vola…
… e Roddy Piper che fa la faccia da matto mentre spara e mena la gente a caso.
Il film risulta diretto da ben due registi, Steve DiMarco e Paul Ziller, entrambi di stampo televisivo: il secondo oggi lo trovate su TV8 impegnato con i film romantichelli, ma in quei Novanta ha firmato alcune ghiottonerie d’azione.
Qui nessuno dei due si impegna più di tanto ma si limitano a fare il loro compitino senza particolare enfasi. Se a questo aggiungiamo l’assenza di un coreografo, come invece c’era nel precedente titolo, ecco che parliamo di un film decisamente minore ma comunque perfetto per la febbre marziale dell’epoca.
A parte qualche scena ben riuscita, la maggior parte dei combattimenti non lascia il segno, visto che palesemente manca una mano autoriale alla coreografia, e le sparatorie non è che siano di chissà che qualità: essendo il 90% del film composto di combattimenti e sparatorie ecco che lo metterei un gradino al di sotto del titolo precedente, ma comunque sempre uno spettacolo divertente.
Una curiosità. Nella trama c’è anche una giornalista ficcanaso in cerca di scoop, di nome Lewinsky: un anno prima che una sua omonima entrasse alla Casa Bianca da Bill Clinton, per poi diventare materia da scoop.
Chiudo con la scheda del doppiaggio, regalataci dall’edizione home video e replicata anche in TV:
Personaggio | Attore | Doppiatore |
---|---|---|
Tara | Kai Soremekun | Eleonora De Angelis |
Helen Lewinsky | Bobbie Phillips | Cristina Boraschi |
Frank Rossi | Roddy Piper | Francesco Pannofino |
Gantry | Damon D’Oliveira | Roberto Gammino |
Edizione italiana: C.D.C.
Adattamento dialoghi: Manlio De Angelis.
Direzione del doppiaggio: Michele Gammino.
L.
P.S.
Vi ricordo che anche Willy l’Orbo ha recensito questo film.
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Ah i titoli farlocchi, quanti ricordi, non so se questo film abbia più titoli o più calci volanti di Billy, una bella lotta 😉 Cheers
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Se il primo aveva una certa eleganza, qui si va sul grezzo spinto, con Roddy Piper a piena potenza 😛
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Quando hai pubblicato il precedente con l’1 nel titolo pensavo infatti “ma perché, c’è un 2?”. In Italia sì a quanto pare 😄
Gli hanno dato quello che chiamo “il doppiaggio delle grandi occasioni”! Cioè dopo Jurassic Park lo stesso team s’è messo a doppiare questo. 😄 Pensa che professionismo.
Il cast del film mi aveva esaltato nelle prime righe ma a leggere il testo non mi sei sembrato molto entusiasta 😄
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E’ un film solo ed esclusivamente per fan malati dei film marziali anni Novanta, questo è chiaro, ma al contrario di altri le coreografie lasciano a desiderare, tolte alcune acrobazie di Blanks, che è sempre un bel vedere. C’è poca visione del combattimento, si scade troppo spesso nella scazzottata che invece è deprimente. Non è un prodotto curato, per quanto poco, come invece era il primo titolo.
E preparati, perché la settimana prossima c’è il numero 3 ^_^
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Ahahah. Questo quasi mi interessa per il solo doppiaggio. Il primo invece sembra roba per mio padre. È lui quello con la malattia marziale, io sembro aver sviluppato gli anticorpi purtroppo. Mentre scrivevi di Talons of the Eagle per puro caso stavo guardando TC-2000 (alias Demolition Cop) con Billy Blanks ma è stato un’ordalia finirlo.
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Quello sì che è un gioiellino, con combattimenti ben costruiti e grandi atleti, anche fra i cascatori. E credo non passino mai più di cinque minuti di “trama” fra un combattimento e l’altro 😀
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Ahah, vedi, ho un’immunità naturale, perché ci avevo visto solo un terribile film di fantascienza senza spunti interessanti che mi facessero ignorare il budget da due lire 😄
Però avevo subito pensato questo Lucius lo conosce di sicuuuuuuro. Volano calci ogni due minuti e ogni scena è una mera scusa per arrivare alle mazzate. Sarebbe stato bello vedere tutte ste botte all’interno di un vero film anche. Billy Blanks il carisma ce l’ha ma ora mi terrorizza l’idea di scoprire altri suoi film.
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Se non ricordo male l’ho noleggiato nel 1999, quando c’era ancora la videoteca del mio quartiere e ne ho approfittato per colmare tutte le mie lacune: all’epoca il gestore stimava così tanto i film marziali che ti faceva portare via pure la locandina, per quanto gliene fregava 😀
Ho ancora le scansioni di molte locandine dell’epoca, preziose per capire la distribuzione di film molto spesso scomparsi nel nulla, in lingua italiana.
Quello a tuo padre sono sicuro che piacerebbe, e saprebbe apprezzare mostri sacri dell’epoca come i quattro protagonisti. Billy Blanks, Jalal Mehri, Matthias Hues (cioè i tre del primo “Sotto i colpi dell’aquila”) con l’aggiunta del mitico Bolo Yeung, che non parla inglese ma tanto le botte sono internazionali 😀
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Botte e matematica sono le cose che a questo mondo non conoscono confini linguistici. Vabbè io lascio a te io compito di educare mio padre alle giuste mazzate cinematografiche, che questi non li ha mai visti di sicuro.
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Quando la Z si prende la scena è sempre una giornata luminosa! Se poi tale Z ha i volti di Blanks e Piper siamo proprio nell’empireo! 🙂
Concordo sul fatto che siamo un po’ indietro rispetto al primo (anche se non c’è legame tra i due) ma resta comunque un prodotto delizioso per gli amanti di siffatto genere, infatti mi sono riletto pure la mia recensione (grazie per la citazione!) e lo classificavo come esempio di Z buona, da leccarsi i baffi! 🙂
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E visto che indirettamente sono citato anch’io, confermo il parere che già diedi nei commenti (e per rispetto a Blanks e Piper fu parere serio, non controrecensione) 😉
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Sentir nominare le tue mitiche controrecensioni mi fa salire la nostalgia dei miei giovedì zintage a livelli inimmaginabili! 🙂
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