Ultimo appuntamento con il “Weslesday Snipes”: mercoledì con il celebre attore nel suo periodo di peggior successo.
Il problema con i dannati è che… non restano mai al loro posto.
Questa frase che apre il film è una premonizione che dà i brividi, perché rispecchia perfettamente ciò che sta accadendo al povero Wesley Snipes.
Il 9 dicembre 2010, lo ricordo, l’attore entra al McKean Federal Correctional Institution, in Pennsylvania, per scontare una pena di tre anni per evasione fiscale: in cinque anni di battaglie legali i suoi avvocati hanno lavorato così bene… che si sono beccati pure loro una condanna al carcere!
Tutto è andato storto per Wesley, che nel 2005 ha dichiarato guerra alla New Line Cinema di Blade Trinity, e la casa dei vampiri l’ha succhiato a dovere sguinzagliandogli contro la temibile IRS, che mette molto più paura di qualsiasi vampiro!
Dopo aver finito di girare Game of Death – titolo quanto mai indicato – Wesley dice addio alla sua ormai defunta carriera cinematografica ed entra in cella. Il 6 giugno 2011 il giudice rifiuta l’appello dell’attore, che verrà rilasciato solamente il 2 aprile 2013: giusto in tempo per arrivare sul set de I Mercenari 3 di Stallone, che si gira l’estate di quell’anno.
«Il problema con i dannati è che non restano mai al loro posto», dicevamo, e infatti il (con)dannato Snipes non ha alcuna intenzione di rimanere al suo posto: il 27 ottobre 2012 al britannico Film4 FrightFest viene presentato Gallowwalkers… Un momento, ma all’epoca l’attore era in cella da quasi due anni, come ha fatto a girarlo? Si trasformava in pipistrello e passava per le sbarre?
Malgrado l’uscita in home video negli USA porti la data del 6 agosto 2013 – quando cioè Snipes è già fuori di prigione – il film gira i festival d’Europa già dal 2012 e alla fine la Euro Pictures lo porta in DVD italiano il 20 novembre 2014.
Possibile che i secondini siano stati così distratti e non abbiano notato Wesley che ogni giorno usciva per andare a girare ’sto film? Ovviamente il mistero è presto svelato: le riprese sono avvenute tra l’ottobre e il dicembre del 2006, cioè già ai tempi di The Contractor!
Almeno l’esilio romeno-bulgaro dell’attore è stato mitigato da un viaggio in Namibia per girare Gallowwalkers…
Ma cos’è dunque ‘sto film? Semplice: è il delirio alcolico-allucinato di un certo Andrew Goth, che scrive e dirige questa cagata Weird Western su precisa commissione del giudice che ha condannato Wesley Snipes: la galera non basta, deve pure recitare in un filmaccio di merda!
Gallowwalkers ha un potente impianto visivo, Goth ci sa fare con gli abbinamenti di colori e gli aridi e riarsi paesaggi della Namibia lo aiutano: lo spettacolo cromatico è bello sul serio, ma se poi magari ci fosse stata una sceneggiatura sarebbe stato meglio.
Senza alcun legame con una qualsiasi trama o aderenza logica, il film procede lento e stanco tra un’immagine schizzata e un’altra, tra personaggi dementi che si muovono senza alcuna logica e quel poco che parlano dicono un mare di nulla condito di minchiate.
Il nostro Wesley interpreta Aman, un chissàchiè che fa cose e vede gente, senza parlare perché non gli hanno dato un copione, ammazza mostri e spara a caso. Diciamo che tutta la sua potenza recitativa è concentrata sul pizzetto brizzolato…
Da segnalare assolutamente l’attrice ceca Simona Roman, al secolo Simona Brhlíková, che è l’unico particolare degno di nota del film. Inutile parlare del suo personaggio, tipo la donna del boss in versione zombie, basta guardarla e già si sente meno forte il dolore di star vedendo ‘sta robaccia.
La prima volta che ho visto Gallowwalkers era in lingua originale, e mi sono detto che non ero stato in grado di capirlo. Ora che l’ho rivisto in italiano posso invece assicurare che è solo un bel prodotto visivo: è come ammirare un bel quadro, non c’è bisogno di una trama. Ecco, se Andrew Goth si desse alla pittura e abbandonasse il cinema ci guadagneremmo tutti!
Addio Wesley, ci mancherai… ma se farai altre porcate, il Zinefilo calerà su di te come un avvoltoio!
L.
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Hai riassunto alla grande questa porcheria, la galera non era sufficiente, prima Wesley doveva espirare anche prendendo parte a questa schifezza 😉 Si salva davvero solo Simona, per motivi extra-cinematografici però 😉 Cheers!
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Come addio al cinema, mi sembra davvero il film perfetto 😀
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Beh, io penso gli si debba dare ancora un’ultima possibilità: tragga ispirazione dalla locandina di questo sgangheratissimo Weird Western e si concentri sulla realizzazione di un action durissimo e violento, capace di mixare abilmente disavventura giudiziaria, critica della scarsa professionalità avvocatizia, arti marziali, armi pesanti, inseguimenti, esplosioni in un mix da “tutto esaurito” ai botteghini… Dopodiché, con modifiche minime, si potrebbe riutilizzare la stessa locandina, mettendo due avvocati in fuga al posto della coppia a cavallo e lasciando Wesley nella stessa medesima posa (senza cappello e con un’arma meno datata, per ovvie esigenze di contemporaneità). Quindi avremo Wesley Snipes in “Kill the Lawyers” con la frase di lancio ” Non dimenticherai mai gli uomini che t’hanno mandato al gabbio la prima volta” 😉
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Ahaaha il copione è bello che pronto: fatti pagare 😀
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Perfetto il morettiano “fa cose e vede gente” per descrivere un Wesley Snipes affetto da afasia 😉
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Peraltro mi sono ricordato ora che l’hai recensito anche tu il film: ti segnalo il link nel post 😉
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Grazie Mille Lucius!!! 🙂
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E’ talmente delirante che POTREI vederlo XDDDD
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Ti metterà a dura prova! Non è uno di quei film “brutti divertenti”
…
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In confronto Dal tramonto all’alba 3 – La figlia del boia di Alvero Rodriguez è veramente un buon film sia come personaggi che come ambientazione storica..pensare che io ho sempre adorato Wesley; King Of New York, Jungle Fever, Chi non salta bianco è, Sol Levante, Demolition Man, Money Train, The Fan, U.S. Marshall, i due Blade specialmente quello di Del Toro e Undisputed di Walter Hill…
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“La figlia del boia” era davvero un delizioso piccolo film, o almeno così lo ricordo a distanza di anni 😉
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Grazie Lucius 😉
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Non so se sei davvero “quella” Simona, comunque ribadisco quanto scritto allora: sei l’unico motivo per vedere il film! (Ambisce ad essere visionario ed ha una splendida fotografia, ma tempi inutilmente lunghi e una buona dose di noia rovina tutto.)
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