La Dynit Minerva – per intenderci, la voce italiana della Asylum! – il 13 aprile 2016 recupera dagli archivi italiani un ghiottissimo esponente del genere WIP (Women In Prison): Caged. Le prede umane, noto negli USA come Caged Women.
Visto che come ogni produzione italiana di genere le date fioccano variopinte e confuse, vado alla sorgente e cioè all’ANICA (Archivio del Cinema Italiano), dove risulta che il visto censura per questo film è stato rilasciato il 28 febbraio 1992. Però il copyright della casa produttrice Film 90 riporta MCMXCI, cioè 1991, ed ecco che parte la confusione delle date: cosa conta, la data in cui è prodotto un film o quella in cui viene proiettato per la prima volta?
Come se non bastasse, IMDb ci informa che la pellicola è uscita prima in Giappone, il 21 dicembre 1991: non c’è modo di confermarlo, comunque a questo punto possiamo dire che produzione e proiezione corrispondono e accettare il 1991 come data del film.
Sempre IMDb spara un 1° giugno 1992 come uscita nei cinema italiani, e come sempre in questi casi non esiste alcun tipo di conferma: trattandosi di un filmetto soft core magari è uscito in piccole sale che non hanno lasciato traccia scritta.
Esce in VHS in data sconosciuta per la KineO e quella succitata è l’unica edizione DVD nota. (Fatemi sapere se ne conoscete altre.)
Sceneggiatore di lunga data, Leandro Lucchetti ogni tanto si è dato alla regia e dopo qualche onesto piccolo film d’azione – come Mercenari dell’apocalisse (1987) e La vendetta (1989) – ha capito che i soldi si fanno con le donne nude, visto che tra i film che ha scritto l’unico ad aver superato l’oblio è Nosferatu a Venezia (1988).
L’attrice spagnola Pilar Orive interpreta l’americana Janet Cooper che si ritrova incarcerata ingiustamente in un paese straniero, ma la sua ambasciata è lontana e soprattutto i metodi del capitano Juan (Aldo Sambrell) non lasciano adito a dubbi.
La trama infatti finisce qui e inizia un filmetto erotico in cui le detenute vengono sottoposte a toccatine e smanacciate varie, vengono fatte girare praticamente nude con abitini di corda che cadono all’occorrenza, vengono palpeggiate da chiunque e ogni tanto appare una tizia vestita in modo nazisteggiante a dare qualche frustata, tanto per non farmi mancare pure la nazisploitation.
La nota positiva del film è che va dove i titoli precedenti non avevano il coraggio di andare. Pur seguendo fedelmente i dettami del WIP – compreso l’immancabile catfight in acqua – qui si aggiunge una enorme quantità di scene di “strusciamento” e di sesso soft che manca in questi film fino agli anni Ottanta. Al massimo c’era qualche tetta al vento e qualche castissima carezza, qui invece l’intero corpo del film è costituito da siparietti sexy in primo piano, con un’ottima fotografia – firmata da Renato Doria – e una musica tipicamente inizi ’90 – firmata da Lanfranco Perini.
La riduzione al minimo storico di trama denota un’ammissione ben chiara: quale trama può esserci in un WIP se non la solita? Così invece di lunghe scene noiose che contraddistinguono la maggior parte di questi film, qui si va subito al sodo… e ci siamo capiti quando dico “sodo”!
Al di là dunque delle attrici costantemente nude ed ammucchiate, non c’è nulla da dire sul film né da ricordare: fa però comunque piacere che la Dynit recuperi anche le nostre porcate, oltre a quelle della Asylum!
L.
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Almeno sono coerenti, nello loro costante ricerca di porcate, straniere ma anche italiane. “Frustaten” mi ha fatto pensare al tedesco delle Sturmtruppen di Bonvi 😀 Cheers
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Il personaggio ha lo stesso spessoren 😛
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E, di conseguenza, in quelle poche sale italiane in cui si suppone abbiano provato a proiettarlo dovevano aver segnalato il divieto ai minori con un bel ACHTUNG: VERBOTEN!, ci scommetto 😛
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No comment…incredulo e sorpreso 😀
Mai visto e mai sentito però peccato..
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Questa recensione è uno “zinnefilo apocrifo”!
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Purtroppo la materia prima è troppo “piccola” per i parametri del Zinnefilo 😛
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WIP fuori tempo massimo! Bello però vedere come il genere abbia misteriosamente continuato ad esistere fino agli anni 90 🙂
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Anzi, c’è più nudismo qui che nei decenni precedenti!
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Lucio sei il migliore. Questo filmone mi era completamente passato inosservato! E questo è doppiamente strano vista la quantità di filmacci che ho cercato e visto negli ultimi quindici anni! P.S. visto che il vero “soggetto” del film è così corposo mi sa che non tarderò a vedere questa perla cinematografica. D’altronde il weekend di riposo è vicino e avrò tempo da dedicare a coperte e film infimi…
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È stata solo fortuna, cercando novità distribuite dalla famigerata Dynit Minerva, casa di immani porcate 😛
Io sono intanto fermo ai WIP anni ’80 quindi non avevo ancora cercato nei ’90 😉
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