[Big Fanta Gun] Bone Jack: da Blade a Stargate

Dopo anni passati sugli scaffali più oscuri e vergognosi delle videoteche, con la fine del millennio i film tratti da supereroi Marvel escono dal ghetto: con X-Men (2000) di Bryan Singer la Fox dimostra che è finita l’epoca del Punitore svedese, di Capitan America con le orecchie finte e Nick Fury con la facciona di David Hasselhoff.
La Columbia risponde con Spider-Man (2002) di Sam Raimi e la diga si apre: Daredevil (2003), X-Men 2 (2003), Hulk (2003), The Punisher (2004), Spider-Man 2 (2004), ed è solo un timido inizio.

Al che la New Line Cinema si chiede: e noi chi siamo, i figli della serva? Noi abbiamo battuto tutti sul tempo con Blade (1998), dobbiamo riprenderci il primato. C’è però un problema fondamentale: Blade è un personaggio per un pubblico adulto, un eroe cupo e violento, mentre la nuova èra di Marvel al cinema vuole prodotti fanciulleschi per un pubblico gggiovane, dove a regnare sono battutine da scuola elementare e ammiccamenti brufolosi.
David S. Goyer si alza e grida: «Ve lo scrivo io il Blade per giovani!» Il risultato è Blade: Trinity, che fa così incazzare Wesley Snipes da creare il disastro. L’attore e produttore adorava essere un vampiro nero super-cool che ammazza i vampirelli bianchi, e ora si ritrova il vecchio della discoteca che deve lasciare spazio ai giovani buffoncelli.
Snipes fa la voce grossa, sbatte i pugni sul tavolo, essendo co-produttore minaccia la New Line e poi la denuncia in tribunale per danni chiedendo cinque milioni di dollari… e poi suona il campanello. È la tributaria americana che bussa alla porta. La carriera di Wesley Snipes è appena finita nel cesso, e ci scappano pure tre anni di galera. Chi ha chiamato l’ufficio delle tasse? Non lo so, ma anche da qua mi sembra di scorgere le impronte digitali della New Line…

Mentre Snipes va a morire nella Z più profonda, quella che va male – come ho raccontato in una serie di post che iniziano qui – torniamo a quando Blade è costretto ad unire le forze con i gggiovani Jessica Biel e Ryan Reynolds. Entrambi fanno finta che questo film non esista, ma ci hanno partecipato, sebbene il loro contributo sia assolutamente inutile.
Per convincere Blade ad unirsi al gruppo dei Nightstalkers, Hannibal King (Ryan Reyonolds) lo porta dall’armaiolo Hedges (Patton Oswalt) che inizia a mostrargli i “giocattoli” disponibili.

«Abbiamo un vasto assortimento di sfascia-tutto [ass-kickery] da farvi ammirare. Pistola elettronica [electronic pistol], disponibile in una stuzzicante varietà di calibri».

La pistola spara «proiettili esplodenti», non so perché non “esplosivi”, «con una raffica concentrata di raggi UVA al posto dei proiettili a frammentazione: io li chiamo sun dogs».
Quante belle parole, per una pistola che verrà usata per circa due secondi nella vicenda.

Splendida pistola, peccato che non abbia alcuno spazio nel film

Ma è quando Hannibal si rivolge all’armaiolo dicendo «Hedges: stupiscimi, coraggio» che inizia il bello, visto che in inglese parla di super-sized.

«Questa piccola cerbottana [pea shooter] è una versione modificata dell’OICW [Army’s objective individual combat weapon] in dotazione all’Esercito. Puoi scegliere fra sun dogs, paletti, mini-razzi termici: quello che te lo fa indurire di più, lo fai pompare da questo aggeggio. Certo, non ha il raggio d’azione di una… spada, ma…»

Entra in ballo il fucilone a tre canne che poteva essere l’idea salvatrice di un film inutile, invece così come appare… così scompare.

Più piccolo è l’armaiolo, più grande è il fucilone

Nell’audio commento il regista David S. Goyer racconta:

«Questo è il “Bone Jack“, il “Therapist“, il “Grace“. Sfortunatamente non c’è nella versione finale del film, ma dannazione: lo useremo ancora da qualche parte!»

Interviene Ryan Reynolds ad informarci che «quel coso pesa nove chili».

Tie’, gioca a fare Deadpool

Malgrado il regista abbia testimoniato l’esistenza di ben tre nomi colloquiali con cui l’arma veniva chiamata durante le riprese, per motivi ignoti in Rete è rimasto solo il primo nome, forse perché il più frizzante: Bone Jack.

Con questo potrei affrontare qualunque ruolo, anche Lanterna Verde!

Il sito IMFDB (che, lo ricordo, è il geniale Internet Movie Firearms Database) ci informa che esiste un quarto nome, all’apparenza addirittura molto più “ufficiale” degli altri, visto che il conceptual artist del film TyRuben Ellingson l’ha chiamato “Mudflap Gun“, fucile paraspruzzi, per via della silhouette femminile applicata sul calcio dell’arma, ispirata appunto a quella presente sui paraspruzzi anteriori dei tir americani. Questo particolare però non si vede in quei pochi fotogrammi in cui il fucile rimane in scena.

Bello, eh? Ora però dimentichiamoci del fucile

Sempre da IMFDb sappiamo che l’arma è stata costruita partendo da un Winchester modello 1887 a cui è stato applicato un impianto di plastica a simulare due canne aggiuntive.

È davvero un gran peccato che l’arma non sia stata utilizzata per il film, come in realtà il 90% del materiale costruito appositamente per la produzione. I Nightstalkers infatti non si limitano a cacciare vampiri ma a raccogliere prove di loro antiche manifestazioni, rintracciando così addirittura l’antica armatura di Dracula. Nella versione estesa del film, che trovate già nel DVD Eagle Pictures 2005, vediamo Hannibal portare Blade in un magazzino strapieno di oggetti di scena che rappresentano reperti archeologici di varia natura ed epoca, tutto materiale creato appositamente e lasciato inutilizzato come sfondo, visibile per pochi secondi in una scena mai apparsa al cinema.
Che grande spreco di materiale, devono essersi detti gli autori, l’ultimo giorno di riprese, mentre iniziavano a chiudere bottega e a smantellare i set. «Fermi tutti!» grida qualcuno. «Dobbiamo girare “Stargate Atlantis” possiamo usare il vostro materiale?»

Non so come funzionino gli accordi tra case cinematografiche, ma sta di fatto – e lo confermano fonti autorevoli – che la serie “Stargate Atlantis” della MGM è stata girata sui set del film Blade: Trinity della New Line, iniziando nel momento esatto della fine delle riprese. Visto che la serie poi uscirà molto prima del film al cinema, si è cercato di mascherare un po’ la cosa perché gli spettatori non notassero gli stessi ambienti. Curiosamente, questa precauzione non si è adottata per le armi.

Mi stupisce sempre come un popolo così amante delle armi non presti loro la benché minima attenzione nella narrativa, come dimostrerò in più occasioni all’interno di questa rubrica. Visto quanto peso occupano nella cultura e nell’economia americana, ci si aspetterebbe che film e serie TV stiano molto attenti nell’uso di armi, invece vige l’anarchia più completa.
Mentre dunque bisogna aspettare il 7 dicembre 2004 perché alla prima proiezione in California gli spettatori assistano ad Hannibal King che tiene in mano il Bone Jack, in TV già lo si era visto il 6 agosto precedente, quando va in onda l’episodio 1×05 di “Stargate Atlantis”. I nostri eroi incontrano una comunità contadina che invece nasconde un ben diverso grado di tecnologia, e nel momento chiave tirano fuori il nostro fucile a tre canne.

La prima apparizione del Bone Jack, molto prima di Blade: Trinity

Da quel momento inizia per il Bone Jack una lunga serie di apparizioni, ogni volta in mano a gente diversa.

Sappiamo che ne sono stati prodotti almeno due modelli

E se non bastassero le vicende attuali, lo vediamo addirittura nei flashback, quando il nuovo personaggio che entra nella seconda stagione – Ronon Dex (Jason Momoa) – ricorda di quando combatteva contro gli invasori, imbracciando un Bone Jack nell’episodio 2×03 (29 luglio 2005).

Il secondo futuro supereroe ad imbracciare il fucile

Nel ghiotto episodio 3×04 (28 luglio 2006) Dex viene rapito e costretto a combattere in una vicenda alla Predator. Riuscirà a trovare un’arma con cui affrontare il cacciatore alieno: indovinate quale?

Per un nemico grande, serve un fucile grande

Cattivo ricorrente della serie è Acastus Kolya (il sempre bravo Robert Davi) che guida i Genii (pronunciato Genài) nel continuo tentativo di conquistare Atlantide, e certo avere armi rubacchiate in giro non li aiuta. Infatti i Genii si prendono come arma d’ordinanza il nostro Bne Jack, ma non paghi si fregano pure la pistola a due canne mozze con cui Blade apre Blade: Trinity

Bella questa pistolona, Blade…

… ti spiace se te la freghiamo?

… e già che ci sono, fanno il colpo grosso: dagli archivi della UIP tirano fuori la pistola di Van Damme in Timecop (1994)!

Dalle mani di Van Damme a quelle di Robert Davi

Nell’episodio 3×13 (4 dicembre 2006) queste tre armi si possono vedere tutte in un’unica inquadratura.

Da sinistra: la pistola di Blade, la pistola di Timecop e il fucile di Hannibal King

Perché “Stargate Atlantis” rubacchia armi in giro? Probabilmente per risparmiare sugli oggetti di scena, utilizzando armi già pronte, e anche perché lo fanno tutti. Infatti il 18 luglio 2006 – poco prima che Dex venga rapito dall’alieno cacciatore! – è andato in onda l’episodio pilota della serie “Eureka” della Universal, ambientata in una cittadina fuori dal normale.
La serie sin da subito cerca di caratterizzare la vice-sceriffo Jo Lupo (Erica Cerra) come donna tosta e amante dell’intervento armato, così appena si verifica uno strano incidente in città… lei è già pronta con il Bone Jack in spalla!

Arrivo direttamente da Atlantide: a chi devo sparare?

Riportato poi il fucile a “Stargate Atlantis”, la produzione se lo riprende perché nell’episodio 1×04 (8 agosto 2006) c’è un caso di rapimenti alieni che richiede un fucile importante, e così torna il Bone Jack.

Sbrighiamoci, che Jason Momoa rivuole il fucilone

Da notare che nell’arsenale dell’ufficio dello sceriffo campeggia in alto la pistola che Blade usa nella seconda parte di Blade: Trinity, tanto perché non si butta mai via niente.

Bella questa pistolona, Blade…

… ti spiace se te la freghiamo?

Dopo quasi quindici anni come una delle colonne portanti dell’universo di Stargate, Amanda Tapping va a fare la protagonista di una nuova serie, “Sanctuary“, creata per Syfy da Damian Kindler: guarda caso fra gli sceneggiatori di “Stargate”. Che fai, non lo porti qualcosa di vecchio per scaramanzia? Così nell’episodio 1×04 (17 ottobre 2008), quando la situazione si fa seria, Amanda piomba in scena con un Bone Jack leggermente modificato (con qualche luce): pochi secondi per ricordare l’universo di Stargate.

Potevo portarmi Momoa, ma ho preferito un Bone Jack

Non l’avrei mai riconosciuto, ma IMFDb mi informa che nell’episodio 4×04 (28 ottobre 2015) di “Arrow” un poliziotto ha un Bone Jack a tracolla: perché mai farlo apparire per pochi fotogrammi in mano a un normale poliziotto? Mistero. Comunque è palesemente una versione a calcio corto dell’arma, per l’occasione dipinta di nero.

Perché dargli giusto qualche fotogramma di spazio?

Questo fucile ha attraversato film e serie TV del nuovo millennio con una particolarità unica, che in effetti parlando di un’arma è qualcosa di parecchio strano: non ha mai sparato! I costruttori infatti non hanno creato la versione che spara a salve, quindi rimane un giocattolone che in tutte le apparizioni citate non spara mai. Al massimo, in “Stargate Atlantis” si aggiungono ogni tanto dei raggi laser e in “Sanctuary” lo si vede che ha già sparato.

Prima o poi quest’arma tornerà alla ribalta: siate pronti, perché potrebbe riapparire dove meno ve l’aspettate. Di sicuro in un prodotto girato in Canada, come tutti quelli citati.

L.

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21 risposte a [Big Fanta Gun] Bone Jack: da Blade a Stargate

  1. Willy l'Orbo ha detto:

    Interessantissimo! Chi l’avrebbe detto che ci sarebbero stati così tanti risvolti e curiosità di natura “armaiola”???
    p.s. in un prossimo numero della rubrica “invoco” il BFG di Doom (se non l’hai già fatto…ma non mi pare…forse ne parlasti quando scrivesti sui libri di Doom – e nonostante appaia mi sa in un solo film!)! 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Visto che per il nome della rubrica ho storpiato la sua sigla, con Big Fanta-Gun, il BFG è sempre nella mia mente, sin dal 1994 in cui ho conosciuto l’universo di Doom ^_^
      Il problema dei fucili al cinema è che non interessano a nessuno, in primis ai loro autori: trovare anche solo un vago riferimento è pressoché impossibile, al di fuori dei geni del sito IMFDb, quindi il problema non è trovare fanta-fucili famosi, è trovare qualcosa da dire che non sia “figo ‘sto fucile” 😀
      Come vedi i commenti sul Bone Jack sono pochi, ma avendo avuto una vita vispa e attiva sono uscite fuori parecchie chicche. Il BFG lo danno tutti per scontato… quindi non ne parla nessuno!
      Io mio scopo è trovare informazioni su questi fanta-fucili, possibilmente dichiarazioni dei loro autori o comunque chicche da raccontare: sembra strano, per un popolo che vive di armi, ma è molto difficile trovarne.

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      • Willy l'Orbo ha detto:

        Hai ragione sulla difficoltà nel reperire informazioni ma le vie dello zinefilo sono infinite, ergo, se c’è qualcosa di “scovabile”…lo scoverai! 🙂
        Nel frattempo, alimenteremo le nostre fantasie Z e non solo, tornando con la mente al mitico BFG con cui ci sollazzavamo nel magico mondo di Doom! 🙂 🙂 🙂

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  2. Sam Simon ha detto:

    Molto divertente questa indagine! E ora che mi ci fai pensare Blade Trinity non credo di averlo mai visto. Ma già il secondo di Del Toro mi aveva annoiato a morte, e il primo non è che mi avesse fatto impazzire, quindi mi sa che posso anche ritenermi soddisfatto!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Nel ’99 il primo Blade l’ho adorato: Snipes gliel’ammollava e menava i vampiri con arti marziali e spada, cosa c’era di meglio per un fan marziale come me? ^_^
      Quando uscì il trailer del secondo ero fomentatissimo – ancora più botte! – e scoperto che c’era Donnie Yen era chiaro che sarebbe stato il film più bello del mondo: poi l’ho visto… ammazza che cagata!!! 😀
      Il terzo film non esiste, perché quella roba che chiamano “Blade: Trinity” non può essere vera: nessun essere umano può scendere così in basso…

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  3. Austin Dove ha detto:

    interessante
    poveretto cmq l’attore 😦

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  4. Cassidy ha detto:

    Che orrore il terzo Blade, io avrei chiuso dietro le sbarre David S. Goyer, sarebbe stato meglio per tutto il cinema moderno! Le armi del film sono bellissime e sprecate, grazie per la dettagliata analisi. Ma deve esserci qualche accordo per le serie TV, a cui é concesso di usare gli oggetti di scena di certi film. Ad esempio i soldati nel primo episodio di “Firefly” indossano le stesse armature della fanteria spaziale del film di Paul Verhoeven (storia vera). Forse un modo per le case di produzione per tirare su due spiccioli dai loro film meno remunerativi? Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Avere queste informazioni è difficile, intendo informazioni sicure. Si sa che spesso le produzioni di serie chiuse si vendono gli oggetti di scena: per “Picard” sono andati a chiamare i collezionisti che all’epoca si comprarono i pezzi di Data per poterli mostrare nella serie. Si sa che della saga aliena un mare di splendidi oggetti di scena gira fra collezionisti, e Ben Stiller è un noto collezionista di oggetti di scena di Star Trek TOS.
      Quindi ipotizzo che una volta chiuso un progetto poi magari gli oggetti di scena iniziano a girare, ma la cosa strana è che qui vengono usati “in contemporanea”!
      E poi parliamo di oggetti molto riconoscibili, tipo la cinghia con su scritto Weyland-Yutani indossata dal capitano di “Underwater” (2020): com’è possibile?
      In fondo Cameron ha rivelato che le tute indossate dai tizi che recuperano Ripley all’inizio di “Aliens” sono state prese dal set di “Atmosfera Zero” di Hyams: mi sa che le regole degli oggetti di scena sono molto libere 😛

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  5. Madame Verdurin ha detto:

    Un’arma da fuoco che non spara mai: basta mostrarla per far capitolare il nemico… che forza!
    Io di armi non ne capisco niente, ma ora che mi sto occupando di 007 ho necessariamente dovuto imparare almeno le basi e devo dire che mi diverto 🙂

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ah, buono a sapersi: scatta subito l’invito! Se un giorno ti andrà di parlare delle armi di Bond in un guest post, il mio blog è a disposizione 😉
      Neanch’io capisco di armi, ma adoro quelle inventate appositamente per film e telefilm, e mi piacerebbe sapere dai disegnatori quali idee hanno seguito e come hanno creato quelle armi. Purtroppo è un argomento che non interessa ad autori ed editori, quindi è difficile trovare informazioni in giro.

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  6. Madame Verdurin ha detto:

    Sono onorata, grazie! Sto facendo un film alla volta quindi per ora non ho un panorama completo (ma già sono venute fuori cose interessanti). Quando sarò più avanti con la mia impresa mi farò viva, grazie mille!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Grazie a te per la bella impresa. Da tempo mi riprometto di vedere in ordine i film di Bond, visti sempre a casaccio, ma poi arrivano altre idee e rinuncio. Al massimo ho fatto ordine nei libri legati ai film – cioè le novelization e gli inediti – ma coi film non parto mai 😛

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  7. Giuseppe ha detto:

    Del Bone Jack, se non suonasse come una contraddizione in termini, si potrebbe dire che è un autentico fucile pacifista: imbracciato da chiunque ma senza MAI aver sparato a nessuno (se si esclude qualche raffichetta laser qua e là) 😉
    Curioso, però, quante volte mi sia passato sotto il naso senza che mi accorgessi ogni volta di averlo GIA’ visto prima…

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Votato ormai alla follia pura, aggiungendo quella delle fanta-armi alle passioni che mi infestano, faccio più attenzione a cose che mai prima avrei notato, tipo il disegno dei fucili nei film, così gustandomi “Stargate Atlantis” è diventato chiaro che ogni popolo della galassia guarda caso usava le stesse armi 😀

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  8. Il Moro ha detto:

    Che ricerca spettacolare! -un fucilone eccezionale… così potente che basta mostrarlo per spaventare tutti, senza bisogno di sparare un colpo!

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