Bruce Willis in TV (1)

Mi è venuta voglia di fare un ripassino delle apparizioni televisive di Bruce Willis, così da ricordare anche qualche storica serie d’annata.

Stando alla biografia non autorizzata di John Parker (1997), un giorno un cameriere di nome Bruce Willis, aspirante attore, entra negli uffici di una nota agenzia di attori di Los Angeles (la Triad) e parla con l’agente Jenny Delaney per sapere se ci sia qualcosa in giro adatta per lui: la donna lo squadra subito e gli intima di correre ai provini che sta tenendo Glenn Caron, arrivati ormai all’ultimo giorno.
Delaney sa che Caron ha diramato avvisi a tutte le agenzie di cinema perché sta lavorando a una serie TV e gli serve un attore maschio senza rischio, «che non abbia paura di essere sessista». (Altri tempi.)

Bruce si presenta vestito normalmente, cioè come uno spacciatore di quartiere, entra nella stanza del provino e dice «Ciao, sono Bruce Willis. Facciamolo». Poi però si guarda in giro e sente una brutta aria, pessime vibrazioni, così dice «Adios», gira i tacchi e se ne va. Glenn Caron rimane fulminato sulla via di Damasco: «È lui», avrebbe esclamato, «Quello che è appena uscito: è David Addison!»

Da questa scintilla nascerà la fortunata serie “Moonlighting” (1985-1989), ma la strada è ancora lunga e Bruce dovrà ancora servire ai tavoli per un po’.


“Miami Vice”

Episodio 1×07 (9 novembre 1984), No Exit
ma altri dicono 1×08
in Italia dal 6 luglio 1986 (fonte: Wikipedia)

Sulla serie dove tutti sono belli belli in modo assurdo e vestiti in modo scintillante ha già detto tutto Cassidy, quindi rimando a lui per maggiori approfondimenti. Qui mi interessa sottolineare come il regista dell’episodio sia David “Hutch” Soul.

Crockett (Don Johnson) e Tubbs (Philip Michael Thomas) stanno usando tutte le risorse del dipartimento per riempire di microfoni la casa di un trafficante d’armi, una spregevole belva umana che adora trattare male la moglie e spingerla in piscina. Chi sarà mai questo rifiuto umano ritratto come più sgradevole di un insetto? Ovvio, il nostro Bruno!

La prossima volta che ti lancio in piscina… l’acqua non ci sarà!

Lo spregevole Tony Amato è il primo ruolo ufficiale del 29enne Bruce Willis, dopo alcune comparsate non accreditate. Per l’occasione il nostro eroe ci prova a fare il cattivo cattivissimo ma si vede che ha la faccia da bonaccione, col sorriso mascalzone che preme per uscire.

Dài, Bruce, si vede che vuoi fare il tuo sorrisino malandrino

Tubbs finge di voler acquistare alcuni bazooka per incastrare Tony, mentre Don Johnson è paralizzato in pose maschie coi bicipiti in vista, a soffrire per le sorti di Rita, che non può pensare a lei chiusa in casa con quel mascalzone di Tony, che la pensa giorno e notte… Oh, ma ha conosciuto la donna cinque minuti prima, come fa ad esserne già così ossessionato?
Il problema dell’episodio è che affronta la trama di un film di due ore avendo solo una mezz’oretta per svilupparla, e ora che Don Johnson ha finito di mostrarsi maschio non rimane altro, così tocca correre come pazzi.

Va’ che vestitini scintillanti sfoggia il nostro Bruno

Questo è in assoluto è il primo episodio che vedo completo di questa serie, che ho sempre ignorato – e sì che negli Ottanta in famiglia vedevamo qualsiasi serie passasse in TV! – e non mi sembra di aver perso gran che, ma magari ho beccato l’episodio fiacco.

Una curiosità: Bruce tornerà nell’episodio 3×18 (1987) ma solo “in voce”, visto che a un certo punto si sente la sua hit dell’epoca Respect Yourself.


“Ai confini della realtà”
(The Twilight Zone)

Episodio 1×01 (27 settembre 1985), Shatterday
in Italia dal 3 giugno 1986 (fonte: Wikipedia)

Subito dopo le riprese di “Miami Vice” il nostro Bruce riceve una brutta telefonata dal suo agente: con “Moonlighting” non se ne fa niente, è andata male. La possibilità di tornare a servire ai tavoli del bar Kamikaze di Los Angeles è più che concreta, ma tempo 24 ore e l’agente lo richiama: i produttori hanno ceduto al suo braccio di ferro e hanno accettato quello che avevano sempre rifiutato: Bruce come co-protagonista della serie.
“Moonlighting” inizia il 3 marzo 1985: non ho trovato informazioni in merito ma ipotizzo che questo episodio di “Twilight Zone” sia stato girato prima di quella data, malgrado esca sei mesi dopo.

Il fatto che alla regia c’è il maestro Wes Craven significa che la serie è finita nel mirino di Cassidy, nel suo grandioso Speciale Wes Craven, quindi ha già detto lui: non mi rimane che lodare Bruce per la sua prova attoriale: la seconda ufficiale, dopo quella in “Miami Vice”.

Per essere un attore esordiente è davvero un’ottima prova

Un uomo è in un bar e fa splash, perché d’un tratto la sua vita è totalmente cambiata da una telefonata. Per errore infatti Peter Novins (Bruce nostro) telefona a casa propria, ma invece di un segnale di libero… qualcuno risponde al telefono. Non passa molto prima che Peter capisca che all’altro capo del telefono… c’è un altro Peter Novins.

L’utente selezionato si è appena sdoppiato in due

Inizia una lunga battaglia fra i due Peter da un capo all’altro del telefono, prima per cercare di capire se sia uno scherzo o cosa, poi per capire chi sia il vero Peter e alla fine… be’, chi dei due debba rimanere il vero Peter. Il fallito che passa la sera al bar ed ha una vita personale disastrata… o il perfettino che fa sempre la cosa giusta? Diciamo che non c’è gara.

Scusa, Bruce, mi sa che sei la copia fallata

Sceneggiata dal bravo Alan Brennert partendo dal racconto Shatterday (“Gallery”, settembre 1975) di Harlan Ellison (che all’epoca di questo episodio stava combattendo Terminator perché diceva l’avesse scritto lui, purtroppo vincendo), la vicenda non perde molto tempo a spiegare lo strano fenomeno di sdoppiamento del protagonista e preferisce focalizzarsi sul bilancio della propria vita che entrambi i Peter si ritrovano costretti a fare, una scelta narrativa per me saggia. Stabilire chi sia il “vero” Peter perde infatti subito di importanza, rispetto a stabilire chi sia il “migliore” fra i due.


“Pappa e Ciccia”
(Roseanne)

Episodio 1×22 (18 aprile 1989), Dear Mom and Dad
in Italia dal 1990 (fonte: Wikipedia)

In pochi anni Bruce è passato da cameriere a divo del cinema con una velocità incredibile. Ha già girato diversi film, anche da protagonista, ma soprattutto ha fatto Die Hard (1988), quindi può permettersi di fare… scherzi sul set.

Quel 18 aprile 1989 l’episodio di “Pappa e Ciccia” si chiude con la protagonista Roseanne Barr che va a letto ma a seguirla non c’è suo marito Dan (John Goodman), bensì… Bruce Willis, in una vera e propria irruzione durante le riprese.

L’anno successivo i due, Bruce e Roseanne, daranno le voci ai marmocchi di Senti chi parla 2 (1990), resi in Italia da Paolo Villaggio e Anna Mazzamauro.

Ecco il video dello “scherzone”.

L.

– Ultimi film con Bruce Willis:

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9 risposte a Bruce Willis in TV (1)

  1. Cassidy ha detto:

    Ben felice di aver contribuito, grazie per le tante citazioni 😉 Non ricordavo l’apparizione di Bruno in “Pappa e ciccia”, forse perché ai tempi tagliavano i titoli di coda per infilare più pubblicità, in ogni caso Bruce non poteva mancare, è spuntato spesso sul piccolo schermo, quindi ci sta tutto questo viaggio tra i suoi lavori in tv 😉 Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Se consideri il mondo giovanilistico e vanesio di Hollywood, un 29enne vestito come uno qualunque sorprende che sia riuscito ad avere tutto quel successo in un baleno: il suo segreto mi sa che sta tutto nel suo sorriso che non perdona ^_^

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  2. Willy l'Orbo ha detto:

    Molto interessante questa escursione “seriale” nella carriera del nostro, vista l’epoca delle sue apparizioni, che differenza rispetto al Willis che fa le sue comparsate nella Z: in ogni caso, qualsiasi versione sia, Bruce si ama a prescindere, lui e tutto ciò che ne parla, post odierno compreso! 🙂

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  3. Giuseppe ha detto:

    Ricordo bene entrambi quegli episodi con il giovane Bruce, ma non la scherzosa comparsata nei titoli di coda in “Pappa e ciccia”… su “Moonlighting”, ovviamente, nessun vuoto di memoria 😉

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Io invece non l’ho mai seguita, Moonlighting. Stava sulla RAI che non seguivo mai (tanto per fare rima) e se non fosse stato per l’intervento di mia cugina non avrei mai saputo della sua esistenza. Ma all’epoca ero votato ai film e raramente seguivo le serie TV, a meno che non fossero sit-com, quindi il povero Bruce è capitato in un momento sfortunato. Un giorno magari la recupererò tutta.

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  4. Austin Dove ha detto:

    sbaglio o ha fatto la comparsata anche in friends?

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