White Elephant (2022) Bruce vs Berlusconi


Durante le decine di ore di esequie a reti unificate per la scomparsa di Silvio Berlusconi temo che non si sia fatto alcun cenno al “danno collaterale” che ha colpito tutti noi amanti della serie Z in TV e delle prime visioni di qualità infima: sento il dovere di lasciare memoria di un momento di grande confusione televisiva.

Lunedì 12 giugno 2023 Mediaset mi fa un dispetto programmando due prime visioni alla stessa ora: White Elephant (2022) su Italia1 (da non confondersi con Elephant White del 2011, già recensito) e The Kill Team (2019) su IRIS, entrambi in prima serata. Kill Team in realtà l’ho già visto nel febbraio 2020 su Prime Video e mi è anche piaciuto, ma non si può resistere al logo “Prima TV”.

Masticando amaro devo accendere il mio secondo decoder per registrare entrambe questi film, ma il problema è che il vecchio decoder non aggiornato funziona benissimo, mentre il nuovo decoder smart e up-to-date è un cesso a pedali, e come tutte le cose nuove e aggiornate fa schifo, perché chiunque vi venda cose nuove e aggiornate vi sta truffando. Il nuovo decoder molto spesso non parte con la programmazione in timer, bisogna starci davanti e farlo partire a manovella – e pensare che è il migliore dei cinque decoder nuovi e smart che ho provato al cambio delle frequenze, figuratevi quanto facevano schifo gli altri! – quindi faccio i calcoli e metto White Elephant in programmazione con il decoder vecchio, che è affidabile e Bruce così lo metto al sicuro, mentre Kill Team lo metto con il cesso a pedali che dovrei arrivare in tempo da lavoro per azionarlo a mano, se non dovesse funzionare il timer.

Organizzata la giornata di programmazione… non mi va a trapassare il Berlusca? E tutto il palinsesto salta per aria… Be’, non proprio tutto… diciamo solo le prime visioni.

Le tre prime visioni saltate a causa della dipartita di Berlusconi

Durante la giornata del 12 giugno in ufficio controllavo il sito ufficiale di Mediaset: prima salta White Elephant, e va be’ registrerò solo Kill Team con il decoder vecchio e più affidabile, invece poi salta pure quello. Va be’, mi dico mentre consulto il calendario per controllare i santi non ancora buttati giù, magari sposteranno a domani queste prime visioni. Passano i giorni e mi dico va be’, sposteranno al lunedì successivo, 19 giugno, ma poi questo arriva e dalla mattina Italia1 programma Fortress (di cui ho già parlato): è sempre Bruce, siamo d’accordo, ma che fine fanno quei due film saltati?

Come sempre, il palinsesto cambia durante la giornata e la sera va finalmente in onda White Elephant. Codice criminale. Una prima visione è andata… e le altre due? Forse lunedì prossimo toccherà a Fortress, ma che fine farà Kill Team su IRIS?

Nel caso sentiate il bisogno di preannunciarmi nei commenti future messe in onda, la storia fin qui raccontata dovrebbe rendere chiaro che il palinsesto televisivo cambia dalla mattina alla sera: figurarsi quanto poco valore abbiano le guide TV settimanali!

Slittato per il trapasso di B., va finalmente in onda una traduzione esclusiva Italia1

Passiamo al nuovo capolavoro di Jesse V. Johnson, il terrificante e purtroppo prolifico regista-sceneggiatore britannico che ci ammorba dall’inizio del millennio con film d’azione sempre e solo deludenti, anche se quasi sempre interpretati da nomi molto noti. E purtroppo è il regista d’elezione di Scott Adkins: tutti i suoi film più brutti, da Savage Dog (2017) a The Debt Collector (2018), o le grandi occasioni mancate come l’inutile Triple Threat (2019), insomma quando un film d’azione vi delude è firmato Johnson. Basti vedere l’abisso che intercorre fra il suo The Accident Man (2018) e il seguito girato da altri per capire quanto Johnson sia il Nulla che avanza.

Mentre vedevo questo film era sempre più chiaro che l’avessi già visto, mi è bastato consultare il mio database per scoprire che l’avevo già visto nell’agosto del 2022 in lingua originale anche se poi l’ho completamente rimosso: perché non l’ho recensito all’epoca? Perché è la vuota vacuità più totale e non sapevo che dire. Ma con il logo “1ª” tutto è più bello.

Applausi per Italia1 che mi traduce i watsappi!

Comunque con White Elephant Johnson entra a far parte della grande schiera dei registi-badanti di Bruce Willis, anche se Bruno probabilmente non ha mai notato la faccia di chi c’era dietro la macchina da presa.

Nel frattempo la putrefazione del cinema ha portato altri nomi noti a cadere vertiginosamente nella Z più scorreggiona, così l’attore un tempo famoso di nome Michael Rooker si ritrova a fissare il vuoto, mentre il vuoto fissa lui, ed entrambi si chiedono: ma che ci fai in questo film?

Ogni tanto l’attore si ferma a pensare a come sia caduto in basso

Protagonista di quello che in realtà è un film corale, sorta di ufficio di collocamento per attori noti per esser stati noti (come dice Balasso), è Gabriel Tancredi (Rooker), di “professione assassino” e uso l’espressione non a caso perché ad essere buoni possiamo dire che la vicenda – co-sceneggiata dal sempre pessimo Johnson, che non lascia a nessuno il piacere di rovinare i suoi film – verte sul canone reso celebre dal film omonimo con Charles Bronson.

Tancredi è un assassino di professione sì, ma con un’etica e una morale, pare di capire, è della vecchia scuola e non apprezza la nuova generazione di assassini, violenti e volgari, rappresentati dal giovane Carlos Garcia (Vadhir Derbez), ma è anche vero che Tancredi prende lezioni di storia greca da John Malkovich, quindi è difficile vedere in lui il “protagonista buono” della vicenda. Sul serio, ma perché hanno reso Malkovich – che ha già dimostrato d’essere capace della peggiore serie Z con Shattered (2022) – l’Alberto Angela della situazione? Appare in due scene da un paio di minuti l’una e ci racconta storie folli e inventate della Grecia classica: ma perché?

Benvenuti a una nuova puntata di “Super Malkovich Estate – Speciale Greci Antichi”

Come vuole il canone, il giovane assassino violento e volgare fa un casino mentre sta portando a termine un colpo su mandato del super-boss Arnold Solomon (Bruce Willis), che curiosamente è mostrato sempre seduto. Anche perché se il personaggio si alzasse poi dovrebbe fare qualcosa, e in questo film nessuno fa niente, è una storia d’azione da camera: stanno tutti sempre seduti, o sdraiati o appoggiati. Forse perché nessuno degli attori coinvolti sa più stare in piedi da molto tempo.

Bruce sta seduto, fermo: cambiano solo i registi e i film

Il “colpo” del giovane assassino dunque va male e attira l’attenzione di due poliziotti, fra cui un’ombra magra e smunta che un tempo è stata Olga Kurylenko, anche lei nota per esser stata nota e qui impegnata a mostrare a tutti che la serie Z profonda l’ha accolta a braccia aperte.

Vanessa (Olga) diventa una poliziotta che ha visto troppo e va eliminata, ma curiosamente l’assassino giovane e i vari poliziotti corrotti sono tutti incapaci, e lei per aver dato due pugnetti in palestra ci viene mostrata come guerriera indomabile che fa fuori tutti con la sola imposizione delle mani. Anche meno, Olga, anche meno. Ci è piaciuto The Courier (2019) ma qui non hai le stesse controfigure né un regista vero, quindi non è il caso di esagerare.

Olga sta così fomentata che addirittura appare in qualche fotogramma di Tyler Rake 2 (2023), tant’è convinta di essere eroina d’azione, ma per fortuna lì interpreta solo una macchia sulla parete.

Il vuoto che avvolge Olga e la sua carriera

Quella che ho presentato potrebbe dare l’impressione di essere una trama, ma il Jesse Johnson degli ultimi tempi è particolarmente allergico alle trame, lui gestisce i suoi film come noi giocavamo con i pupazzi da ragazzini: si fa la guerra con i personaggi che si hanno sotto mano, poi se ne buttano dentro altri facendo il verso degli spari con la bocca, e alla fine chi se ne frega se non c’è una storia dietro.

Così abbiamo gente che si ammazza a vicenda dall’inizio alla fine, un cast infinito perché deve morire qualcuno ogni cinque minuti, quindi giù a inserire personaggi totalmente inutili solo per farli morire a cacchio. Niente pathos, niente momenti climatici dove ci possa dispiacere per la morte di qualcuno, solo gente ignota che entra in scena, dice due cacchiate e muore a caso, mediante una delle tanti armi da fuoco di cui Johnson va ghiotto.

Il solo modo per far alzare Bruce dalla sedia è dargli una mitraglietta in mano!

Johnson infatti sa che per vendere i suoi filmacci in ogni più minuscolo angolo del pianeta il calibro delle armi da fuoco dev’essere vario e possibilmente massiccio, così a un certo punto esce fuori la super-mitragliatrice che fa bordello, in realtà inutile come un qualsiasi film di Bruce degli ultimi ventitré anni: il protagonista ammazza cento cattivi con la sua mitraglietta, mentre la super-mitragliatrice non fa una sola vittima che è una.

Sembra l’arma dell’inferno, invece al massimo ti riarreda casa

Quando si dirada il fumo della totale inutilità di queste scene con sparatorie – le cui esplosioni e ferite sono tutte fatte al PC di casa – quei pochi personaggi rimasti sul campo tirano le fila di una storia che non esiste. I nomi un tempo famosi già hanno incassato l’assegno per i loro cinque minuti in video e se lo stanno bevendo in ricordo dei bei vecchi tempi, quand’erano veri attori. Rimangono le comparse che non hanno ancora capito in quale film stiano lavorando.

Come regista Johnson non è malaccio, è un onesto mestierante che lavora veloce e porta a casa il risultato, concedendosi addirittura qualche velleità pseudo-artistica, o comunque qualche buona scena ben costruita: chi come me l’ha incontrato agli inizi della sua carriera, con gioiellini grezzi come Pit Fighter (2005) o Alien Hunt (2007), sa che sotto tutta quella Z c’è un cuore al punto giusto che batte per le cose giuste.

Il problema, come spesso accade, è che poi Jesse vuole anche co-sceneggiare i propri film, quando è chiaro che non sia proprio il suo mestiere. Per carità, se dopo tanti anni continua a sfornare filmacci è perché continua a piazzarli nei mercati di tutto il mondo, ed essendo prodotti sotto-costo sicuramente incassano anche bene – basta vendere un DVD o un passaggio su Italia1 per rientrare delle spese! – ma non è vietato limitarsi a fare il regista e a far scrivere la sceneggiatura a chiunque altro, che sarà sempre un risultato migliore.

Comunque ringrazio Italia1 per aver recuperato questa prima visione di pura Z profonda che mi permette di arricchire il Bruzionario, i filmacci di serie Z con Bruce Willis che sono sempre più di quanti se ne possano contare.

L.

P.S.
Per la scheda del doppiaggio rimando al mio Dizionario del Doppiaggio.

– Ultimi film con Bruce Willis:

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14 risposte a White Elephant (2022) Bruce vs Berlusconi

  1. Sam Simon ha detto:

    Titolo acchiappaclick, ma io punto tutti i miei soldi su Bruce! :–D

    Comunque ci sono attori finiti e attori meno finiti, nel senso che Rooker e la Kyrulenko sono entrati anche in grandi produzioni ultimamente… Però si, di certo non sono più nomi di richiamo!

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  2. Cassidy ha detto:

    Ho il post in rampa di lancio, quindi non aggiungo altro sul film, tanto siamo allineati, bisogna dire però che questo elefante è stato il primo sacrificato nella programmazione a lutto di Mediaset, era già una notizia che arrivasse in prima serata, ma Berlusca fa danni anche da trapassato, oddio danni, non che questo film fosse imprescindibile (anzi) però diciamo che colpisce ed influenza anche dopo la dipartita. Ed è solo l’inizio! Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Il fatto che Italia1 abbia lasciato tutto intatto ma cancellato questo film significa che punta tantissimo su questo titolo: quando ti affidi alla serie Z più profonda mi sa che la situazione è grave! 😀
      Speriamo recuperino anche le altre prime, a questo punto.

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  3. Willy l'Orbo ha detto:

    Aspettavo questa recensione a gloria, come puoi immaginare, e, come puoi altrettanto immaginare conoscendomi, la vuota nullità del film ha incentivato la mia voglia di vederlo…che ci vuoi fare, i nomi coinvolti a non fare un tubo, i millemila “sparati”, la Z…sono attrattive troppo forti! 🙂
    E ancora ho le dita incrociate per Fortress, chissà quando le “scastrerò”! 🙂

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  4. loscalzo1979 ha detto:

    Quando dico che nemmeno da morto è riuscito a fare la cosa giusta, pure i palinsesti ha fatto saltare, maledizione!!!

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  5. Giuseppe ha detto:

    “White Elephant”, il classico film d’azione da fermo (o da seduto, come nel caso di Bruce) che, a pensarci bene, non è cosa cosî facile da realizzare, e di questo va reso almeno un po’ di merito a Johnson 😜😄😄
    Riguardo a Olga Kurylenko, lei avrebbe più bisogno di registi come Neil Marshall che del nostro Jesse, qui…

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      E’ un peccato, perché ora che finalmente Olga ha smesso di puntare tutto sui suoi occhioni e ha ambizioni da eroina d’azione si ritrova nelle mani del pessimo Johnson. Speriamo che trovi qualcuno che la sappia sfruttare meglio.

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