In questi giorni il blog La Bara Volante ha ripescato il mitico Undisputed II con Michael Jai White, ed è quindi il caso di recuperare uno dei suoi grandi titoli marziali: Falcon Rising.
Uscito in patria il 5 settembre 2014, e ancora inedito in Italia, il film è diretto dal noto regista di serie B Ernie Barbarash, che dopo aver esordito con l’orrendo Cube Zero (2004) ha affrontato anche ben tre filmacci con Van Damme: l’inguardabile Assassination Games (2011), l’onesto ma raffazzonato 6 Bullets (2012) e l’indescrivibile Pound of Flesh (2015).
Unico film prodotto dalla Strohberry Films, per la distribuzione si affida alla più nota Moonstone Entertainment, che per esempio ha prodotto due ottimi film con Dolph Lundgren: Identità ad alto rischio (2001) e Diamond Dogs (2007).
Va comunque ricordato che fra i produttori associati spunta fuori il mitico Isaac Florentine, re incontrastato dell’azione di serie B e regista appunto di Undisputed II (2006).
John Chapman detto Falcon (Michael Jai White) è un reduce di guerra (quale guerra? bah, ormai ce ne sono decine fra cui scegliere) e come ogni buon Rambo non riesce a trovare un posto nella società, tanto da sfidare stupidamente la morte per far smettere le voci dei morti che gli urlano in testa. (Va be’, avete capito che è la solita roba…)
I problemi iniziano quando l’adorata sorella Cindy (interpretata dalla splendida Laila Ali, figlia della leggenda pugilistica Muhammad Ali, finalmente al suo debutto cinematografico dopo alcune comparsate nel mondo televisivo) viene ritrovata in fin di vita su una scogliera di Rio de Janeiro, dove si trovava lavorando per un’associazione americana non-profit in favore delle favelas.
Falcon si precipita in città per scoprire chi abbia tentato di uccidere la sorella, e viene scortato dai detective Janeiro Thiago Santo (Jimmy Navarro) e Carlo Bororo (Lateef Crowder, il titano della capoeira al cinema!) nella favela interessata, gestita dall’agente De Silva (Millie Ruperto).
Indaga che ti indaga, esce fuori un giro di tratta delle bambine gestita dal perfido e spietato big boss Hirimoto (Masashi Odate) che impugna una splendida katana forgiata in Tamahagane: il pregiato e resistente acciaio giapponese celebre per il suo uso nelle armi da taglio.
Falcon dovrà fare piazza pulita degli sporchi traffici di Hirimoto e di chi l’ha aiutato.
Al contrario delle porcate con Van Damme e Seagal, questo film non è una completa spazzatura: è girato con gusto, ha un’eccellente fotografia, attori che (cosa rara in questo genere) sono veri attori. Le ottime scene marziali sono coreografate da Larnell Stovall, attore caratterista e stuntman professionista di un numero impressionante di film, che ha spettacolari chicche marziali in arrivo! In questo film esegue un ottimo lavoro trovando il giusto equilibrio fra semplice action e parata marziale.
Assolutamente geniale l’idea di affrontare la katana di Hirimoto con due tubi utilizzati come se fossero dei tonfa: malgrado White non sia evidentemente un esperto di quest’arma, lo stesso la sequenza marziale risulta di altissima qualità.
Ad un certo punto del finale, nella solita fabbrica abbandonata, Falcon viene aggredito da un bidone volante, come succede in tutti i finali ambientati nelle fabbriche abbandonate. Però reagisce fermandolo in volo con un calcio: che sia una citazione della scena identica dello storico Double Impact (1991) con Van Damme?
Il film è tecnicamente eccezionale e vanta alcune scene marziali come non se ne vedevano da anni in un prodotto occidentale. Anche perché gli attori marziali in Occidente sono tutti cadaveri ambulanti, hanno fatto successo negli anni Ottanta o (come Seagal) agli inizi dei Novanta e da allora vivono di rendita.
White invece è un gigante che – facendo forse un patto col diavolo – riesce ad essere ancora dannatamente in forma dopo quasi vent’anni di carriera: una cifra incredibile di anni, visto che gli action heroes sono zombie dopo solo qualche anno di lavoro.
Insomma: assolutamente consigliato!
L.
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Ti ringrazio per la citazione, ma ancora di più per aver parlato di uno dei miei film con MJW preferiti! Avevo commentato “Falcon Rising” nella mia vita pre-blogger con toni entusiasti, lo scontro finale con i tonfa improvvisati è fantastico, anche se la trama è molto classica (inizia con il furto al minimarket sventato da Falcon… Un classico!) sale di colpi e di mazzate, assolutamente da vedere 😉 Cheers!
P.S. Quando hai un attimo passa dalle mie parti a ritirare la tua coccarda celebrativa.
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Troppi titoli ho commentato in giro nella mia vita pre-blogger, e ora pian piano sto cercando di serrare le fila così da avere un archivio più omogeneo 😉
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Filmone!
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Sottoscrivo ^_^
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Altro che la nostra gloria nazionale, ovvero il Pasotti! 😛
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Eh be’, c’è qualche leggera differenza 😀
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White non delude mai ❤
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Un grande mito 😉
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Beh, ogni volta che Barbarash riesce a realizzare qualcosa di più che guardabile è già di per sé un evento eccezionale (e ti parla uno che è riuscito perfino a incuriosirsi per il suo non indispensabile “cubismo” del 2004, di molto inferiore al bastardissimo ipercubo precedente) 😉 , e questo sembra proprio uno di quei casi…
P.S. Vista l’idea di MJW nei confronti della katana del boss, non si può proprio dire che in quella sequenza i tonfa non c’entrino un tubo 😉
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ahhhh perché non mi vengono queste battute per i post??? 😀
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ma per averlo in italiano???
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Temo che i distributori italiani non siano interessati al film, ed è un peccato perché merita davvero: tocca accontentarsi dei sottotitoli inglesi…
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