Sull’onda di Dinocroc, andato in onda il 20 aprile 2004, la Columbia TriStar Home Entertainment manda in onda su Sci-Fi Channel (oggi SyFy) il 22 maggio 2004 questo Boa vs Python, diretto dall’esordiente David Flores – che ritroveremo in Lake Placid 2 (2007) – e scritto da quel Sam Wells che abbiamo già incontrato in Shark Hunter (2001).
La Sony Pictures porta il DVD in Italia 6 aprile 2005 con il solo titolo Nelle spire del terrore.
Broddick (Adamo Palladino) è un giovane ricco affarista intrallazzone, che ama lo sfarzo e organizzare divertimenti strani per i ricconi che vuole spennare. Per esempio ha fatto venire dal sud-est asiatico un enorme pitone per organizzare una caccia in grande stile: peccato però che durante il viaggio, grazie ai soliti dementi a cui sono affidati incarichi di grandissima responsabilità, il pitone scappi via e si vada a rintanare nel deposito idrico di Philadelphia. (In realtà è Sofia, in Bulgaria, ma non stiamo a sottilizzare.)
L’agente Sharpe (Kirk B.R. Woller) non crede alla tesi dell’incidente stradale: la secchiata di budella e corpi maciullati sparsi in giro fa subodorare non trattarsi di un semplice tamponamento. Trova una scaglia sul posto e l’intuizione è immediata: dev’essere tutta colpa di un serpente gigante. È davvero la prima ed unica spiegazione che verrebbe in mente a chiunque…
Chiamata l’esperta Monica (Jaime Bergman) e coinvolto l’erpetologo Emmett (David Hewlett), la squadra è pronta per dare la caccia al serpentone.
Un momento, ma come si dà la caccia ad un pitone titanico? Be’, mi sembra davvero scontato: gli si manda contro un boa gigante. Ok, ammettendo che possa essere vagamente logico questo ragionamento… dove accidenti lo si trova un boa gigante? Toh, il professor Emmett ne ha proprio uno sottomano: quando si dice la coincidenza…
Così la caccia si dipana su più fronti: i ricconi di Broddick che – rifacendosi al genere “Hounds of Zaroff”, cioè la caccia all’uomo lanciata da La pericolosa partita (1932) – si aggirano nella foresta per acciuffare il pitone, il boa gigante di Emmett che cerca il pitone per conto suo e l’agente Sharpe, Monica ed Emmett stesso che cercano sia il loro boa che il pitone. Insomma, una manica di mentecatti che si aggirano per la falsa Philadelphia ricostruita nei pressi di Sofia.
Due elementi del film meritano menzione. Il primo è che la vicenda di Boa vs Python si apre con… Boa vs Python, cioè fra due lottatori di wrestling con questi nomi. Un gioco semplice eppure è una nota di colore che di solito è sconosciuta a questo genere di film, didascalici fino all’eccesso.
La seconda è il fatto che la bad girl co-protagonista, l’amante di Broddick, si chiama Eve ed ha un serpentone tatuato sulla schiena. Eva… serpente… per fortuna la metafora impegnativa viene stemperata dal fatto curioso che il personaggio odia i serpenti: e allora perché se ne è tatuato uno sulla schiena?
Eve è interpretata da una Angel Boris che si lascia apprezzare con piacere: non una “bella e impossibile” ma una presenza scenica non indifferente, al contrario delle solite sgallettate protagoniste di queste pellicole.
L.
– Altri post sugli “Houds of Zaroff”:
- Apex (2021) La caccia a Bruno è aperta!
- Armi della settimana 2022-03-20
- Most Dangerous Game (2020) Il nuovo Zaroff
- [Comics] Zaroff (2019)
- Wolf Lake (1980) L’anti-Rambo
– Ultimi post sui serpentoni:
- New Alcatraz (2001) Serpentone antartico
- [Asylum] Mega Python vs Gatoroid (2011)
- Boa vs Python (2004) Nelle spire del terrore
- Venom (2002) Pericolo strisciante
- Python (2000) Spirali di paura
Si sprecano i metaforoni in questo film, in effetti la co-protagonsita non è niente male 😉 Cheers!
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Ed è l’unico motivo per vedere il film 😛
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E’ ovvio, l’incidente è colpa di un serpente gigante. Che di sicuro guidava in stato d’ubriachezza, e infatti l’agente Sharpe lo vuole catturare per sottoporlo all’etilometro 😉
Quando poi lo si trova tatuato sulla schiena della bella co-protagonista che odia i serpenti, viene un po’ il dubbio che quest’odio non riguardi in effetti proprio tutto ciò che è serpentiforme… 😉
P.S. Per me è sempre un dolore vedere David Hewlett in questi “film”… Ci si mettono d’impegno per farmelo diventare il Casper Van Dien versione UK 😦
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Tranquillo, nessuno può superare Master Casper 😀
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Questo l’ho visto… computer graphic di livello altissimo 😀
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Rispetto ad altri filmacci con serpentoni questo ha una marcia in più, cioè l’idea della caccia dei ricconi (rubata a film migliori), ma non sa sfruttarla, e rimangono gli “effetti speciali”, con tanto di virgolette 😛
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Che locandina ingannevole, sembrava un film con serpenti grandi come palazzi.
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Dal Duemila la regola è: splendide locandine = pessimi film 😛
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Era meglio se facevano Boazilla vs King Python.
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Zitto che ti sentono, e poi magari lo fanno sul serio 😀
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