La Asylum non molla la presa, come un pitone: ha trovato un filone d’oro e lo ha addentato, come un coccodrillo. Gli effetti speciali costano due soldi e gli attorucoli vengono via anche meno, anzi Deborah “Debbie” Gibson s’è talmente divertita in Mega Shark vs Giant Octopus (2009) che vuole tornare a misurarsi contro bestiacce giganti: è tempo dello scontro più incredibile… dello scontro più titanico… dello scontro più cialtrone mai apparso su schermo… È tempo che l’universo rabbrividisca davanti a Mega Python vs Gatoroid, trasmesso il 29 gennaio 2011 sul canale (davvero di bocca buona) Syfy.
L’italiana Minerva Pictures non si fa certo cogliere impreparata e il 7 luglio 2011 (in vendita dal 24 agosto) si accaparra questo bocconcino per il mercato italiano.
Alla regia troviamo Mary Lambert, che ha fatto sognare milioni di fan negli anni Ottanta dirigendo alcuni videoclip culto di Madonna, come Like a Prayer, Material Girl e La Isla Bonita. Gli estimatori dell’horror ancora si chiedono come la Lambert possa aver diretto tanto quel piccolo gioiello di Cimitero vivente (1989) quanto quella roba inguardabile di Cimitero vivente 2 (1992). Ma veniamo al giorno d’oggi.
La vera grande protagonista del film è l’attrice Tiffany (senza cognome, perché poi a ricordarselo è una fatica): ha la presenza scenica di un coccodrillo e si atteggia a pitonessa, quindi ha il perfetto physique du rôle per questo film.
Interpreta la sceriffa Terry O’Hara, poliziotta serissima che gira in mutandoni manco la Florida fosse una spiaggia libera. Le risponde con «classe da vera shampista» (come cantano Lillo & Greg) Deborah “Debbie” Gibson, che interpreta la dottoressa ambientalista militante Nikki Riley, scienziata così seria che non paga di chiamarsi “Nikki” va pure in giro con un cappello fatto di pelle di serpente: ma come, prima li salva e poi ci si fa un cappello? Ricorda il passante fermato da Carlo Verdone all’inizio de In viaggio con papà (1982) con la speranza di sensibilizzarlo alla salvezza del gabbiano: «Ma come, io me li magno i gabbiani… li vado a salva’?»
Mentre la rossa sceriffa gira con camicia sbottonata e capelli al vento – ma dove li addestrano gli sceriffi in Florida? – e scopre che nei dintorni c’è una grande morìa di alligatori (come voi ben sapete), nelle paludi la Nikki si accorge che quest’anno i pitoni vanno di moda lunghi e letali. Ci sarà mica un nesso?
Il punto della situazione sembra chiaro: i serpentoni si stanno mangiando tutti gli alligatori. La soluzione è altrettanto chiara: dare a tutti licenza di caccia al serpente. Inondare di piombo la Florida è davvero un’idea geniale, ma stranamente Python Nikki non è d’accordo e con il suo biondo shocking affronta la coccodrillona rossa per far revocare la caccia al serpente. «I pitoni non sono in cima alla catena alimentare – risponde la sceriffa di ferro, – io lo sono! E io dico che gli daremo la caccia!» Sarebbe da sottolineare che andava usato il “loro” invece di “gli”, visto che i pitoni sono plurali, ma dato l’alto livello del dialogo è davvero inutile.
Quando però dei semplici buzzurri armati non sembrano riuscire a svolgere l’unico compito per cui sono nati – cioè sparare agli animali – bisogna inventarsi qualcosa di molto più sensato… tipo creare un super-coccodrillo che uccida i super-pitoni!
Ad un certo punto la vice-sceriffa Angie Polk (interpretata dalla brava caratterista Kathryn Joosten) comincia ad avere il sospetto che si stia un po’ esagerando, e il pensiero le viene mentre con la sceriffa stanno riempiendo dei polli crudi di anabolizzanti illegali presi al nipote culturista. «Sarà una buona idea creare alligatori più grandi che mangino i pitoni?» Eh sì, in effetti può nascere questa domanda anche in noi spettatori, subito seguita da un’altra forse meno importante: ma perché i doppiatori continuano ad alternare coccodrilli con alligatori? In lingua originale il film parla solo di alligatori…
Comunque ad arricchire il cast entra in ballo l’erpetologo Diego Ortiz, interpretato dal celebre A Martinez: se Tiffany non ha cognome, lui non ha nome!
Tutto si può dire di questo film tranne che non sia un capolavoro di idee geniali (anche se ovviamente insane), poi però succede qualcosa di inspiegabile: la sceneggiatrice Naomi L. Selfman – già valente autrice di Mega Shark vs Crocosaurus (2010) – finisce totalmente le idee assurde. E ora? Me la vedo alla sua scrivania, davanti al PC: «Ho serpenti giganti da una parte, un alligatore gigante dall’altra… che faccio? Faccio scontrare i mostroni, come tutti si aspettano e come mostra la locandina del film e come recita il titolo? Mmmm, no, troppo scontato. Ecco l’ideona: c’è una festa grande in cui è coinvolta tutta la città e la sceriffa non la può interrompere, se no poi tutti perdono soldi.»
Com’è possibile che l’idea più sputtanata della cinematografia animale, che è stata usata in tutti gli horror con bestie protagoniste, sia riproposta anche qui? Terry sa benissimo che la zona è infestata da mostroni enormi, metà dei quali li ha creati lei con le sue stesse mani: perché quando le chiedono di annullare la festa se no gli invitati saranno mangiati diventa scettica? Perché fa finta che non esistano problemi nella zona, quando solo il giorno prima il suo promesso sposo è stato spolpato da pitoni giganti?
Inutile farsi queste domande: è il grande mondo del cinema di serie Z, dolcezza…
Per fortuna alla fine lo scontro avviene… ma non quello degli animali, bensì delle due protagoniste: il titolo del film doveva essere “la Coccodrillona Rossa vs la Pitonessa Bionda”.
Pochi ricordano che il compianto comico Bill Hicks nel 1989, durante uno spettacolo ad Austin dal titolo Sane Man, scagliandosi contro le cantantine da due soldi disse che avrebbe amato vedere un video in cui Debbie Gibson e Tiffany (all’epoca star musicali adolescenti) si ammucchiassero invece di cantare: purtroppo un cancro ha impedito al comico di vedere qui realizzata questa sua fantasia.
Gustatevela, e non resistete alla sua carica di inarrestabile cialtroneria!
Un’ultima curiosità. Visto che entrambe le attrici protagoniste sono poliedriche artiste, si spartiscono la colonna sonora del film: Tiffany scrive e canta il brano blues-bayou Serpentine mentre Debbie Gibson scrive e interpreta l’arabeggiante Snake Charmer, entrambe acquistabili su iTunes. (O almeno così si dice: non ho controllato.)
Per farvi un’idea, trovate i video YouTube più sotto.
L.
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Finalmente un film di bestiacce dove si picchiano due bestie di attrici…
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Assolutamente imperdibile: la parola “cafonata” acquisirà nuovi infiniti livelli di definizione 😀
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L’ho visto una cazzata divertente ,dove abito ci sono due bariste come Tiffany rosse con le bocce e si chiamano Sara tutte e due:)9
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Tutte e due le bocce si chiamano Sara? 😀
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Entrambe le bariste si chiamano Sara mi hanno fatto venire in mente Agostina Belli in Profumo di donna anche li rossa di nome Sara:)
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Abbiamo capito da dove la Asylum trova la sue idee: Bill Hicks! 😀 Complimenti per esserti ricordato la citazione del grande Bill, per il resto dici benissimo “la Coccodrillona Rossa vs la Pitonessa Bionda” questo doveva essere il vero titolo del film! 😉 Cheers
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Dal Paradiso dei Comici il grande Bill starà ridendo di gusto alla faccia delle due ex dive 😀
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Vale solo per il Catfight ❤
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Davvero un grande scontro 😉
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a me in questo film è piaciuta la canzone Snake Charmer di Debbie Gibson carina come canzone
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Sì, è deliziosa 😉
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stasere il famigerato canale Cielo nella sua maratona Monster Night trasmette questo film.
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Lo consiglio caldamente 😉
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grazie non lo perdero sicuramente.
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