Questa stupenda copertina di Diego Latorre introduce l’ultima saga a fumetti che la NOW Comics presenta, a partire dall’agosto 1990, prima che la testata “Terminator” diventi di proprietà della Dark Horse Comics. (Il marchio è ancora della Hemdale Film Corporation e, con l’uscita della seconda pellicola di Cameron, passerà alla Carolco.)
Dopo la lunga saga The Terminator e la miniserie The Burning Earth, siamo arrivati al punto che Skynet sembra essere stata sconfitta: i ribelli, guidati da John Connor e Tim Reese, in un’epocale battaglia hanno letteralmente staccato la spina al super-computer. Diciamo che per ora nel 2040 (o giù di lì) l’umanità ha vinto.
Torniamo indietro, all’inizio della battaglia delle macchine, e troviamo questo All My Futures Past.
Il mitico Chuck Dixon, decano dell’action a fumetti – e uno che ha fatto innamorare il Punisher e ha fatto vincere un maialino su uno xenomorfo, tanto per dire – e gli ottimi disegni di Lenin Delsol ci guidano in un passato molto prossimo, quando cioè la guerra è appena iniziata e un giovane campagnolo assiste al crollo di una navicella: il pilota, prima di morire, gli affida una scatola contenente dati importantissimi che devono arrivare a John Connor. Ne va della vita dell’umanità stessa.
Inizia il viaggio del giovane attraverso la California invasa dai Terminator, fino ad arrivare al cospetto di John Connor in persona.
Tra battaglie piccole e grandi, si snoda una storia semplice ma con un finale stupendo. La battaglia continua, ma John Connor ha il tempo di salutare Kyle Reese prima che questi torni nel passato… ad incontrare Sarah Connor!
All My Futures Past torna all’origine, al Terminator di James Cameron, proprio nel momento della chiusura dell’ottima testata della NOW Comics. Un viaggio da sogno in un mondo da incubo: missione compiuta!Alla NOW Comics di Tony Caputo gli si vuole bene, anche solo perché ricorda Joe Caputo di Orange is the New Black. Ma deve salutarci: c’è un Cavallo Nero che sta per invadere il futuro di Skynet…
L.
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Semplicemente dalla tua ottima descrizione, direi che se ne poteva tirare fuori un film con i contro-fiocchi.
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Eh, temo che sarebbe costato troppo, con tre quarti di film impegnato in battaglie campali con macchine da guerra e Terminator, quindi alla fine sarebbe venuta fuori una cagatina. Molto meglio una storia a fumetti ben disegnta 😉
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Io ci vedo invece un potenziale: 1) una battaglia campale non è stata ancora realizzata come il Signore comanda.
2) il tema della ricerca alla Salvate il Soldato Ryan in mezzo a un conflitto mondiale spostato nell’universo di Terminator potrebbe essere qualcosa di differente.
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Come idea certamente, ma visto lo stile come vengono fatti i film dopo il Duemila, verrebbe fuori una porcata che ci farebbe tutti pregare Skynet di sbrigarsi a sterminare l’umanità. (Tipo “Terminator Genisys”, per intenderci.) Non ho la benché minima fiducia nel cinema, morto dalla svolta del Duemila e in cerca solo di piccole trame stupide ed economiche. Preferisco i fumetti, dove posso trovare eserciti di Terminator disegnati come Signore comanda ^_^
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Appunto alludevo a Genisys😱…vorrei qualcosa di differente
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Basta un film muto per essere meglio di quell’abominio 😀
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Sto pensando a cosa potrebbe essere la saga di Terminator se al cinema avessero seguito questo filone, invece di sfornare quella cagata di “Terminator: Svalutation” e mi viene voglia di mordermi le nocche. La Now comics ha fatto un gran lavoro, grazie per averlo presentato, quella scena lì poi è davvero capace di far “Sudare le palpebre”, per fortuna arriva il cavalluccio nero, spero si siano rivelati all’altezza di questo bel ciclo di storie. Cheers!
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E’ curioso notare come la NOW Comics si sia focalizzata esclusivamente sul futuro, appena intravisto nel film del 1984, quindi raccontando storie di guerra anche su larga scala. Invece la Dark Horse punta quasi tutto sul presente, seguendo quindi priml il film del 1984 poi quello del 1991, quindi sono storie concettualmente molto diverse. E quindi, se vogliamo, quelle del Cavallino sono più “personali”.
Il terzo film è la totale nullità, mentre quella roba del quarto ha spinto i fumetti a tornare al futuro, raccontando storie di guerra alle macchine. Il quinto ha solo fatto capire che non c’è la benché minima speranza di tornare a vedere un Terminator decente al cinema: il 1991 è lontano, ma sono fiero di aver visto su schermo gigante T2, l’ultimo film della saga…
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Fierezza condivisa anche dal sottoscritto, pure lui in sala in quel lontano 1991… ah, a proposito di quel povero e bistrattatissimo terzo capitolo: rispetto a Genisys rimane un diamante a 18 carati, e pure Salvation a confronto non ci fa poi quella gran figura (anzi). 😀 Ma io confido in un’ulteriore rivalutazione, quando l’anno prossimo uscirà il temutissimo reboot 😛
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E’ la tendenza che si ha in tutti i grandi cicli: dopo Alien Covenant anche AVP2 mi sembra un capolavoro, ma questo non vuol dire lo sia 😀
Invertiamo la tendenza, giudica Terminator 3 in base a T2… Vedi che sia in Aliens che in Terminator… dopo Cameron c’è solo la caduta 😛
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Beh, ma cosa mai potrebbe reggere davvero il confronto con T2 e Aliens? Domanda retorica… 😛
E ad AVP2 non serve essere un capolavoro, si sa, quando gli basta l’aver mostrato MOLTO più rispetto nei confronti dello spettatore di quanto (non) abbia fatto Covenant 😉
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