Mentre ancora imperversa nei cinema e nei drive-in la tetralogia della mummia Universal – Hand (1940), Tomb (1942), Ghost (1944) e Curse (1944) – il tema si allarga a macchia d’olio e ripete quanto già visto negli anni Trenta: i personaggi più famosi dello schermo non possono ignorare la minaccia egizia.
La celebre serie cinematografica di Superman – che ancora negli anni Ottanta si poteva benissimo trovare su qualche canale televisivo regionale – ha fatto conoscere ai giovani degli anni Quaranta molti illustri nemici che di lì a poco sarebbero diventati canone imprescindibile: giusto per fare un esempio, quei robot la cui parola aveva solo vent’anni di vita!
Nella seconda stagione (prodotta dalla Famous Studios) il 19 febbraio 1943 troviamo l’episodio The Mummy Strikes diretto da Izzy Sparber.
Usando un soggetto già all’epoca ampiamente abusato, un archeologo esperto di geroglifici viene trovato morto mentre decodificava un’antica iscrizione, che ovviamente indicava il luogo di una antichissima tomba precedendola da una maledizione.
Lois Lane viene accusata dell’omicidio, ma quello è un aspetto totalmente secondario: parte un pippone sulla storia egizia che dura il 90% del filmato. Mentre Clark Kent indaga aziona un meccanismo che fa svegliare due mummione belle incacchiate, ma con due super-ceffoni la pace ritorna.
Ho sempre serbato splendidi ricordi di quando da ragazzino vedevo cento volte questi cartoni, che – come dicevo – passavano a manetta sulle TV locali. Questo non lo ricordo, ma ce n’erano alcuni, tipo appunto quello sui robot, che sapevo a memoria per quante volte lo beccavo in TV.
Giudicarli oggi, a più di 70 anni di distanza, è ingiusto: piuttosto vale la pena sottolineare l’elevata qualità del disegno e il calore dell’animazione, qualcosa che si è totalmente perso con il digitale.
Passano gli anni e il 4 novembre 1948 la Columbia fa scendere di nuovo in campo i Tre Marmittoni (The Three Stooges), che già avevano affrontato la mummia: stavolta in Mummy’s Dummies di Edward Bernds si va direttamente ai tempi antichi.
Nell’antico Egitto i tre comici combinano guai a ripetizione fino a meritarsi la condanna a morte, per sfuggire alla quale si nascondono in modo astuto: due in una cesta… e uno in un sarcofago, coperto di bende.
Non ho mai apprezzato l’umorismo da sganassoni dei tre marmittoni quindi sospendo ogni giudizio, anche perché gli anni Cinquanta premono e curiosamente le mummie spariscono: ora lo spunto principale non è più il contenuto bensì il contenitore. Piuttosto che le mummie, ciò che piace alla cultura pop è il sarcofago.
In The Egyptian Mummy Case (1951) il noto Dick Tracy (nato dai fumetti di Chester Gould e in questa serie TV interpretato da Ralph Byrd) per acciuffare una banda di ladri da museo si nasconde in un sarcofago, così come un sarcofago è protagonista dell’indagine forse meno nota del più celebre investigatore del mondo: Sherlock Holmes.
Già abbiamo visto come i misteri egizi abbiano interessato celebri investigatori cine-televisivi nati da romanzi, come Charlie Chan, Mr. Moto e Il Santo: poteva mancare il segugio di Baker Street? Il 7 febbraio 1955 va in onda il 17° episodio della serie TV “Sherlock Holmes”, dal titolo The Case of the Laughing Mummy, di Sheldon Reynolds.
Durante un viaggio in treno, Sherlock Holmes (Ronald Howard) e l’inseparabile dottor Watson (Howard Marion-Crawford) conoscono un vecchio amico di quest’ultimo, che approfitta subito per chiedere aiuto. Per una questione d’eredità si ritrova in casa un sarcofago con tanto di mummia, procurata dal professor von Gaulkens (Paul Bonifas), e come se non bastasse il lugubre soprammobile… ad una certa ora della sera questa mummia comincia a ridere!
Intrigato dalla questione, Holmes comincia ad indagare ma ovviamente in venti minuti non può dare il meglio di sé, quindi il “mistero” assume ben presto connotazioni più affini a Scooby-Doo che al personaggio nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle.
Abbiamo in una stanza Holmes, Watson, un amico di quest’ultimo e un misterioso professore che parla con accento tetesco di Cermania: secondo voi chi è il colpevole del cadavere bendato e spacciato per mummia antica? (Espediente sdoganato nel 1919 dal dimenticato romanzo The Green Mummy di Fergus Hume, che ho riportato alla luce dopo cento anni di silenzio in Italia!)
Diciamo che non è uno degli Holmes migliori…
Un frammento di informazione mi permette di affermare che questa serie TV è stata trasmessa in Italia nel 1980: stabilire se questo episodio in particolare sia andato in onda è però impossibile.
Quindi è questo il destino della mummia? Un puro ornamento con cui arricchire la cultura pop, spesso comica? Tranquilli, è tempo che l’antico Egitto torni a spaventare…
L.
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Non so se sia più lol la storia di Sherlock o quella di Superman! XD
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Ahahh è una bella lotta 😛
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Ho sempre trovato la serie a cartoni animati di Superman bellissima, infatti ho fatto un salto quando ho visto questo tuo post perché l’episodio con la mummia lo ricordo, proprio dalle famose repliche televisive da te citate. Sono ancora convinto, che film di Richard Donner a parte, la miglior versione di Superman fuori dai fumetti fosse proprio il cartone animato, per ambientazione, ritmo e utilizzo della musica, permetteva di sospendere l’incredulità quel tanto che bastava, per sorvolare su alcune trovate naif del personaggio, tipo i famigerati occhiali di Clark Kent 😉
Mi mancano invece le altre due sortite, tra Sherlock Holmes e i tre marmittoni, due ottimi esempi delle mummie nella cultura popolare. Cheers!
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Ora sono rimasterizzati in alta definizione, ma all’epoca le TV mandano copie vecchissime di questi filmati, e quello che mi colpiva era la luce, calda, soffusa, impossibile da ricreare anche con il miglior digitale del mondo. Erano piccole opere d’arte e hai ragionissima: anche nei mommenti più stupidi, da facciapalma, partiva la musichetta e tutto filava liscio 😀
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Non dimentichiamo che i primi 9 cartoni di Superman sono stati realizzati dai fratelli Fleischer, gli stessi dietro Betty Boop e Braccio di Ferro.
Tuttavia il corto con la mummia è stato prodotto dalla Famous Studios di proprietà della Paramount, che dopo Superman si è dedicata a prodotti più infantili come Casper e La piccola Lulù.
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Che accoppiata: Superman e mummia! E io che pensavo che la più strana fosse Dracula contro Billy The Kid.
Il faraone Rootentooten?? Ma che cavolo di nome è??
E quindi la mummia come faceva a ridere? Era il professore tetesco che faceva da ventriloquo?
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Non spoilero per gli appassionati di Holmes, che vorranno scoprirlo dal filmato allegato, comunque è una soluzione molto alla Scooby-Doo 😀
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Allora devo assolutamente guardare, son troppo curiosa.
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Mi spiace se poi rimani delusa, così ti scrivo la soluzione sempliciotta qua sotto 😛
SPOILER ALERT:
Lo strano suono che solo vagamente assomiglia ad una risata arriva dal camino: il vento fa muovere un accrocco sulla casa e crea quel rumore. Che stupidata! 😀
Invece la mummia è un archeologo ritenuto scomparso, ucciso ovviamente dal tetesco cattivo secondo un soggetto ormai abusato già all’epoca…
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Ecco infatti, stavo per scrivere la stessa cosa: ci vuole ben fantasia a definire “risata” quel suono.
Comunque che telefilm bizzarro, sembrano quasi delle comiche. Watson poi. Quando entra in scena dopo essere caduto dal tetto e ha il colletto in disordine sembra Perrier in “Invito a cena con delitto” quando ha il colletto allo stesso modo e dice:”Non mi chiedete niente ho detto”.
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Molto ingenuo, anche per gli anni ’50!
Comunque che gran film che mi hai ricordato! Devo assolutamente rivedermelo 😉
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Che sono quelle che meno sopporto, tra l’altro, quando ci sono di mezzo mostri entrati nel mito come la Mummia (e non solo, ovviamente)… ecco, le mummie “telecomandate” del Superman anni ’40 erano senz’altro mille e mille volte meglio dell’infantile -a esser gentili- “soluzione” di questo caso 😉
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ahaha indiscutibilmente! Se tutti gli episodi erano di questo livello, non mi stupisce che questa serie degli anni Cinquanta non abbia lasciato il segno 😛
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belli i corti cinematografici di Superman, dobbiamo a loro se il “ragazzone” ha cominciato a volare (prima, come dice anche la sigla, Superman poteva solo saltare molto in alto)
a tal proposito, 7 anni fa avevo recensito velocemente tutti gli episodi, di questo avevo scritto:
La Maledizione della Mummia (The Mummy Strikes)
Rilasciato nei cinema: 19 Febbraio 1943
Un archeologo muore avvelenato e si sospetta la sua segretaria, ma un collega, con l’aiuto di Superman, crede che si tratti della maledizione di un Faraone morto in giovane età. Sfortunatamente la maledizione non riguarda solo aghi avvelenati nascosti nel sarcofago, ma anche la guardia reale del faraone che viene risvegliata dalle ricerche dei due. Tocca a Superman rimandarli all’altro mondo!
Anche se non tratta di guerra, questo corto è scadente a livello di trama. Unica parte interessante è la storia del faraone narrata dallo scienziato.
Curiosità: per la prima volta nella serie, alla fine dell’episodio sarà Clark a firmare lo scoop sul Daily Planet, dato che Lois si romperà entrambe le braccia nel combattimento coi redivivi.
http://www.papersera.net/cgi-bin/storico/YaBB.cgi?num=1291242574/
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Ah, che bella scoperta! Grazie del link e soprattutto del lavoro di schedatura: sin da bambino adoro questi corti e mi fa piacere siano ancora apprezzati ^_^
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