Che belli i tempi in cui lavoravo in una zona popolare di Roma e ogni sabato passavo davanti ad una grande bancarella di DVD a 3 euro, gestita da un simpaticissimo signore egiziano che non aveva idea di ciò che vendeva: sant’uomo! Poteva esserci un super-cofanetto doppio-disco con sovracoperta, quaranta ore di speciali, versione estesa e buono per un massaggio gratis: sempre 3 euro era il prezzo!
A casa ho ancora una scaffalatura a parete piena dei DVD che nel corso di cinque anni ho comprato dall’egiziano, quasi tutti di serie dalla Z alla Z al quadrato. Azione, arti marziali, seguiti, remake del prequel del sequel, ogni tipo di porcata finiva nel mio zaino da viaggio per i motivi più disparati: la vasta gamma di bieche scuse che tiravo fuori con me stesso per giustificare l’incauto acquisto era da applauso. E specifico che mi contenevo molto!
Dall’inizio dell’estate sto dedicando circa dieci secondi al giorno a sistemare la suddetta scaffalatura, visto che drastici provvedimenti – sto gettando via quintali di carta e liberando quindi spazio in casa – mi permettono di portare un po’ d’ordine nel caos totale. L’altro giorno per puro caso esce fuori il DVD di Out for Blood. La paura dilaga: ma ce l’ho ancora?
È un’edizione congiunta di MHE (Mondo Home Entertainment) e Moviemax risalente all’aprile 2008: stando al mio Archivio Etrusco ho visto il film nel dicembre 2009 (quasi esattamente dieci anni fa!) quindi credo di averlo comprato all’incirca in quella data.
Cosa mi ha spinto all’acquisto di una palese bojata e consequenziale conservazione decennale? Il motivo migliore di tutti: la presenza del maestro Lance Henriksen, per di più in un ruolo insolitamente importante nella storia.
Richard Brandes è un produttore che ogni tanto gioca a fare il cineasta, e nel 2004 scrive, dirige, produce e chissà cos’altro fa per questo piccolo film vampiresco. A sorpresa, e malgrado non ricordassi nulla della precedente visione, ho scoperto un prodotto assolutamente non disprezzabile.
Non so che pasti preparasse mamma Dillon, ma i suoi figli Matt e Kevin Dillon hanno ereditato l’incapacità di invecchiare. Qui Kevin interpreta Hank Holten, il vostro poliziotto preferito di quartiere: alcolizzato, manesco, con manie di persecuzione e con le giornate dedicate a spiare l’ex moglie.
Rimarrà sempre un mistero come mai il suo superiore, il capitano John Billings, ben sapendo tutto questo voglia comunque aiutarlo e cercare di salvarlo. Forse perché ha la faccia scavata di Lance…
Il nostro caratterista preferito interpreta un’irreprensibile capitano di polizia che fa il cazziatone ad una scheggia impazzita, ma al contrario di come ci si aspetterebbe… Lance è parecchio “sciolto”. Inizia la scena mangiando un panino unto e la finisce mostrando il colletto della camicia d’ordinanza aperto: piccoli tocchi personali che Lance ha sempre amato inserire nei suoi ruoli.
Henriksen è solo di passaggio a Los Angeles, è appena tornato dalla Romania dove ha girato Alien vs Predator (2004) e sta per tornarci di nuovo a fare l’orripilante Hellraiser: Hellworld (2005): fra alieni e demoni, ci sta bene qualche vampiro.
Sì, vampiri, il nostro Hank nel seguire il caso di una donna scomparsa scopre che questa è una vampirella, che lo morde e poi gli scrive sullo specchio: «Benvenuto nel vampirismo». Purtroppo il film non cita Elio, ma il concetto è quello.
Atterrito da immagini di vampiri che vogliono mangiarselo, Hank parte di capoccia e si ricopre di stagnola: così si mantiene croccante e saporito!
Quando è chiaro che la storia sta scadendo parecchio, con i vampiri cialtroneschi e gli effetti speciali della domenica, ecco il colpone di reni di una sceneggiatura che sorprende. Come dicevo, Hank è ossessionato dall’ex moglie Susan Hastings (Vanessa Angel), scrittrice di successo specializzata in romanzi con storie di vampiri… Perché non chiedere consiglio a lei?
Inizia una deliziosa parte del film assolutamente imperdibile, con il “vero” vampiro che cerca di capire come vivere la sua nuova realtà tramite i consigli di una scrittrice che di vampirismo sa solo ciò che dice la narrativa di genere. E intanto tocca acciuffare i vampiri cattivi, e affrontarli… con il kit del piccolo ammazzavampiri!
Se Brandes avesse creato l’intero film con lo stile spumeggiante e divertito della parte centrale, staremmo parlando di un gioiellino da contrapporre all’esercito di filmucoli tutti uguali sui succhia-sangue. Invece purtroppo poi ha voluto tornare ai “toni scuri” – cioè alla cialtronaggine più banale – e metterci dentro pure il super-vampiro cattivo con la faccia da escremento.
Nel finale torna un po’ la voglia di stupire, visto che fino all’ultimo fotogramma l’autore ci lascia in sospeso: e se Hank fosse semplicemente un alcolizzato sociopatico, svalvolato dopo il sofferto divorzio, che va in giro a parlare di vampiri per coprire crimini che lui stesso ha commesso?
Di nuovo, se avesse giocato di più sul filo della follia sarebbe stato meglio, comunque rimane un buon prodotto, che almeno non provoca conati di vomito come mediamente fanno i film di vampiri fatti in casa. E poi Lance Henriksen ha un ruolo insolitamente lungo ed importante per lui, che di solito fa solo il caratterista che appare ogni tanto nella storia.
Quando ho ritrovato questo DVD nella seconda fila dei film disposti nella mia videoteca casalinga ho pensato: perfetto, ho trovato un filmaccio fetente da spernacchiare sul blog. Invece a sorpresa mi ritrovo a consigliarvene la visione: è sì un prodotto di serie Z, con un doppiaggio italiano che grida vendetta, ma ha trovate di sceneggiatura ben al di sopra del nulla totale che regna nel genere vampiresco, e una visione la merita. Non foss’altro che per gustarsi il mitico Lance Henriksen in un ruolo importante.
L.
- [Asylum] Bram Stoker’s Way of the Vampire (2005)
- La leggenda dei 7 vampiri d’oro (1974)
- Mimesis: Nosferatu (2018) Il vuoto col vampiro intorno
- Vampirismo senza limiditismo (guest post)
- L’ombra di Nosferatu (guest post)
- Bloody Mallory (2002) Alle origini della Z
- BloodRayne 3 (2011) The Third Reich
- BloodRayne 2 (2007) In the Weird Wild West
- BloodRayne 1 (2005) Dalla cantina etrusca
- Out for Blood (2004) La paura dilaga
Più che la visione del film ti invidio la bancarella dell’egiziano. Comunque sembra roba che avrei potuto gradire all’epoca.
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Era una zona dove il sabato era giorno di mercato, e tra frutta e verdura sbucava questa larga bancarella strapiena di DVD buttati a casaccio, dove potevi trovare il peggio del cinema Z ma anche qualche bella chicca: tutto a 3 euro, indistintamente.
Una volta ci trovai addirittura Video-CD di Hong Kong in lingua originale sottotitolati in inglese: non ho idea di come ci siano arrivati, ma me li sono pappati tuttti! ^_^
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Probabilmente non hai comprato ABBASTANZA da quella bancarella!
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Mi sono trattenuto perché già alle bancarelle di libri mi sfondavo: ogni settimana tornavo a casa con due buste della spesa piene di libri, non potevo replicare coi DVD. E già così ho riempito almeno mezza parete di casa.
Oggi che sto “dematerializzando” – anche perché le bancarelle di libri sono scomparse nel nulla – e buttando quintali di carta, comincia ad esserci spazio per qualche DVD in più, ma solo da bancarelle “tutto a 1 euro”: per spendere 3 euro dev’essere un DVD che proprio mi piace, ed è raro 😛
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Coi dvd faresti prima a tenere solo i dischi 😛
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Sarebbe da farlo, ma il mio sangue collezionista ribollirebbe nelle vene!
Pensa che per la prima ed unica volta l’ho fatto proprio qualche giorno fa, quando da un meandro dello scaffale è uscito fuori un DVD del concerto dei Guano Apes, risalente credo ad una quindicina di anni fa. Ovviamente visto una sola volta, malgrado l’abbia pagato uno sproposito Non ce l’ho fatta a darlo via, così ho preferito inserire il solo disco nel “faldone musicale”, che è scarno quindi c’è spazio 😛
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@Evit, mi sa che Lucius ci sta trollando. Come i tossici tendono a sminuire, pure lui dice che “si tratteneva”. Sì, sì, come no… Avrà come minimo ripulito l’egiziano un paio di volte! Se non tre. E ora il nostro si è aperto un resort a Sharm El Sheik con quanto gli ha lasciato l’etrusco! Per forza non apre più il banchetto a Roma, è al caldo a contarsi il grano.
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ahaha MAGARI! Parliamo di OGNI sabato per cinque anni consecutivi, capisci che avrei dovuto possedere l’intero Sharm El Sheik per contenere tutti i DVD! Per non parlare del prezzo…
Ovviamente qualsiasi cosa odorasse di marziale la compravo a scatola chiusa, così come action o con attori particolari. Invece fra i film che sono riuscito ad evitare ci sono i seguiti di Walking Tall, troppo brutti per cedere, e “Road House 2″… che invece ho ritrovato da poco e acquistato! I’ so’ pazz’….
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Urca, questo l’ho visto! Non credo ai miei occhi (che volevo strapparmeli alla rivisione del vampirone escrementizio!), ma in sto caso ci metto la mano sul fuoco senza timore! Ricordo perfettamente alcune scene (tipo il kit! Il kit Dio mio!), ma per il resto vuoto totale. Meno male che mi hai rinfrescato la memoria…
Passando oltre, se non fossi oberato, sarebbe bello che giocassi con noi. Del tipo “Lucius, mi recensisci su richiesta questo film? Prima libreria da sinistra, secondo scaffale dall’alto, seconda fila, settimo film da destra…”. Cosa ne uscirà? Un filmone o il peggio della Z? Un Baldwin farà capolino oppure ci sarà Dolph?
(per curiosità stasera quando torni a casa controlli che film è? Sennò stanotte non dormo…)
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Ah, ora mi hai incuriosito, nel pomeriggio ti ci guardo. Però già posso anticiparti che quella fila ha solo VHS originali di film di arti marziali d’annata, quindi il settimo da destra sarà sicuramente una chicca del genere 😛
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Incredibile… il settimo film da destra è “L’ultima sfida” mitologico film marziale americano con Scott Glenn e Toshiro Mifune: l’ultima volta che l’ho visto facevo le scuole medie e da allora è scomparso nel nulla, finché non l’ho ritrovato su cassetta in offerta su eBay….
Ora DEVO farlo, anche se sarà difficile: la VHS è di quelle protette quindi non posso portarlo in DVD e dovrò trovare altrove le schermate, ma è un filmone potente – sebbene credo ormai dimenticato – che testimonia il potente arrivo delle arti marziali giapponesi nella narrativa occidentale degli anni Ottanta.
Sei un diavolo tentatore!!! ^_^
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Potenza della botta di culo! 😀
E’ il destino che ti chiama Lucius…
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Non ci si può sottrarre al Destino…
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“Il Destino è quel che è…”
Ma da dove si procurava tutta sta roba l’egiziano? Un film sull’egiziano ci starebbe..e su di te Lucius che investighi su di lui, ma ogni volta ti fai distrarre dalle sue bancarelle…
Adesso vado a controllare su nonquelmarlowe, che sto cercando di recuperare tutti i post estivi, ma hai fatto un post sui libri in mano a Lance?
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Ahahahah mica male l’idea di una fan fiction sul mistero dell’egiziano dai mille film 😀
Quei libri che Lance mostra li tengo fa parte per un futuro secondo speciale sugli “pseudobiblia vampirici” 😉
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Scusa, ma Hank non provava fastidio, giocando col kit anti-vampiro? Tipo con l’aglio.
Perché se certi anatemi vampireschi non gli davano problemi, forse avrebbe dovuto pensare che nemmeno sugli altri vampiri avrebbero avuto effetto 😛
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In realtà quel kit non lo tocca mai: è un buco di sceneggiatura! Viene mostrato e poi rimane lì, credo che l’autore trovasse troppo divertente l’idea ma poi non sapeva come usarla…
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Quando inizi una rece con gli aneddoti della bancarella sono sempre contento! 😄
Lo sono per di più di fronte ad un film che pare giocare carte interessanti, seguirò il tuo consiglio e cercherò di procurarmelo…nel nome di Lance! 😉👏
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Con Lance non si sbaglia mai 😉
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Te lo dico, sulla stagnola che mantiene croccante ho dovuto interrompere la lettura perché sono scoppiato a ridere (storia vera). Ben vengano le pulizie estive allora, se ci permettono di far tornare alla luce (Vampiri, scusate) un film con Lance Henriksen che se la comanda anche in un ruolo piccolo, ma poi non così tanto, se Lance è nel film, il film si guarda, perché uno che sa recitare è nel cast 😉 Cheers!
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Giusto! Quando c’è lui sappiamo anche almeno un attore bravo c’è e non sarà un completo sfacelo 😛
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Ma infatti, se c’è di mezzo Lance posso sopportare anche il supervampiro e la carta stagnola (in una bancarella ho trovato di recente L’anello del mistero -annata 1973- con Roy Thinnes nel ruolo di uno scettico indagatore del soprannaturale… Piccolo e onesto film pilota di una serie mai partita) 😉
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Vedo che lo sceneggiatore è addirittura William F. Nolan: che chicca! Massima invidia, soprattutto visto che questo agosto – mese in cui di solito in giro qui e in paesi limitrofi è pieno di bancarelle – c’è la desolazione… o al massimo DVD venduti a 5 euro, che è pura bestemmia!
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A 5 eurozzi pieni si avrebbe diritto a portarsene a casa almeno due a bancarella, di DVD…
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A 5 eurozzi pieni si avrebbe diritto a portarsene a casa almeno due a bancarella, di DVD…
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Ma poi la carta stagnola non era contro gli alieni che ti risucchiano il cervello?
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Alieni, vampiri… siamo là! Le ricerche per questa sceneggiatura temo non siano state accuratissime 😛
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