7 Seconds (2005)

7SecondsIl 2005 è la data storica che segna la conclamazione di una malattia iniziata già nel ’99: il totale fallimento delle cinema americano, e il conseguente crollo di qualità dei film girati direttamente in home video (che diventano ora la stragrande maggioranza di quelli girati ogni anno).
Le prime a cadere sono le star marziali, poi si passa alle para-marziali: visto che da tempo è nota la bravura marziale dell’attore Wesley Snipes – mostrata a piccole dosi anche in diversi film di serie A – è lui l’attore della “seconda caduta”: da questo 2005 comincia ad apparire in filmacci da due soldi girati coi piedi nell’est Europa.
7 Seconds non è ancora un film di serie Z, ha una dignità e una briciola di qualità, ha una buona sceneggiatura e una regia non disprezzabile, però è il titolo che segna il passaggio alla cialtroneria del bravo attore. Dopo grandi produzioni come Blade II (2002) e l’orripilante Blade Trinity (2004), ma soprattutto dopo il capolavoro Undisputed (2002) inizia l’inesorabile caduta di Snipes.

Ragazzi, mi vergogno così tanto a fare 'sto film che mi metto la maschera di Jason...

Ragazzi, mi vergogno così tanto a fare ‘sto film che mi metto la maschera di Jason…

La piccola casa americana Andrew Stevens Entertainment in questo periodo si lancia in piccole produzioni con grandi eroi d’azione del passato, e nel giro di due o tre anni sforna una decina di titoli con nomi celebri, forti della distribuzione internazionale di grandi marchi come la Sony Pictures e Columbia Tristar.
Uno dei suoi registi di punta è Simon Fellows, che da questo film in poi troveremo spesso in produzioni pessime; idem per Martin Wheeler, che un po’ si improvvisa sceneggiatore un po’ attore e un po’ per fortuna se ne sta a casa.
7 seconds (la cui sceneggiatura Wheeler presenta anche con il titolo alternativo The Trouble With Stealing, il problema nel rubare!) esce in patria il 28 giugno 2005 e la Sony Pictures lo porta in DVD già dal 26 ottobre 2005 e in Blu-ray dal 26 agosto 2008.

Rapina al blindato: classico dei classici!

Rapina al blindato: classico dei classici!

Jack Tulliver (Wesley Snipes) ci si presenta come ex agente speciale americano che sta cercando di rifarsi una vita a Bucarest (Romania), in realtà si scopre subito essere un ladro in grande stile che, con la sua banda squinternata, mette a segno un grande colpo: assale contemporaneamente tre furgoni di sicurezza pieni di soldi, provenienti da altrettanti casinò romeni in mano alla mafia.
Il tema dell’assalto ai furgoni blindati è un grande classico: mi permetto di consigliare il romanzo capolavoro Il mondo in tasca (1959) del maestro James Hadley Chase, il film francese Cash Truck (2004) col grande Jean Dujardin e l’americano Blindato (Armored, 2009), splendido e atipico siege movie di Nimród Antal.
Tornando a 7 Seconds, con vari gustosi twist di sceneggiatura la rapina va male e Jack si ritrova in mano una valigetta che tutti vogliono, e per cui tutti gli sparano addosso.

Wesley, potresti togliermi la mano dal sedere?

Wesley, potresti togliermi la mano dal sedere?

Nella sua fuga con la valigetta, Jack si fa scudo con una donna incontrata per caso, senza sapere che si tratta del sergente Kelly Anders (Tamzin Outhwaite), americana in vacanza a Bucarest (ma guarda a volte la coincidenza!).
Kelly si rende ben conto che non è un ostaggio a rischio di morte, che Jack non è un criminale come appare, ma lo stesso inizia con lui una caccia per tutto film. Perché Jack non sa che in quella valigetta, nascosta nella solita cassetta di sicurezza della stazione – che sono sicuro è un’invenzione americana assente a Bucarest – c’è un preziosissimo dipinto sconosciuto di Vincent Van Gogh, che molti considerano un falso ma lo specialista dottor Franz Gustav (Dan Badarau che ritroveremo spesso in questi film) ha giudicato autentico.

Piccola ma gustosa scena marziale di close combat

Piccola ma gustosa scena marziale di close combat

Il boss Alexsie Kutchinov (Pete Lee-Wilson), che possiede i casinò derubati, tortura Jack e la sua complice Cristina Grigore (Georgina Rylance) per farsi dire dove sia finito il Van Gogh – perché dei soldi della rapina non frega niente a nessuno! – e sarà dura per Jack trovare una soluzione senza rimetterci la vita.

Sono Wesley Snipes e ti faccio il culo pure con le mani legate!

Sono Wesley Snipes e ti faccio il culo pure con le mani legate!

«Gotta run. Places to go, people to kill», ho posti in cui andare, persone da uccidere.
Non manca addirittura una “frase maschia” in questo film, onestamente gradevole e divertente, a dimostrazione del fatto che non servono budget altissimi o grandi location per tirar fuori un onesto action movie. Non mancano inseguimenti, incidenti, sparatorie e scene d’azione roboante: tutto ovviamente in miniatura ma l’effetto è ancora di quelli buoni.
Purtroppo questo “tocco” andrà perso e arriverà la scolatura anche per il povero Wesley, ma intanto godiamoci questo bel prodottino.

L.

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15 risposte a 7 Seconds (2005)

  1. Cassidy ha detto:

    Hai cambiato addirittura l’header del blog 😉 Segnato me lo devo vedere per forza questo, hai ben riassunto la caduta di Blade, il terzo film era inguardabile. Wesley ora che è a piede libero (letteralmente) è un piacere rivederlo, anche se hai descritto alla perfezione la piega che prenderà la sua carriera. Cheers! 😉

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      WordPress fa un po’ come gli pare, ma di solito l’header di un pezzo prende l’immagine che ho selezionato come “simbolo” del pezzo. In realtà lo faccio perché quella immagine dovrebbe girare per social forum, ma poi ogni social fa il cacchio che gli pare e sceglie sempre l’immagine peggiore…

      Piace a 1 persona

  2. Denis ha detto:

    Wesley Snipes non era finito in galera per evasione fiscale?
    Blindato e quello con Matt Dillon?
    Ieri sera in chiaro c’era una messa di filmacci in pratica la serata zinefila:Eartquake.L.a apocalypse,Coronado ,avevo visto pure prima un filmaccio con Thomas Krechtmann(Far Cry) che faceva la guardia a Chazz Palminteri il titolo non lo ricordo.

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