End of the World (2013) Atto finale

Prosegue imperterrita la ricca programmazione di Cielo e del suo “Mercoledì Filmacci”, nome fittizio che ho dato io a veri cicli tematici: per esempio i film del genere che io chiamo “Meteo Apocalypse” Cielo li racchiude nel ciclo “A che ora è la fine del mondo?”. E ovviamente i migliori hanno sempre la stessa etichetta: CineTelFilms.

Quando vedete questo marchio, preparatevi alla Z di qualità!

Prodotto dalla Reel One Entertainment e trasmesso dalla famigerata Syfy il 23 febbraio 2013, ecco End of the World: titolo pulito e conciso che nel suo arrivo in Italia – in programmazioni televisive irrintracciabili – diventa End of the World: Atto finale. E dove sarebbe l’atto iniziale, se questo è l’atto finale?
Come molti altri titoli di questo ciclo televisivo, anche questo è inedito in home video italiano.

La grafica delle grandi occasioni!

Difficile definire il negozio “Movie Shack (Disaster Lives Here)“, perché non è la solita videoteca di quartiere: è la sede dove confluiscono le più eccelse menti del complottismo. Insomma, è un covo di matti.

La vostra videoteca di fiducia

Però matti appassionati di cinema, così in vetrina troviamo esposti con lo sconto del 50% i film I Spit on Your Grave (2010) e Storm Cell (2008): indovinate un po’? Entrambi prodotti dalla CineTelFilms!

Il 50% di sconto mi sa che è troppo poco…

All’interno del negozio troviamo poster splendidi, come The Howling: Reborn (2011) – che non è CineTelFilms ma Anchor Bay Films, in pratica una “casa sorella” – ma anche primizie Zintage come Cyborg Cop III (1995) e Project Shadowchaser II (1994), entrambi col mitico Frank Zagarino.

Standing ovation per i poster alle pareti!

L’inquadratura gira e si possono scorgere Octopus 2 (Millennium Films 2001), Pandorum (Constantin Film 2009), Beyond Sherwood Forest (2009) e il grande Crocodile (Millennium Films 2000) di Tobe Hooper!

Chi è che non sogna un lavoro del genere?

I proprietari sono la rappresentazione filmica dello stereotipo del geek, quelli che una volta si chiamavano nerd (e che in italiano si traducevano come “secchioni”): ragazzi con seri problemi comportamentali perché ogni briciola del loro essere è votato a studiare ed amare universi narrativi di fantasia. O almeno questa è l’immagine che traspare da film e telefilm in cui questi personaggi vengono regolarmente presi in giro, senza pensare che senza di loro da tempo non esisterebbero più né cinema né TV né narrativa.

Due esperti in pieno brain storming

Oltre ai due ragazzi che discettano di Stonehenge c’è il proprietario Owen Stokes, più grandicello e interpretato dal simpatico Greg Grunberg, che risplende nella serie Z e il mese successivo sarà star assoluta del capolavoro Big Ass Spider! (2013).
È lui a preparare il lancio pubblicitario di un libro posizionandolo in un tabernacolo dedicato al cinema Z: dal mitico Cyborg Cop (Millennium Films 1993) di Sam Firstenberg a Raging Angels (Millennium Films 1995), firmato Alan Smithee ad indicare quanto sia stato diretto bene!

Un angolo di paradiso!

Quando arriva la solita catastrofe planetaria, identica a quella di tutti agli altri film del genere, non inizia la solita buffonata che sappiamo a memoria – visto che il “Meteo Apocalypse” ai propri titoli richiede trame assolutamente identiche – bensì una mezza specie di parodia: si dà per scontato che gli spettatori sappiano a memoria ogni risvolto di trama, così si inizia a giocare con loro.
A sorpresa esce fuori un film divertente e divertito, che non si prende mai sul serio e cita da ogni fonte possibile.

— Io direi di seguire il consiglio di “Guida galattica per gli autostoppisti”.
— Cos’è, “niente panico”?
— Già. E portare un asciugamano.

Citazioni alte e citazioni basse: tutto trova spazio in questo contenitore pensato e creato per i fan più che per semplici spettatori.

Un’immagine che può provenire da qualsiasi film girato dal Duemila in poi

Come la maggior parte dei film catastrofici moderni, c’è uno scienziato che ha capito tutto e ha scritto un libro. In questo caso abbiamo il dottor Walter Brown (interpretato dal sempre geniale Brad Dourif) e il suo libro è The Secret Heliosphere, che Owen Stokes espone nella propria videoteca.
“Doc” Brown – e questo nome fa sciogliere il cuore dei due fan protagonisti – ha capito cosa sta succedendo ma ovviamente l’Aeronautica non vuole attuare il suo piano, semplice ma risolutivo: sganciare una bomba atomica su una miniera abbandonata in Siberia. Facile, no?

Il tipico scienziato che ha capito tutto

Ci penseranno i valorosi geek protagonisti ad attuare il piano, fra mille peripezie e pericoli che daranno loro la possibilità di sparare frasi celebri da film di fantascienza. A che serve la fine del mondo se non puoi citare duro?

La rivincita dei geek

Il regista Steven R. Monroe fa il suo lavoro in modo onesto e pulito, e si diverte pure nell’inside joke visto che sono film suoi i citati I Spit on Your Grave (2010) e Storm Cell (2008).
La possibilità di divertirsi con un prodotto orgogliosamente parodistico e non serio certamente fa uscire il meglio di lui: drammi di forte impatto come I Spit on Your Grave 2 (2013) non sono assolutamente nelle sue possibilità.

Lo sceneggiatore Jason Bourque fa un po’ di tutto, nella vita, da regista di filmacci come Stonados (2013) e Dark Storm (2006) a sceneggiatore di filmacci, come L’arte della guerra 2 (2008), Arctic Blast (2010) e Collision Course (2012). In questi film “seri” risulta particolarmente noioso, mentre in End of the World mi sento di dire che raggiunge vertici da applauso: spero di trovare altre sue opere semi-serie, decisamente più intriganti di quelle “serie”.

La fine del mondo non sembra poi una cosa così seria

I tempi sono cambiati, il cinema è cambiato e gli spettatori sono cambiati. I nostalgici si ostinano a guardare gli anni Ottanta come ultima spiaggia citazionistica, e invece è cresciuta sotto traccia una generazione esperta di quei filmacci catastrofici da due soldi che, ridendo e scherzando, da vent’anni riempiono videoteche e palinsesti televisivi a getto continuo. Questo film è pensato per loro e si diverte con loro: visto che il cinema “vero” non rinascerà mai più, inutile stare a vivere sulle tombe: uniamoci ai festeggiamenti e, come disse Douglas Adams, niente panico!

L.

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11 risposte a End of the World (2013) Atto finale

  1. Kukuviza ha detto:

    Una risata salverà il mondo!

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  2. Cassidy ha detto:

    Dalla locandina, dal fatto che sembra il solito “Meteo Apocalypse”, genere di cui ho imparato tutto leggendoti, ero già pronto ad una robetta. Alla fine del post mi è venuta quasi voglia di andare a vederlo questo filmetto 😉 Cavolo va bene fare una cazzatona girata con due lire, ma perché non ti devi divertire? Questo film ha l’approccio giusto, citazionista e spiritoso, non è detto che gli eroi di un “Meteo Apocalypse” debbano essere per forza tizi serissimi o eroi d’azione da discount 😉 Cheers

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Ad avercene mille di film del genere! Tanto i soldi per fare qualcosa di decente non ce ne sono, allora perché non divertirsi in modo economico? E poi basta che chiami Brad Dourif a fare lo scienziato pazzo e hai già vinto tutto ^_^

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  3. Willy l'Orbo ha detto:

    Eureka, ho trovato la meta delle mie vacanze estive. Videoteca arrivo! 😂😂😂😂

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  4. Zio Portillo ha detto:

    Finalmente un prodotto diverso e originale che sappia intrigare e giocare con gli spettatori. Guarda, ti dico di più: sono pure disposto a recuperarlo!
    Meno male che nel cestone della monnezza ogni tanto si raccatta un piccolo tesoro!

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  5. Conte Gracula ha detto:

    In effetti, quando i soldi scarseggiano, questo non impedisce di tirar fuori cazzatone divertenti XD
    Se ci inciamperò sopra, lo guarderò ^^

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  6. Giuseppe ha detto:

    Forse che forse, esattamente come Big Ass Spider, questo è un film che prende amabilmente per il culo i risaputi stereotipi della serie Z facendo solo finta di essere davvero uno Z-movie? Sembrerebbe di sì… 😉

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  7. nik96 ha detto:

    Mercoledi scorso è iniziato su Cielo il ciclo l’inverno sta arrivando con il film Arctic Blast 2010

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