Hollow Point (2019) Vigilanti urbani

Ah, la grande fantasia dei titolisti, che ogni anno devono far uscire almeno un film dal titolo Hollow Point che se no pare brutto: quello del 2019 è stato affidato a Daniel Zirilli, artigiano della Z sin dagli anni Novanta che poi un giorno ha visto la luce: e quella luce era il Cine-MMA.

Nel 2010 infatti Zirilli si unisce a quel filone ignoto in Italia che è il cinema di basso profilo dedicato alle mma (mixed martial arts): se Circle of Pain è dimenticabile, Locked Down è un piccolo capolavoro, di sicuro il migliore dell’intero filone.
Purtroppo poi Zirilli ha perso il tocco, rimane inattivo per anni e al ritorno presenta robe come Crossing Point e Asian Connection, entrambi del 2016, che attestano la sua morte artistica.

Dopo altri anni fermo, torna nel 2019 con Acceleration con Dolph Lundgren, un’ottima regia anche se una storia dimenticabile, e questo Hollow Point. Il ragazzo si applica ma i suoi risultati sono decisamente altalenanti.

I fratelli Chad ed Evan Law li abbiamo conosciuti con l’onesta serie Z di film come The Hit List (2011) con Cuba Gooding jr., One in the Chamber (2012) con Dolph Lundgren, 6 Bullets (2012) con Van Damme, Close Range (2015) con Scott Adkins fino allo scontro finale Black Water (2018) con Van Damme per l’ennesima volta contro Lundgren. Insomma, in quanto ad artigiani della Z non li frega nessuno.

Tutti questi professionisti del filmaccio non potevano che unire le forze all’insegna della Z più profonda e ghiotta, soprattutto se per le mani hanno dei nomi storici del genere.

Un titolo che si nasconde tra mille uguali

Nolan (Dilan Jay) si raccomanda alla moglie e alla figlia di non fare tardi nel tornare a casa, e quindi ha dato loro il bacio della morte: sappiamo già che le due donne sono spacciate. Guarda caso si perdono nel quartiere più malfamato della città e fermano l’auto proprio davanti a un vicolo dove un cattivissimo uccide un tizio.
Dispiace trovare Jay Mohr nel ruolo di boss da fumetto, mi piaceva nella sit-com “Provaci ancora Gary” (2008) ma qui è davvero sgradevole: in effetti è perfetto per il ruolo di Trigger, che per non lasciare testimoni stermina la famigliola felice.

Come ci si riduce, a entrare nella Z

Malgrado insegni altissimi valori morali all’università (la materia si chiama proprio così, “altissimi valori morali”), Nolan rimane sempre un americano quindi il suo primo pensiero è comprare una pistola e far saltare le cervella a Trigger. All’ultimo però il sangue indiano che gli scorre nelle vene gli ricorda la non-violenza e non spara, finendo in galera per aggressione a mano armata.

«Se tentare di vendicare mia moglie e mia figlia fa di me un criminale, allora sono un criminale».

Non capisco, forse voleva essere un paradosso o una frase sarcastica, ma risulta solo un’ovvietà. È come dire «Se mangiare carne fa di me un carnivoro, allora sono carnivoro»: che senso ha dirlo?
Comunque finisce nel carcere più duro del mondo ma per fortuna è preso a ben volere dal secondino James, che è un ruolo inutile giusto per far fare una comparsata a Bill Duke, che ormai è il Bruce Willis nero: quando lo vedete nel cast, in realtà fa solo un cameo.

Tranquilli, che Bill Duke appare e scompare in un lampo

Grazie a un libro sulla difesa personale Nolan diventa il miglior lottatore del mondo, e va be’, facciamo che ci crediamo. Però ha ancora tanta violenza nel cuore, finché non incontra l’avvocato Hank Carmac (Luke Goss), che mena pure più forte di lui.
«Potrei essere in giro a scopare e invece sono qui con te». Decisamente curioso l’approccio dell’avvocato, che sacrifica la propria vita sessuale per aiutare Nolan. Si concede al massimo di picchiare i detenuti, ma in fondo un po’ di svago ci vuole.

Rimane misterioso lo stile marziale di Luke Goss

L’avvocato aiuta Nolan a migliorarsi moralmente e a resistere in cella, e quando esce lo invita al bar, che vuole fargli conoscere un paio d’amici. Uno è Michael Paré, che fa sempre karaté…

Col karaté, Michael Paré mena pure a té

… e un’altra è la cinese JuJu Chan Szeto, dall’evidente capacità marziale del tutto sprecata.

La bravura c’è, manca un film intorno

Insieme, questi tre formano un trio, all’erta e pieno di brio, che vigila sulla città di notte. Insomma, sono tre vigilanti che nelle ronde corcano di mazzate la piccola criminalità cittadina.

Meno male che questi tre ci proteggono, per un attimo mi ero preoccupato

Gli altissimi valori morali che Nolan spiega ad inizio film scompaiono quando vediamo i vigilanti massacrare un piccolo spacciatore, perché è noto che la piaga della droga parte esclusivamente dai ragazzetti che vendono le bustine agli angoli delle strade. Diciamo che è una visione così ristretta della questione che mi aspettavo prima o poi l’espressione “sigarette di droga”.
Nolan tituba, sente che non è un comportamento eticamente valido, e mentre prende a bastonate pure lui gli spacciatori intanto si interroga sugli altissimi valori morali che gli si smuovono nel cuore. O almeno credo che sia il cuore, anche se non ci giurerei.

I cittadini dormono tranquilli: gli eroi della Z vegliano su di loro

Dal punto di vista della sceneggiatura c’è solo da ridere in faccia al trio di autori, Zirilli, Law 1 e Law 2, e dal punto di vista registico siamo nel campo dello sberleffo più goliardico: questo non può essere un vero film, ditemi che Zirilli ha fatto uno scherzone tra amici.
Hai un’attrice palesemente capace di combattere e NON la fai combattere, ma recitare; hai un catorcio come Paré, che non combatteva manco negli Ottanta in cui ha esordito, e lo fai combattere, così come fai combattere Goss che si fa male da solo: il giovane protagonista sembra decisamente in gamba, e quindi… manco lui combatte. Insomma, si è scelto di tirare fuori il peggio da ogni attore, per questo dico che è un grande scherzo.

JuJu Chan Szeto fa le pose da dura ma poco altro

Di sicuro la visione è ghiottissima perché è un film talmente ridicolo che non si può rimanere seri in un solo momento, è tutta una grande risata inframmezzata da sghignazzi e pernacchie, quindi se un giorno vi sentite giù o avete avuto una giornata pesante, Hollow Point è il film che fa per voi. In un attimo dimenticate tutti i vostri problemi, i vostri altissimi valori morali e cominciate a ridere in faccia a una masnada di cani che fanno i vigilanti urbani. Cosa chiedere di più alla Z?

L.

– Ultimi film simili:

Informazioni su Lucius Etruscus

Saggista, blogger, scrittore e lettore: cos'altro volete sapere di più? Mi trovate nei principali social forum (tranne facebook) e, se non vi basta, scrivetemi a lucius.etruscus@gmail.com
Questa voce è stata pubblicata in Action e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

14 risposte a Hollow Point (2019) Vigilanti urbani

  1. Sam Simon ha detto:

    Ahahahah! Questo film ha tirato fuori il meglio di te, ho riso troppo leggendo questa recensione! “Se tentare di vendicare mia moglie e mia figlia fa di me un criminale, allora sono un criminale”. Eh, oddio, mi sa di si… X–D
    Non voglio immaginare le facce degli sceneggiatori che dopo aver partorito una frase del genere si saranno anche guardati soddisfatti!
    L’avvocato che sacrifica la vita sessuale per i clienti, Michael Paré che fa karaté… ne è valsa la pena che tu sia sacrificato guardando questo film!

    Piace a 1 persona

  2. Zio Portillo ha detto:

    Concordo con Sam qua sopra. Recensione ispirata e molto divertente. Non so se un filmaccio come questo se la meritava… 😀

    Piace a 1 persona

  3. Madame Verdurin ha detto:

    Forse la scuola di recitazione è proprio accanto all’università di Altissimi Valori Morali e qualcuno si è confuso…

    Piace a 1 persona

  4. Cassidy ha detto:

    Povera JuJu ma perché nessuno crede in lei? Nemmeno il suo agente che le propone questi film, potrebbe brillare invece la conosciamo solo noi pochi appassionati, gli altri nomi invece, proprio perché li conosciamo meglio stare alla larga 😉 Cheers

    Piace a 1 persona

  5. Willy l'Orbo ha detto:

    Cioè, ieri mi ha fatto sognare con Flight World War II e non ho potuto resistere vedendomelo subito, oggi mi fai scompisciare con questo nuovo gioiellino e una recensione all’insegna della Z sopraffina e ho già la mano sul tasto “play”, allora se vuoi monopolizzare le mie serate, dillo! Ahahahah! 🙂

    Piace a 1 persona

  6. Giuseppe ha detto:

    Nolan, Nolan, Nolan
    Nolan, Nolan, Nolan

    Uno per tre, e tre per uno perché,
    insieme poi creiamo sempre dei guai,
    se tieni “erba” in serra, tu ci dichiari guerra,
    insieme ti si picchierà, per la libertà.
    Intrighi e loschi piani sventiamo con le mani,
    legnate a raggio prenderà chi con noi non sta

    Nolan, Nolan, te chi t’incontra dopo schiatta,
    sei un vigilante fico, Nolan.
    Evviva Nolan III
    Nolan, Nolan, i tuoi valori vanno forte,
    all’università sei un grande,
    Evviva Nolan III

    Noi siamo un trio all’erta e pieni di brio,
    vigiliamo, via, dovunque Zeta ci sia,
    senza sceneggiatura andiamo all’avventura,
    ma verso dove chi lo sa come un fulmine,
    se poi qualcuno è in forma, col ruolo che lui incarna,
    manco lo fan lottare, dai, è incredibile.

    Nolan, Nolan, coi suoi valori si arrabatta,
    non serve che lo dico, Nolan.
    Evviva Nolan III
    Nolan, Nolan, l’etica tua è davvero forte,
    la tua morale sta in mutande,
    Evviva Nolan III

    Nolan, (voce robotica)
    arriva l’avvocato,
    prepararsi,
    invece di scopare,
    t’insegna un po’ a menare,
    Nolan

    Nolan, Nolan, i valori sono alla disfatta,
    e questo te lo dico, Nolan.
    Evviva Nolan III
    Nolan, Nolan, dell’etica sei senza scorte,
    la tua morale sta in mutande,
    Evviva Nolan III

    Nolan, Nolan, i valori sono alla disfatta,
    e questo te lo dico, Nolan.
    Evviva Nolan III
    Nolan, Nolan, dell’etica sei senza scorte,
    la tua morale sta in mutande,
    Evviva Nolan III
    😀 😀 😀

    Piace a 1 persona

  7. Pingback: Hard Night Falling (2019) Auguri, Dolph Lundgren! | Il Zinefilo

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.