Il 1972 ha già fruttato a Charles Bronson il western britannico Chato e il gangster movie franco-italiano Joe Valachi. I segreti di Cosa Nostra: manca l’action thriller americano, ed eccolo arrivare…
La casa americana Chartoff-Winkler Productions ha appena iniziato un’attività che nei decenni sarà davvero scarsa: a parte un grande successo come Rocky con Stallone, non sembra che la casa produttrice si sforzi molto…
Comunque nel 1972 produce uno dei film mitici di Bronson: The Mechanic di Michael Winner.
Winner diventerà quasi il regista personale di Bronson, guidandolo nei suoi film da Chato in poi, e qui gli crea davvero un’apologia dell’attore: ogni scena è costruita per osannare Bronson!
Il film esce in Italia il 20 dicembre 1972 con il titolo Professione: assassino, e visto che il precedente Joe Valiachi ha avuto molti ritardi, alla fine quel Natale del ’72 gli italiani avevano ben due Bronson al cinema contemporaneamente!
Scritto dal newyorkese Lewis John Carlino (sceneggiatore poco fortunato), il film ci mostra Bronson come “meccanico”: cioè assassino prezzolato.
Uno dei suoi committenti è l’amico Harry McKenna (Keenan Wynn), e quando Arthur Bishop (Bronson) viene pagato per ucciderlo… lo fa, ma con dispiacere.
Le cose si complicano quando il figlio di Mckenna, Steve (il belloccio Jan-Michael Vincent) vuole che Bishop gli insegni il mestiere: vuole diventare anche lui “meccanico”.
Il protagonista non può rivelare al giovane di essere colpevole per la morte del padre, ma proprio perché si sente in colpa decide di insegnarli il mestiere. Come finirà?
Il finale viene cambiato quando nel 2011 esce il remake omonimo di Simon West che sfrutta l’innegabile carisma di Jason Statham, per molti versi il Bronson degli anni Duemila: nel 2016 è già in arrivo Mechanic: Resurrection… il sequel del remake!
(continua)
Tutte le foto in bianco e nero sono tratte da
“The Films of Charles Bronson” di Jerry Vermilye, Citadel Press 1980.
L.
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The Mechanic è senza ombra di dubbio uno dei miei “Bronson” preferiti, ho apprezzato anche il remake con Giasone (uno che da grande vorrebbe fare il Bronson)
ma l’originale è il mio preferito, per altro Jan-Michael Vincent è il Matt di “Un mercoledì da leoni” i due facevano una discreta coppia sullo schermo 😉 Cheers!
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L’accoppiata Bronson-Vincent forse è stato una delle prime furbate dei produttori per acchiappare il pubblico femminile di due fasce d’età diverse. Sebbene generalmente odi i remake, Giasone è bravo in tutto ciò che fa 😛
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