Tarzan the Fearless (1933)

Tarzan 1933 PosterL’epoca MGM è iniziata e Johnny Weissmuller inizia la sua lunga carriera, ma il mercato è così vasto e affamato che c’è ancora spazio per altri Tarzan.
Così il prolifico piccolo produttore Sol Lesser si assicura il personaggio di Edgar Rice Burroughs ma non potendo usare la storia della MGM aggira l’ostacolo, e ne fa scrivere una sulla falsa riga: il risultato è Tarzan the Fearless, serial di 12 episodi andati persi. Ne rimangono solo i primi che sono stati trasformati nel film omonimo, in sala dall’11 agosto 1933.

Tarzan 1933 ALa forza di un film tarzanide è nel protagonista, e ovviamente Weissmuller è sotto contratto con la MGM. Poco male: visto che lui è stato un campione olimpico di nuoto nel 1928 basta prendere qualche suo compagno di squadra. Tipo il giovanottone 24enne Buster Crabbe, che per la Paramount ha appena interpretato il tarzanide Kaspa the Lion Man nel film Il re della jungla (marzo 1933).
Buster e Johnny sono amici così è inevitabile che i due Tarzan tendano a rassomigliarsi, con una differenza sostanziale: quello di Johnny è un uomo-scimmia tonto, quello di Buster… è demente!

Buster Crabbe

Buster Crabbe

Il film esce in Italia il 24 gennaio 1935 con il titolo Tarzan l’indomabile. Dopo decenni di silenzio, senza alcun tipo di distribuzione in home video, il film viene raccolto in un cofanetto italiano di 3 DVD dedicati a Tarzan, firmato dalla 20th Century Fox e PuntoZero: non sono riuscito a stabilirne la data.

Una scritta ci informa che viene presentata «per la prima volta una nuova storia strana e romantica dell’uomo-scimmia»: possibile sia già dimenticata la sceneggiatura originale di Tarzan the Mighty?
Siamo in Africa, ovviamente, dove Mary Brooks (Jaqueline Wells, in seguito nota però come Julie Bishop) sta conducendo con Bob Hall (Eddie Woods) una spedizione europea alla ricerca di suo padre, il dottor Brooks (E. Alyn Warren), che all’insaputa di tutti sta facendo da maestro di vita a Tarzan.
Un grido misterioso attira la loro attenzione e gli indigeni raccontano loro la leggenda di un uomo bianco cresciuto dalle scimmie. Ovviamente il celebre Tarzan yell è di proprietà della MGM quindi tocca ripiegare su un semplice grido asettico: qualcosa che in realtà fa pensare che Tarzan si sia seduto su un riccio…

Ragazzi, tutti in posa per il selfie con la scimmia!

Ragazzi, tutti in posa per il selfie con la scimmia!

Mary fa subito quello che fanno tutte le donne appena arrivano in Africa: un bel bagno nell’acqua infestata da coccodrilli. Per fortuna Baywatch Tarzan è vigile e salva la ragazza.
«Tu sei Tarzan?» Quella di Mary non è una domanda così difficile, eppure Buster-Tarzan guarda nel vuoto con occhi vacui e poi sghignazza con demenza: che scena poco dignitosa per il signore della giungla…

«Ora Tarzan mostra liana!»

«Ora Tarzan mostra liana!»

Appena uno della comitiva di Mary, il perfido Jeff Herbert (Philo McCullough), scopre che il dottor Brooks e Tarzan hanno una mappa del tesoro delle miniere dello Zar, la situazione degenera e la “febbre dell’oro” fa il suo corso.

E ci scappa pure il gorillone!

E ci scappa pure il gorillone!

La totale demenza del Buster-Tarzan è imbarazzante e non stupisce che in parte questo sia un film perduto. Va però precisato che il re della giungla è figura abbastanza marginale nella storia, perché lo schermo è sempre pieno di animali selvaggi che si muovono scompostamente a favore di camera: non dimentichiamoci che in quei primi decenni del Novecento le belve feroci vendono tantissimo, e lo faranno almeno fino agli anni Quaranta, come abbiamo visto per il Ciclo della Donna-Scimmia.

«Tarzan ce l'ha piccolo così!»

«Tarzan ce l’ha piccolo così!»

Qui Tarzan ha per amica la solita scimmietta, interpretata come sempre da un cucciolo di scimpanzé: sia perché i gorilla sono ancora poco noti nell’immaginario collettivo e sono ancora visti come mostri, sia perché uno scimpanzé adulto potrebbe maciullare Tarzan in un secondo.
Non un film da ricordare, e stupisce che Lesser abbia voluto provare a fare concorrenza ai prodotti MGM: più facile che la moda del momento garantisse grandi guadagni anche ai Tarzan più scalcinati…

L.

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8 risposte a Tarzan the Fearless (1933)

  1. Cassidy ha detto:

    Baywatch Tarzan è un colpo di genio, non riesco a non immaginarlo a correre (a rallentatore) sulla spiaggia 😉 Cheers!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Peccato che poi si fermo e faccia facce demenziali: il Tarzan più demente di sempre! 😛

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      • Giuseppe ha detto:

        Ragion per cui, più che Tarzan the fearless ci sarebbe stato meglio un Tarzan the brainless 😛
        P.S. Sghignazzava perché 1) si era ricordato le gare fra lui e Weissmuller a chi aveva la liana più lunga e perché 2) la ragazza non sapeva contare bene: “Tu SEI Tarzan?” “No, io solo UN Tarzan!” 😉

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      • Lucius Etruscus ha detto:

        Ahahsh è mezz’ora che mi rotolo in terra dal ridere 😀 È geniale, te la dovrò rubare assolutamente: campeggerà in copertina quando raccoglierò tutto in ebook 😛

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  5. Fra X ha detto:

    Mamma mia! Già all’ epoca ci si faceva concorrenza pronti a sfruttare il filone e stessi temi (in questo caso pure personaggio!)! °_O XD
    Non ricordo se ne lessi sul bel dossier dedicato a Tarzan dell’ alamanacco dell’ avventura Bonelli del 97.

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