Hellraiser: un maggio di sofferenze

Amanti della sofferenza ed estimatori del dolore fisico – quindi intenditori della Saga di Hellraiser, dieci orripilanti film che generano agonia a guardarli! – questo maggio 2018 vi darà grandi soddisfazioni.

La prima novità è l’uscita del quinto eBook della collana “I Libri del Zinefilo“, con raccolti in un’unico volume digitale i vari speciali dedicati agli artigiani del dolore: Hellraiser. Dieci film, un solo inferno (2018) è scaricabile gratuitamente nei soliti tre formati: .mobi per lettori Kindle, .ePub per qualsiasi altro lettore e .PDF.
Recensioni, interviste, chicche d’epoca, traduzioni esclusive e via dicendo: se non l’avete letto a puntate sul Zinefilo, potete farlo ora comodamente sul vostro lettore preferito.

Ringrazio di cuore Cassidy de La Bara Volante per aver gentilmente concesso le sue due recensioni, del primo e dell’ultimo film di Hellraiser.

Ma le sorprese di questo maggio continuano.

Speciale Pleasure of Pain (The Obsidian Mirror)

Da ieri, 1° maggio, è iniziato lo speciale primaverile del blog The Obsidian Mirror, un mese intero in cui blogger ospiti si alterneranno a raccontare il dolore in generale ed Hellraiser in particolare nelle oscure pagine d’ossidiana del blog.
Vi invito a leggere la presentazione ma soprattutto a seguire lo speciale, sia perché ci sono nomi importanti che racconteranno i più disparati aspetti del dolore, sia perché… be’, ci sarò io, con due interventi inediti spalmati su più puntate.

Siete tutti invitati ad un maggio di piacevole sofferenza: per un mese saremo tutti noi, artigiani del dolore…


Chiudo ricordandovi i post del Ciclo Hellraiser:


E già che ci sono, ecco gli altri Libri del Zinefilo.

01vendetta1. Vergine, Violenza, Vendetta
Una violenza, una ballata
cinque film

Le figlie di Pehr Tyrsson si svegliarono tardi, quella domenica lontana nel tempo, e si sbrigarono ad andare a messa: purtroppo non arrivarono mai. Dei briganti le aggredirono e le uccisero, per poi vendere i loro vestiti ad una famiglia… senza sapere che era proprio quella di Pehr Tyrsson. La vendetta del padre fu spietata e nel punto dove è stato versato il sangue delle fanciulle è sorta una chiesa attiva ancora oggi.
Nel corso dei secoli questa leggenda svedese ha mutato forma ed è servita di ispirazione a ballate, poemi ma soprattutto come base per un celebre film di Ingmar Bergman: “La fontana della vergine”. Ricopiando la sceneggiatura da Bergman, altri quattro film racconteranno la stessa storia di origine medievale: una storia di Vergine, Violenza e Vendetta.


02partita2. La partita della morte
Tre sfide a calcio contro i nazisti
in fuga per il plagio

Kiev, domenica 9 agosto 1942: nel cuore della Seconda guerra mondiale. La squadra di calcio Flakelf (composta da tedeschi ed ungheresi) deve rifarsi della cocente sconfitta di tre giorni prima con la squadra locale Start (composta in gran parte da giocatori provenienti dall’associazione Dynamo Kiev). Lo stadio è aperto anche al pubblico ucraino in occasione dell’anniversario della sua “liberazione dai bolscevichi”. Davanti a loro, i propri giocatori si battono da paladini dell’Unione Sovietica e sconfiggono i nazisti invasori per 5 a 3, malgrado le molte minacce di cui sono stati fatti oggetto. Pochi giorni dopo i giocatori della Start si ritrovano accusati di vari reati e, in breve tempo, sono tutti fucilati: il 6 dicembre 1942 il quotidiano “Izvestiia” chiama quella partita «La partita della morte».
Questa storia infiamma tutta l’Unione Sovietica per i successivi cinquant’anni, pompata ed ampliata a dovere, fino a diventare un film sovietico, un film ungherese e un plagio americano. Nel 1992 un’indagine giornalistica ridimensionerà drasticamente le vicende, scoprendo che i giocatori del 1942 non sono affatto morti come vuole la storia, ma ormai i film sono molto più importanti della verità: rimarrà immortale la leggenda della Partita della Morte, che qui viene raccontata in modo completo per la prima volta in italiano.


03piombo3. Per un pugno di piombo e sangue
Un romanzo, un film, un plagio,
un remake e copie varie

Nel novembre 1927 inizia la lunga vita di una storia d’effetto e destinata a grande scalpore: la celebre rivista “Black Mask” inizia a presentare un romanzo di Dashiell Hammett che sarà da contesa ispirazione di più opere future. Una storia complessa di criminalità con protagonista il celebre eroe senza nome dell’autore, che se ne inventa uno ogni volta che qualcuno gli chiede di qualificarsi. Sarà lui ad operare una variopinta e contorta giustizia in città e, tra i vari sistemi che adopererà, ce n’è uno che ha riscosso grande interesse: usare l’odio di due famiglie rivali per farle scannare a vicenda.
Un elemento secondario del romanzo di Hammett diventa protagonista assoluto di film che solo in seguito hanno dichiarato una fantomatica parentela con Piombo e sangue, per mascherare invece un semplicissimo scopiazzamento. La storia infatti ha visto plagi e remake, strizzate d’occhio e contaminazioni: ecco un viaggio in questo contorto mondo.


04game4. Game of Death. Storia di un’opera inedita
Il capolavoro incompiuto di Bruce Lee
come nessuno l’ha mai raccontato

Il 20 luglio 1973 muore Bruce Lee, lasciando incompiuto un progetto a cui lavorava da tempo con energia e vigore ai limiti della resistenza umana: malgrado il suo entusiasmo, purtroppo ciò che lascia ai posteri è solamente un insieme sconclusionato di sequenze di combattimento girate più e più volte, alla ricerca della perfezione. Con la nascita del mito di Lee si perde di vista la reale entità del suo lavoro ma soprattutto i vari modi (non sempre palesi, non sempre onesti) in cui il suo Game of Death è stato rimaneggiato.
Chi di solito racconta l’ultimo lavoro di Lee si lascia prendere dal mito dell’atleta e dimentica il mondo che lo circondava: per la prima volta qui viene raccontata la nascita e la vita dell’opera che Lee sognò e non realizzò mai. Per la prima volta, con particolari inediti e aspetti di solito non trattati dai biografi, viene raccontato il “Gioco della Morte” di Bruce Lee.


L.

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17 risposte a Hellraiser: un maggio di sofferenze

  1. theobsidianmirror ha detto:

    La domanda è…. quanti di noi sopravviveranno al mese di maggio?

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  2. Moreno Pavanello ha detto:

    No, basta, bastaaaa! 😀

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  3. Willy l'Orbo ha detto:

    Ma non avevamo già “sofferto” abbastanza con le tue recensioni? 😂😂😂
    Al di là degli scherzi visionerò e soffrirò quanto prima 😉

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  4. Cassidy ha detto:

    Ma che scherzi? Sono io che ringrazio te per il tuo speciale su Hellraiser e per avermi voluto a bordo in questa splendida iniziativa, mille grazie! 😀 Non vedo l’ora di leggere lo speciale di Obsidian Mirror, il palinsesto è interessante, pieno di loschi figuri con parecchie cose da dire, sarà un Maggio intenso! 😉 Cheers

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  5. Zio Portillo ha detto:

    Mi limito solo a rinnovare i complimenti per la rubrica. Ci vediamo su The Obsidian Mirror!

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  6. Giuseppe ha detto:

    Allora, ricapitoliamo: prima faccio un salto in libreria a fare incetta di e-book d’autore e poi mi preparo per questo maggio dispensatore di sofferenza… in pratica, state per inaugurare un vero e proprio SOFFRIFICIO 😀

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  7. Ivano Landi ha detto:

    Comunque, noi altri partecipanti, siamo tutti battuti in partenza. Dopo che ti sei visto l’intero ciclo di film di Hellraiser, possiamo soltanto porti sullo scalino più alto del podio della sofferenza e genufletterci in commossa adorazione.

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  8. Pietro Sabatelli ha detto:

    Non sapevo del trailer, e neanche del libro, wow 😀

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