Halloween Kills (2021) Il buon gusto muore stanotte

Il momento purtroppo è arrivato: neanche una pandemia è riuscita a fermare l’avanzata di Michael Myers e i suoi filmacci, che entusiasmano tutti quelli che negli ultimi quarant’anni, all’uscita di ogni nuovo titolo, hanno detto “facciamo finta che i precedenti episodi non siano mai usciti, tanto erano brutti”. Quindi tutti i fan più sfegatati sanno che tutti i film di Halloween sono brutti, tranne quello adesso al cinema, che è il più bello di tutti. Fino all’uscita del prossimo…

Sono finiti i tempi d’oro del cinema, quando esistevano riviste specialistiche con giornalisti che si presentavano sul set del titolo in lavorazione, raccontavano quello che vedevano in giro, parlavano un po’ con tutti e – consapevolmente o meno – ci davano ghiotti retroscena sul disastro in corso, testimoniando di sceneggiature riscritte venti volte e progetti in pieno naufragio che si tentava di salvare alla bell’e meglio.

Oggi purtroppo abbiamo solo qualche giornalista che si limita a riportare i testi forniti dagli uffici stampa delle produzioni, e mille siti/blog/social che ripetono tutto a pappagallo. Quindi abbiamo mille versioni ufficiali e zero “indagini”. In compenso ognuno in Rete dice la sua, quindi abbiamo mille opinioni personali del tutto prive di valore e zero dichiarazioni dei protagonisti, se non quelle quattro frescacce che si dicono in campagna pubblicitaria.

Morale della favola, non ho trovato retroscena affidabili di questo film, se non i più ovvi, tipo che doveva uscire prima ma è stato bloccato dalla pandemia, come un mare di altri film. Mi spiace, vi tocca solo la mia semplice recensione piena di opinioni personali del tutto prive di valore. Spero che quando questo film sarà dimenticato e nessuno ne parlerà più, cioè dal 1° novembre 2021 in poi, possano uscire fuori ghiotti retroscena raccontati dai protagonisti.

Presentato in anteprima al Festival di Venezia l’8 settembre 2021, Halloween Kills esce in patria americana il 15 ottobre successivo e arriva in Italia il 21 ottobre (fonte: ComingSoon.it) distribuito dalla Universal Pictures.

Conoscete il titolo, conoscete la fonte di testo

Per quarant’anni gli unici soggetti utilizzati dai dieci film di Halloween sono stati: lo accoltelli e non muore, gli spari e non muore. Film dopo film, anno dopo anno, lo accoltelli e non muore, gli spari e non muore. Poi Jamie Lee Curtis è voluta tornare per portare una ventata di novità nella saga, nel 1998, e per festeggiarne i vent’anni: con H20 quindi abbiamo un soggetto completamente diverso, cioè lo accoltelli e non muore, gli spari e non muore ma in più c’è Jamie che non fa un cazzo.

Passano altri vent’anni, in cui lo accoltellano e non muore, gli sparano e non muore, poi Jamie Lee Curtis è voluta tornare per portare una ventata di novità nella saga, nel 2018, e per festeggiarne i quarant’anni: con Halloween quindi abbiamo un soggetto completamente diverso, cioè lo accoltelli e non muore, gli spari e non muore, Jamie non fa un cazzo ma in più Jason Blum incassa 160 milioni di dollari solo in patria americana. Giustamente, perché cambiare formula?

Mi raccomando, Jamie, stai lì a non fare niente, che ormai è una tradizione della saga

Nel 1981 Jamie torna per un seguito, dove lo accoltellano e non muore, gli sparano e non muore e lei è in ospedale dove non fa un cazzo; nel 2002 torna per un seguito, dove lo accoltellano e non muore, gli sparano e non muore e lei è in ospedale dove non fa un cazzo; nel 2021 arriva il terzo seguito… secondo voi quale sarà il soggetto? Dài, che potete indovinare. Pensateci. Come dite? Bravissimi: lo accoltellano e non muore, gli sparano e non muore e lei è in ospedale dove non fa un cazzo.

Questo però è il soggetto, magari poi la sceneggiatura rende tutto migliore… Ci siete cascati? Ovvio che la sceneggiatura fa schifo, lo fa da quarant’anni, lo dicono tutti i registi e gli sceneggiatori che si sono alternati (che i film precedenti facevano schifo ma il loro invece è bello) lo dicono tutti i fan (che i film precedenti facevano schifo ma quello ora al cinema invece è bello) lo dice pure la madrina Jamie Lee Curtis, che da sempre in ogni intervista sputa sui titoli precedenti ma quello ora in uscita invece è bello. Lo confesso, sono l’Etrusco del futuro, vi scrivo dal 2022, è appena uscito Halloween Ends che tutti dicono essere bellissimo, non come quella stupidata di Halloween Kills.

Giuro che nel prossimo film provo a fare qualcosa…

Torno indietro nel tempo, cioè all’attualità, per immaginarmi quella nuvola di fumo a forma di David Gordon Green che, seduto al tavolo con i compagni di merende Scott Teems e Danny McBride, scrive la sceneggiatura. Cos’è che fanno tutti i personaggi dei precedenti undici episodi della saga? Dicono «Ora ti uccido» e poi muoiono, «lasciala o ti uccido» e poi muoiono. Mmmmm, non vorremo mica rompere la tradizione, no? In fondo a nessuno piacciono quei film, tutti li considerano pessimi tanto da esultare quando, ogni tre o quattro anni, esce l’immancabile reboot, che è bellissimo quell’anno poi fa schifo l’anno dopo. A questo punto, che ci perdiamo tempo a fare?
Secondo voi, quale sarà la sceneggiatura di Halloween Kills? Dài che potete indovinare. Come dite? Bravissimi: dicono «Ora ti uccido» e poi muoiono, «lasciala o ti uccido» e poi muoiono.

Però c’è un però. Ho il serio sospetto che Green e i suoi scagnozzi si siano ispirati ad almeno due fonti principali… entrambi sbagliate.


Ispirarsi ai peggiori

Mi sembra di scorgere un rimando a un “classico” del genere quando durante Halloween Kills i personaggi si armano per affrontare Michael Myers. Immaginate di aver scoperto che in città c’è un assassino che sta massacrando tutti, che vi arrivino notizie di decine di vostri compaesani massacrati per mano di questo individuo pericolosissimo… cosa scegliete come arma per prepararvi a difendervi da lui? Ovvio, un’asse di legno. L’America ne è piena: tutti i film horror, d’azione e polizieschi hanno almeno un personaggio che aggredisce qualcuno con un pezzo di legno. Funziona? No, mai. Quindi tutti lo fanno.

Nel vedere qui personaggi armarsi di coltellini minuscoli e di armi totalmente improbabili non posso non pensare a Nightmare 3 (1987), l’episodio più amato dagli spettatori italiani della saga, quelli che di solito hanno visto solo tre episodi o comunque non ne ricordano altri. Questo terzo episodio ci racconta le imprese dei “guerrieri del sogno”, cioè vittime che d’un tratto si trasformano in carnefici e affrontano l’imbattibile Freddy Krueger al suo stesso gioco: lo affrontano cioè nel sogno, dove possono superare i propri limiti umani e diventare entità fortissime. Scegliendo però di non farlo.
Infatti i pagliacci protagonisti affrontano Freddy armati di niente: uno lo affronta coi trucchi di carte, uno fa le capriole (arma temibilissima!) un altro con un il coltellino più piccolo del mondo. Questo è il massimo che riescono a sognare…

Qui in Halloween Kills succede lo stesso. L’intera città di Haddonfield si arma per affrontare Michael Myers, ricorrendo però all’universo subatomico: serve un microscopio elettronico per scorgere la dimensione delle armi scelte. Sono riusciti persino a battere il coltello più piccolo del mondo di Nightmare 3.

Un personaggio apre il cofano dell’auto e rivela un intero arsenale di pistole. Le usa? No. Usa un’asse di legno. Oh, era lì, pareva brutto non usarla.

Non solo quella mazza da baseball è ridicola, ma manco riesce ad usarla!

Karen (Judy Greer: che vergogna vedere una brava attrice in questa buffonata di film!) per difendere la figlia affronta Michael… con un forcone! Oh, ma dove l’ha trovato un forcone? Quindi è corsa a casa, ha visto la figlia in pericolo, ha cominciato a correre per tutta Haddonfield in cerca di un pagliaio, magari prendendo l’auto e girando per la campagna circostante, finché non ha trovato un forcone, poi è tornata e l’ha appoggiato sulla schiena di Michael: ha spinto così poco che non è uscito manco il sangue.

Però poi ha sferrato il colpo finale, quello della madre che protegge la figlia: all’assassino che ha appena massacrato mezza città a mani nude… gli dà un calcio. Oh, ma un calcio forte, eh? Uno di quelli che addirittura potrebbe venirti un livido. A te che l’hai dato, però, non a chi l’ha ricevuto.

Povera Judy Greer, che vergogna…

Tutti in città sono armati di fucili, nessuno li usa: preferiscono le assi di legno. Tutti in città sono armati di pistola, ma la usa solo una ragazza che spara a cinquanta metri di distanza: perché si è allontanata così tanto? Aveva paura di far male a Michael Myers? Tranquilla, che tanto gli sparano da quarant’anni e lui non se ne è mai accorto.

La seconda “ispirazione” è di tutt’altro genere.

Nel 2017 la Dark Horse Comics ha avuto una splendida intuizione, anche se poi l’ha resa malissimo. Da trent’anni raccontava le avventure dei Predator, che in fondo sono assassini spietati e inarrestabili come Michael Myers: perché non recuperare quei pochi sopravvissuti che in tanti anni di fumetti sono riusciti a sottrarsi alla furia omicida? Quel maggio 2017 esce così Predator: Hunters, dove tornano alcuni personaggi già apparsi in fumetti precedenti per unire le forze e dare la caccia ai Predator, invece di esserne prede.

A scrivere quella storia c’era Chris Warner, fra i padri del Predator a fumetti, che però non ha saputo sfruttare l’ottima idea, scrivendo di un gruppo di babbei che affrontano i più fenomenali cacciatori dell’universo con due pistolette e qualche imprecazione: visto che Halloween Kills è la fotocopia esatta di quell’Hunters, con Michael Myers al posto del Predator, mi sento di dire che quel fumetto fosse noto Green e i suoi.

Uno degli elementi della (inesistente) trama di Halloween Kills è appunto riunire i vari sopravvissuti a Myers in uno stesso posto, ad Halloween, così da ucciderli meglio. Uno di loro, ad un certo punto, si alza e descrive Myers gridando:

«È un super predatore»
(He is an apex predator)

Un caso? Non credo. È il modo in cui gli autori lasciano capire di essersi ispirati ad una saga a fumetti che, guarda caso, è anch’essa una trilogia. Dove peraltro torna addirittura Dutch, il protagonista del film che ha generato tutto: un po’ come il ritorno di Laurie Strode, se però lei non tornasse ogni dieci anni, sempre a non fare un cazzo.


Metaforoni a pallettoni

Mi rifiuto di credere che davvero John Carpenter apprezzi ’sta cialtronata di film, come ha dichiarato tra l’altro nell’estate 2021: prende dei soldi dal film in varie mansioni e la produzione gli avrà chiesto di non smerdarlo in pubblico, anzi magari dire un paio di paroline carine.
Sin dal 1981 il Maestro ha chiuso i rapporti con Michael Myers, e all’uscita di Halloween 4 (1988) ai giornalisti diceva che non l’avrebbe neanche visto, anzi per non essere più scocciato dal personaggio aveva venduto le proprie azioni del franchise: devo credere che più di vent’anni dopo abbia sviluppato una passione per i seguiti di Halloween?

L’intervista dove Carpenter parla bene di un film di cui non si può proprio parlar bene

Voglio però essere positivo, e magari questa sedicente stima che il Maestro dichiara di avere per Halloween Kills deriva non tanto dalla sceneggiatura – visto che è l’identico minestrone di frasi fatte e situazioni identiche che viene riproposto da quarant’anni – quanto dal “metaforone” che si nasconde sotto. Oddio, “sotto” forse è esagerato: diciamo che a un certo punto tutti i personaggi si voltano verso l’obiettivo e gridano «Metaforoneeeeeee!!!», per essere sicuri che qualche spettatore non si sia appisolato.

«Il male muore stanotte.» (Evil dies tonight!)

Questa frase, ripetuta 24 volte (contare per credere), già di per sé dovrebbe provocare movimenti intestinali allo spettatore: è da quarant’anni che Michael Myers NON muore, perché mai dovrebbe farlo stanotte? Perché basare l’intera sceneggiatura su qualcosa di dichiaratamente, tecnicamente, filosoficamente impossibile? È come fare un film dove tutti i personaggi ripetano per 24 volte «Asciughiamo il mare»: quanta compartecipazione possono ottenere dallo spettatore?
Fra una stupida frase detta a casaccio e l’altra, si fa strada il “metaforone”: per paura di un assassino, tutti gli abitanti di Haddonfield si sono trasformati in assassini. Ah, che cosa sottile e tagliente, si vede che gli sceneggiatori mangiano pane e volpe.

Il buon gusto muore stanotte

Più e più volte i ridicoli personaggi di questa vicenda ripetono frasi ad effetto del tutto ingiustificate, tutte riferite alla paura: non dobbiamo soccombere alla paura, dobbiamo unirci, ignorare la legge e farci giustizia con le nostre mani. Aspetta, ma chi l’ha scritto ’sto film, Donald Trump? Tanto poi a fare casini ci manda i suoi accoliti, e infatti Halloween Kills sembra scritto dai facinorosi che hanno assaltato Capitol Hill, nell’aprile 2021.

Nel 1984 Wes Craven aveva già raccontato di una folla di compaesani che, fregandosene della legge, si è unita e ha massacrato un uomo pericoloso per la comunità: quel gesto all’epoca era però criticato, visto poi che ha dato vita a Freddy Krueger, nel 2021 invece è lodato. Come se l’autorità costituita non godesse più di alcuna fiducia.

Le buone storie slasher si contano sulla dita di una mano

Ma, dicevo, voglio essere positivo e pensare che sia invece una metafora del terrorismo.

«Più Michael uccide, più si trasforma in qualcosa di impossibile da sconfiggere: la paura. La gente ha paura: è questa la vera maledizione di Michael Myers.»

Solo a me ricorda il Fear Itself, il celebre discorso di Franklin D. Roosevelt per cui l’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è della paura stessa? È così che funziona il terrorismo, per definizione, cioè mette più paura di cosa potrebbe fare, rispetto a ciò che effettivamente fa. Al contrario di Michael Myers, che fa molto meno di quanto potrebbe: essendo un dio invincibile potrebbe sterminare la razza umana, e non è escluso che lo stia facendo, un po’ alla volta.

Sterminare la razza umana… un babbeo alla volta

Green e i suoi compari ci vogliono dire che Myers è un pericolo strisciante come il terrorismo? In realtà non sembrano voler dire nulla, il film è solo un fiacco ripetersi di cose già viste miliardi di volte, con due gocce di sangue e un paio di braciole per terra a fare lo splatter per bambini. Questo film è solo il vuoto negli occhi della maschera di Michael Myers, perché quel vuoto vale oro.

Già solo nel primo fine-settimana di programmazione Halloween Kills ha incassato più del doppio di quanto è costato (20 milioni di budget, 50 milioni di incasso, stando ad IMDb), e a circa due settimane di distanza ha già raggiunto quota 76 milioni in patria. Siamo ancora lontani dall’enorme successo del precedente film (160 milioni), ma di sicuro sono pacchi di soldi facili che cadono nelle casse della Blumhouse, e anche in quelle di John Carpenter. Ti credo che poi nelle interviste evita di sparare a zero sul film, come invece ha fatto nei precedenti quarant’anni ad ogni uscita di sequel.

Batto le mani a Giasone Blum, che una volta ancora ha trovato il suo Vello d’oro (ripetendo oggi quanto i fan hanno detto di detestare ieri), ma non trovo alcuna differenza tra questa roba e i precedenti titoli della saga. Almeno Rob Zombie ha provato a giocare con il personaggio, che piaccia o meno, qui invece siamo alla fotocopia senza toner.

Oltre a rimandarvi alla recensione di Cassidy e a segnalare la colonna sonora di Carpenter (più sotto), non mi resta da fare altro, se non raccogliere un’asse di legno e ballare la Taranta di Michael Myers: lo pugnali e non muore, gli spari e non muore, lo pugnali e non muore, gli spari e non muore…

L.

– L’intero viaggio zinefilo nella saga di Halloween:

Informazioni su Lucius Etruscus

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16 risposte a Halloween Kills (2021) Il buon gusto muore stanotte

  1. Cassidy ha detto:

    Come puoi pensare di affrontare il Male con una mazza da baseball? Il metaforone brutta copia degli eventi reali negli Stati Uniti è una bazzecola urlata, non avevo pensato al fumetto di Predator, ma David Gordon Green e Danny McBride (che “recitava”in Covenant, quindi i gradi di separazione sono meno dei soliti sei) devono averlo letto. Ogni nuovo Halloween è la conferma che Giovanni Carpentiere e Debra Hill avevano ragione, bisognava chiudere nel 1978 e far diventare Halloween una saga antologica, quindi il prezzo da pagare è il “silenzio assenso” del Maestro, il suo modo per fare i soldi che tutti hanno incassato (tranne lui) per questa saga. Cheers!

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Se non altro sono riusciti nell’incredibile compito di sfornare un film peggiore del precedente, dove almeno un paio di scene buone c’erano. Qui invece è una carrellata di scene imbarazzanti dove non si può non arrossire dalla vergogna: e manca ancora un terzo film da sopportare!
      Spero che fra due anni, quando inizierà una nuova “gestione” della saga, chiamino qualcuno con almeno un frammento di idea che non sia “lo pugnali e non muore, gli spari e non muore” 😀

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  2. Willy l'Orbo ha detto:

    Recensione interessantissima, approfondita e condita con la solita ironia che non guasta, anzi, dà un saporino gustoso al tutto 🙂
    Detto ciò, da fanatico di slasher e seguace della massima, di notevole profondità, “ad Halloween ci sta bene Halloween”, credo che lo visionerò prima o poi e avrò modo di riscontrare l’effetto delle tue critiche sul mio approccio. A naso, di solito, sono più clemente ma forse, giunti all’ennesima riproposizione, potrei avere delle crisi di rigetto pure io! 🙂

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  3. Austin Dove ha detto:

    ne ho parlato anche io qui, io ho interpretato la voglia di ammazzarlo come folli di massa

    cmq, a difesa di karen posso dire solamente che il forcone faceva parte delle decorazione della ex-casamyers e che quindi è stata la prima cosa appuntita che ha trovato (anche se non ho capito perke non si è portata dietro la pistola degli amici)

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  4. SAM ha detto:

    Che ti avevo detto ?
    Nessuno sputa nel piatto dove mangia da 40 anni……

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  5. Giuseppe ha detto:

    Non so, leggendo la recensione ho avuto come il vago sentore che non ti sia piaciuto granché… 😉
    Buon Halloween! 🎃

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  6. Il Moro ha detto:

    Ho una mezza idea che questa recensione sia molto meglio del film, che non guarderò di sicuro…
    Interessante il parallelismo con Freddy Krueger. Quindi qui armarsi e andare ad ammazzare qualcuno fregandosene della legge è cosa buona e giusta? Ah, l’america….

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      E’ un film giustizialista e trumpiano, che ovviamente non conclude niente e sono solo tante chiacchiere moleste. Temo anzi non sia né giustizialista né trumpiano, solo il solito filmaccio fetente di Halloween, che tanto incassa milioni già solo a esistere: che senso ha scrivergli pure una sceneggiatura? 😀

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  7. Marco Vecchini ha detto:

    Certo che fa specie vedere in questo film dei nordamericani incitare alla giustizia con in mano una sola mazza da baseball, quando nemmeno pochi mesi fa lo facevano veramente, ma con dei fucili mitragliatori.

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    • Lucius Etruscus ha detto:

      Credo che il film sia stato girato prima di Capitol Hill, ma è certo che basta aprire un qualsiasi giornale americano di qualsiasi epoca per trovare qualcuno armato di pistola o fucile a sparare alla gente. Quindi poi vedere in un film sull’assassino più invincibile del mondo che c’è gente disposta ad affrontarlo con pezzetti di legno aggiunge ridicolo a un film già ridicolo di suo 😛

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